Fine di una storia, rimpianto e gelosia

Salve a tutti Sono un ragazzo di 28 anni e due anni fa conobbi una ragazza la nostra storia iniziò da subito con una convivenza e durò circa 2 anni per poi spegnersi un paio di settimane fa. I problemi iniziarono da subito. Sapevo che data la mia gelosia non avrei potuto portare avanti una storia con lei, persona molto socievole e con molte amicize maschili .ma mi innamorai e non potetti farci nulla. Inizialmente lei stava molto al cellulare e rispondeva a molte delle persone che le scrivevano e questo mi fece uscire pazzo da subito. Poi per fortuna quando capí che la nostra storia iniziava a diventare seria interrompette questi contatti. Tranne uno! In particolare si trattava di un ragazzo con il quale era stata in intimità ma dopo breve Tempo diventarono molto amici e confidenti. La mia gelosia non mi permise di accettare questa amicizia e dopo un po’ di tempo le feci chiudere questo rapporto in seguito ad una piccola bugia dove mi disse di averlo incontrato casualmente ma ,chiedendole di vedere il telefono scoprii che lo chiamó. Da qui iniziai a fare l’investigatore alla continua ricerca di una bugia. I problemi si spostarono sul suo lavoro ed iniziai a sospettare che avesse una relazione con il suo capo.
Cosa mi fece sospettare ciò ? Nulla di concreto, semplici sensazioni , atteggiamenti forse un po’ ambigui e racconti riportati da lei in merito al suo capo che diverse volte andò con le sue lavoratrici.Il lavoro era notturno (pub) ed arrivata una certa chiudevano le porte. Uscivo pazzo la tempestavo di messaggi hai finito? Sei ancora lì ? Dai muoviti.
Arrivai a fare una cosa orribile. Metterle il telefono sotto controllo per ascoltare cosa accadesse e appostamenti continui.
Se non che una sera sentii un audio molto ambiguo ma che comunque non mi porto da nessuna parte. Anzi avevo la convinzione avesse fatto qualcosa ma continuai a starci e lei cercò in tutti i modi di dimostrarmi i suoi sani principi. Avrei dovuto mollare tutto ma avevo paura mi sbagliassi sul suo conto. La provai anche a lasciare ma lei tornava piangendo non voleva perdermi e voleva dimostrarmi la sua sincerità.
Dopo un po’ Lei lascio il lavoro.
Da qual momento questo atteggiamento non si trasferì sui suoi nuovi lavori.
Fui abbastanza più tranquillo ma sempre geloso e paranoico.a distanza di un anno lei aveva un carattere irascibile e ad ogni litigata Andava via di casa ma poi riuscivo a farla tornare. Fino alla volta decisiva. Dove ci lasciammo piangendo, abbracciandoci. Mi fece i complimenti per come fossi cambiato ma disse ormai si è rotto tutto. Ora vivo di rimpianti. Mi colpevolizzo perché ho soffocato l’amore con la gelosia. Si è vero dopo un po’ cambiarono i miei attegiamenti ma ormai avevamo litigato troppe volte e troppo intensamente. Sto vivendo dei giorni orribili e dato che anche la mia precedente relazione finì per la mia gelosia paranoica ormai sono convinto di essere un caso perso e che non potrò mai vere nessuna donna al mio fianco. Vi prego aiutatemi
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Se Lei soffrisse veramente di "gelosia paranoica"
- è chiaro che si tratta della Sua definizione e non di una diagnosi -
avrebbe bisogno di un percorso psicologico per non ripetere lo stesso percorso nelle future relazioni.
Il professionista sarebbe lo Psicologo Psicoterapeuta.

Nessun "caso perso"!

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/