Paura della morte
Buonasera a tutti vorrei trattare un tema piuttosto delicato che mi tormenta la paura della morte,premetto che sto affrontando un percorso di psicoterapia da poco più di un anno,ma la paura aumenta in questo periodo ho la fissazione di morire d'infarto di andare a letto e non svegliarmi più guardo le persone attorno a me e me le immagino morte,non riesco a godermi nulla ne un uscita con gli amici ne tenere in braccio mia figlia nulla riesce a darmi sollievo,mi controllo la pressione 100 volte al giorno i battiti del cuore aiutatemi sto impazzendo ho 35 anni non posso continuare a vivere così
[#1]
Gentile utente,
Ha già verificato che il Suo muscolo cardiaco sia OK?
Cioè ha già fatto una visita cardiologica approfondita?
Se sì,
e se è tutto OK,
ecco qualche riflessione psicologica.
Lei è già in psicoterapia, se ho ben compreso.
"..premetto che sto affrontando un percorso di psicoterapia da poco più di un anno..";
la Sua Psicologa sarà anche Psicoterapeuta,
cioè abilitata a curare, giusto?
Dunque mi chiedevo come mai scrive anche a noi,
qui,
online,
che non La conosciamo di persona.
.Forse l'alleanza terapeutica con la Sua Psy è carente?
.Non si fida del percorso che state facendo?
.Si tratta di un "secondo parere", qui da noi?
.Quali sono gli obiettivi che ha concordato con la Sua Psy?
.E' presente la questione "ipocondria"?
Effettuati tutti gli approfondimenti medici cardiologici,
c'è da affrontare con determinazione la dimensione ipondriaca assieme alla Sua Psy, sempre che sia anche Psicoterapeuta.
Il "doppio canale":
presenziale con lei e online con noi,
purtroppo Le può creare solo confusione.
Le chiedo questo perchè il pz. ha l'unico compito di usare a proprio vantaggio la psicoterapia presenziale,
non solo ponendo al terapeuta TUTTE le domande di cui necessita risposta,
ma anche dichiarando le proprie DIFFICOLTA'.
Dott. Brunialti
Ha già verificato che il Suo muscolo cardiaco sia OK?
Cioè ha già fatto una visita cardiologica approfondita?
Se sì,
e se è tutto OK,
ecco qualche riflessione psicologica.
Lei è già in psicoterapia, se ho ben compreso.
"..premetto che sto affrontando un percorso di psicoterapia da poco più di un anno..";
la Sua Psicologa sarà anche Psicoterapeuta,
cioè abilitata a curare, giusto?
Dunque mi chiedevo come mai scrive anche a noi,
qui,
online,
che non La conosciamo di persona.
.Forse l'alleanza terapeutica con la Sua Psy è carente?
.Non si fida del percorso che state facendo?
.Si tratta di un "secondo parere", qui da noi?
.Quali sono gli obiettivi che ha concordato con la Sua Psy?
.E' presente la questione "ipocondria"?
Effettuati tutti gli approfondimenti medici cardiologici,
c'è da affrontare con determinazione la dimensione ipondriaca assieme alla Sua Psy, sempre che sia anche Psicoterapeuta.
Il "doppio canale":
presenziale con lei e online con noi,
purtroppo Le può creare solo confusione.
Le chiedo questo perchè il pz. ha l'unico compito di usare a proprio vantaggio la psicoterapia presenziale,
non solo ponendo al terapeuta TUTTE le domande di cui necessita risposta,
ma anche dichiarando le proprie DIFFICOLTA'.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Buonasera dottoressa intanto grazie per avermi risposto,si vado da una dottoressa che e'psicologa psicoterapeuta vedo alcuni piccoli miglioramenti nello gestire il panico ma la paura della morte rimane,ho scritto stasera perché a volte ho ricadute come in questo momento ma forse ho sbagliato a farlo e'che sono disperato,negli ultimi 6 mesi ho fatto 2 volte tutti i controlli cardiaci sempre risultati ok ma la mia mente si e'fissata non so più che fare
[#3]
Dichiari alla sua Psy la "disperazione" mentale
e il fatto che ha dovuto scrivere a noi.
Manifesti esplicitamente la Sua necessità di essere maggiormente aiutato
e parallelamente accentui l'impegno nell'aiutare se stesso.
Se Lei non dovesse avere miglioramenti,
occorrerà facciate insieme una valutazione di efficacia della terapia in corso.
Dott. Brunialti
e il fatto che ha dovuto scrivere a noi.
Manifesti esplicitamente la Sua necessità di essere maggiormente aiutato
e parallelamente accentui l'impegno nell'aiutare se stesso.
Se Lei non dovesse avere miglioramenti,
occorrerà facciate insieme una valutazione di efficacia della terapia in corso.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 787 visite dal 23/02/2019.
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