Sogni, incubi, sogni lucidi, allucinazioni ipnagogiche, paralisi
Gentili Dottori,
E’ la prima volta che mi trovo a scrivere in questo sito perché non saprei davvero a chi rivolgermi. Vorrei solo capire se la situazione che sto vivendo può in qualche modo essere definita normale’ o se ci sia bisogno di provvedere approfondendo l’argomento con uno specialista (se è sì, a chi?)
Premetto che nei momenti peggiori della mia vita mi è capitato di avere allucinazioni al risveglio. Ero e tuttora sono sicura che avevo gli occhi sbarrati e non si trattava di un sogno, nella mia prima esperienza ricordo di aver visto un enorme ragno sul soffitto di dimensioni assolutamente non reali. Le altre volte si è trattato di ombre inquietanti di cui non saprei descriverne la forma.
Per 5 anni non ho più avuto disturbi del sonno, fino ad arrivare al 2018: anno davvero terribile poiché sono successe situazioni spiacevoli che sto cercando di superare. A dire la verità nella quotidianità tutto si svolge per il meglio, sto superando i problemi, ho avuto parecchie soddisfazioni ma la notte è terribile.
Ogni notte ho un sogno o un incubo che al mattino ricordo perfettamente. Ne ho parlato con gli amici e in famiglia, nessuno di loro ricorda al risveglio ciò che ha sognato durante la notte (o almeno, capita raramente). Mi ritrovo a sognare ogni notte la stessa persona (ci siamo detti addio pochi mesi fa e durante il giorno non è oggetto di ossessioni, anzi vado avanti senza rimpianti) ma nei sogni è sempre presente, anche se non c’è fisicamente, magari sogno solo la sua macchina o di essere nei nostri luoghi’, es: casa sua.
La cosa peggiore che mi è capitata nell’ultimo mese è svegliarmi nel cuore della notte, ho aperto gli occhi, sentivo voci terrificanti e non riuscivo ad alzarmi per accendere la luce, a reagire. È stato terrificante. Ho fatto delle ricerche sul web e, per fortuna, ho visto che si tratta di strani scherzi del cervello e che possono capitare. Ma dormire mi spaventa perché ho paura di rimanere intrappolata dentro ad un sogno. Ciò che mi ha spinto a chiedere un vostro parere è soprattutto questo fattore, che aggiunto a tutte le altre esperienze, trovo davvero strano: non riesco più a svegliarmi, sogno continuamente dentro al sogno che mi risveglio, apro gli occhi pensando di essere al bagno e sono ancora nel letto, può capitare che questo ciclo si svolga anche 5 o 6 volte. L’altra notte è risuccessa la medesima cosa, capivo che stavo sognando e non riuscivo a svegliarmi, aprivo gli occhi e tornavo nel sogno cambiando continuamente lo scenario e i personaggi con cui mi rapportavo. Il mio cervello non è mai stato tanto attivo.
Eppure ho comprato la valeriana, la camomilla, non bevo più caffè neanche al mattino, ho cercato in tutti i modi di rilassarmi prima di dormire anche meditando, ma nulla. Continuo a rivivere vecchi e nuovi traumi nei sogni, oppure situazioni irreali mai successe e durante il giorno mi arrivano continui flash dei sogni fatti la notte.
È normale ricordare così tanto?
Come dovrei comportarmi?
E’ la prima volta che mi trovo a scrivere in questo sito perché non saprei davvero a chi rivolgermi. Vorrei solo capire se la situazione che sto vivendo può in qualche modo essere definita normale’ o se ci sia bisogno di provvedere approfondendo l’argomento con uno specialista (se è sì, a chi?)
Premetto che nei momenti peggiori della mia vita mi è capitato di avere allucinazioni al risveglio. Ero e tuttora sono sicura che avevo gli occhi sbarrati e non si trattava di un sogno, nella mia prima esperienza ricordo di aver visto un enorme ragno sul soffitto di dimensioni assolutamente non reali. Le altre volte si è trattato di ombre inquietanti di cui non saprei descriverne la forma.
Per 5 anni non ho più avuto disturbi del sonno, fino ad arrivare al 2018: anno davvero terribile poiché sono successe situazioni spiacevoli che sto cercando di superare. A dire la verità nella quotidianità tutto si svolge per il meglio, sto superando i problemi, ho avuto parecchie soddisfazioni ma la notte è terribile.
Ogni notte ho un sogno o un incubo che al mattino ricordo perfettamente. Ne ho parlato con gli amici e in famiglia, nessuno di loro ricorda al risveglio ciò che ha sognato durante la notte (o almeno, capita raramente). Mi ritrovo a sognare ogni notte la stessa persona (ci siamo detti addio pochi mesi fa e durante il giorno non è oggetto di ossessioni, anzi vado avanti senza rimpianti) ma nei sogni è sempre presente, anche se non c’è fisicamente, magari sogno solo la sua macchina o di essere nei nostri luoghi’, es: casa sua.
La cosa peggiore che mi è capitata nell’ultimo mese è svegliarmi nel cuore della notte, ho aperto gli occhi, sentivo voci terrificanti e non riuscivo ad alzarmi per accendere la luce, a reagire. È stato terrificante. Ho fatto delle ricerche sul web e, per fortuna, ho visto che si tratta di strani scherzi del cervello e che possono capitare. Ma dormire mi spaventa perché ho paura di rimanere intrappolata dentro ad un sogno. Ciò che mi ha spinto a chiedere un vostro parere è soprattutto questo fattore, che aggiunto a tutte le altre esperienze, trovo davvero strano: non riesco più a svegliarmi, sogno continuamente dentro al sogno che mi risveglio, apro gli occhi pensando di essere al bagno e sono ancora nel letto, può capitare che questo ciclo si svolga anche 5 o 6 volte. L’altra notte è risuccessa la medesima cosa, capivo che stavo sognando e non riuscivo a svegliarmi, aprivo gli occhi e tornavo nel sogno cambiando continuamente lo scenario e i personaggi con cui mi rapportavo. Il mio cervello non è mai stato tanto attivo.
Eppure ho comprato la valeriana, la camomilla, non bevo più caffè neanche al mattino, ho cercato in tutti i modi di rilassarmi prima di dormire anche meditando, ma nulla. Continuo a rivivere vecchi e nuovi traumi nei sogni, oppure situazioni irreali mai successe e durante il giorno mi arrivano continui flash dei sogni fatti la notte.
È normale ricordare così tanto?
Come dovrei comportarmi?
[#1]
>>> dormire mi spaventa perché ho paura di rimanere intrappolata dentro ad un sogno
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Alcune correnti filosofiche sostengono che tanto lo siamo comunque, anche da svegli. Il cervello non possiede un modo sicuro, a prova di bomba, per capire se le nostre sensazioni corrispondono davvero a una "realtà" esterna o se siamo noi a crearcele.
I fenomeni che ha descritto sono assolutamente normali, ma dal racconto appare come una persona ansiosa. Quindi il suggerimento è duplice: 1) imparare a godersi i sogni lucidi, perché di questo probabilmente si tratta; molti devono sforzarsi per averne, a lei a quanto pare viene invece molto facile. 2) Curare la sua ansia durante la veglia, perché il sonno disturbato e "pauroso" quasi sempre dipende da una tendenza ansiosa che non stiamo risolvendo da svegli.
"Cura" però non significa valeriana o camomilla, ma affidarsi a uno specialista psicoterapeuta o psichiatra.
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Alcune correnti filosofiche sostengono che tanto lo siamo comunque, anche da svegli. Il cervello non possiede un modo sicuro, a prova di bomba, per capire se le nostre sensazioni corrispondono davvero a una "realtà" esterna o se siamo noi a crearcele.
I fenomeni che ha descritto sono assolutamente normali, ma dal racconto appare come una persona ansiosa. Quindi il suggerimento è duplice: 1) imparare a godersi i sogni lucidi, perché di questo probabilmente si tratta; molti devono sforzarsi per averne, a lei a quanto pare viene invece molto facile. 2) Curare la sua ansia durante la veglia, perché il sonno disturbato e "pauroso" quasi sempre dipende da una tendenza ansiosa che non stiamo risolvendo da svegli.
"Cura" però non significa valeriana o camomilla, ma affidarsi a uno specialista psicoterapeuta o psichiatra.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per la Sua risposta.
La sua intuizione sull'ansia è esatta. Proprio per questo motivo sono in terapia da una psicologa, per quanto riguarda i sogni, però, non ho ottenuto risposte esaustive nel corso delle sedute. Tuttavia, l'ansia è nettamente migliorata nel quotidiano. Insomma, sto imparando a gestirla e credo di aver superato me stessa in questo periodo.
Magari ciò che sogno potrebbe essere dettato da un inconscio molto ingombrante che sta cercando di palesarsi, soprattutto per quanto riguarda i sogni ricorrenti che vedono sempre lo stesso soggetto, o come protagonista o in sottofondo. Non saprei.
Lei potrebbe consigliarmi delle letture sui sogni? Forse è un percorso che sono in grado di gestire individualmente, anche perché è strettamente personale e riguarda me, magari con un libro ad hoc riuscirei da sola ad "interpretarmi".
Cordiali Saluti
La sua intuizione sull'ansia è esatta. Proprio per questo motivo sono in terapia da una psicologa, per quanto riguarda i sogni, però, non ho ottenuto risposte esaustive nel corso delle sedute. Tuttavia, l'ansia è nettamente migliorata nel quotidiano. Insomma, sto imparando a gestirla e credo di aver superato me stessa in questo periodo.
Magari ciò che sogno potrebbe essere dettato da un inconscio molto ingombrante che sta cercando di palesarsi, soprattutto per quanto riguarda i sogni ricorrenti che vedono sempre lo stesso soggetto, o come protagonista o in sottofondo. Non saprei.
Lei potrebbe consigliarmi delle letture sui sogni? Forse è un percorso che sono in grado di gestire individualmente, anche perché è strettamente personale e riguarda me, magari con un libro ad hoc riuscirei da sola ad "interpretarmi".
Cordiali Saluti
[#3]
>>> per quanto riguarda i sogni, però, non ho ottenuto risposte esaustive
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E dovrebbe astenersi dal cercarle. Bene sta facendo la collega a non seguirla su questo terreno, a mio avviso.
Perché anche la ricerca di significati e interpretazioni "nascoste" può essere una forma di ansia. Anzi, tali ricerche si trasformano per l'ansioso in tentata soluzione, cioè un tentativo fuorviante di risolvere un problema, che anzi lo alimenta. Più cerca significati nascosti dentro di lei, più aumenta la sua ansia.
Forse la sorprenderà sapere che non tutti gli psicologi concordano non solo sull'utilità dei sogni a fini terapeutici, ma persino sull'utilità del concetto stesso di inconscio.
Ad esempio, da un punto di vista strategico cercare di interpretare i sogni attribuendo loro un significato rivelatore, quasi magico, per risolvere l'ansia, è del tutto controproducente.
Uscire dall'ansia non significa trovare risposte, significa smettere di farsi le domande.
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E dovrebbe astenersi dal cercarle. Bene sta facendo la collega a non seguirla su questo terreno, a mio avviso.
Perché anche la ricerca di significati e interpretazioni "nascoste" può essere una forma di ansia. Anzi, tali ricerche si trasformano per l'ansioso in tentata soluzione, cioè un tentativo fuorviante di risolvere un problema, che anzi lo alimenta. Più cerca significati nascosti dentro di lei, più aumenta la sua ansia.
Forse la sorprenderà sapere che non tutti gli psicologi concordano non solo sull'utilità dei sogni a fini terapeutici, ma persino sull'utilità del concetto stesso di inconscio.
Ad esempio, da un punto di vista strategico cercare di interpretare i sogni attribuendo loro un significato rivelatore, quasi magico, per risolvere l'ansia, è del tutto controproducente.
Uscire dall'ansia non significa trovare risposte, significa smettere di farsi le domande.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.3k visite dal 27/02/2019.
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