Vivo con una persona depressa che rifiuta di avere un problema
Vivo da un anno e mezzo con una persona stupenda, molto dolce e sensibile che amo alla follia.
Questa ragazza ha un enorme problema di autostima e severità con se stessa che si porta dietro da tantissimo tempo.
Ultimamente è andata a peggiorare sempre di più, arrivando al punto che basta che il cielo diventi più brutto che si incupisce e si chiude inserito stessa per giorni.
Qualsiasi avvicinamento, che sia per compatirla, per provarla a tirare su, per rimproverarla....qualsiasi, ha come effetto che si infuria e continua a essere chiusa in se stessa.
Al momento "il mondo fa schifo" perché il lavoro che fa non la soddisfa e non ne trova un altro, prima, quando cercava lavoro (l'ha cercato prima di questo per 4 mesi), pensava che non avrebbe mai trovato nessun lavoro perché nessuno l'avrebbe presa perché "vale poco"...nel lavoro che faceva ancora prima la titolare (purtroppo una bruttissima persona che ho conosciuto) teneva le redini dell'ufficio deridendo e umiliando i dipendenti....il risultato di tutti questi trascorsi e di questa sua situazione attuale è che ha sbalzi d'umore, pianto e comportamento veramente preoccupanti.
Siamo andati da una psicologa per capire come poterla aiutare ma la dottoressa ci ha detto che deve essere lei a voler chiedere aiuto, ovviamente lo capisco, in passato sono stato in analisi e so che funziona se uno vuole un aiuto.
Il problema è che si infuria quando sia io che sua madre le chiediamo "tesoro, dato che con me non parli, perché non parli con un aiuto esterno?"....dice che non capiamo nulla che il problema è che se trovasse un lavoro che la soddisfa starebbe bene, sta male perché la vita è ingiusta e quindi non ha che parlare con nessuno...
Con questo, è il terzo weekend che passera a letto giorno e notte....non so che fare per aiutarla...
Questa ragazza ha un enorme problema di autostima e severità con se stessa che si porta dietro da tantissimo tempo.
Ultimamente è andata a peggiorare sempre di più, arrivando al punto che basta che il cielo diventi più brutto che si incupisce e si chiude inserito stessa per giorni.
Qualsiasi avvicinamento, che sia per compatirla, per provarla a tirare su, per rimproverarla....qualsiasi, ha come effetto che si infuria e continua a essere chiusa in se stessa.
Al momento "il mondo fa schifo" perché il lavoro che fa non la soddisfa e non ne trova un altro, prima, quando cercava lavoro (l'ha cercato prima di questo per 4 mesi), pensava che non avrebbe mai trovato nessun lavoro perché nessuno l'avrebbe presa perché "vale poco"...nel lavoro che faceva ancora prima la titolare (purtroppo una bruttissima persona che ho conosciuto) teneva le redini dell'ufficio deridendo e umiliando i dipendenti....il risultato di tutti questi trascorsi e di questa sua situazione attuale è che ha sbalzi d'umore, pianto e comportamento veramente preoccupanti.
Siamo andati da una psicologa per capire come poterla aiutare ma la dottoressa ci ha detto che deve essere lei a voler chiedere aiuto, ovviamente lo capisco, in passato sono stato in analisi e so che funziona se uno vuole un aiuto.
Il problema è che si infuria quando sia io che sua madre le chiediamo "tesoro, dato che con me non parli, perché non parli con un aiuto esterno?"....dice che non capiamo nulla che il problema è che se trovasse un lavoro che la soddisfa starebbe bene, sta male perché la vita è ingiusta e quindi non ha che parlare con nessuno...
Con questo, è il terzo weekend che passera a letto giorno e notte....non so che fare per aiutarla...
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
mi arriva forte la sua preoccupazione nei confronti di una persona che sente di amare.
Come lei stesso ha scritto, la motivazione a mettersi in discussione è basilare per affrontare un percorso di supporto psicologico o di psicoterapia, senza quella nessuno chiede aiuto.
Ciò che lei può fare è esprimere alla sua partner il suo sentire rispetto a tutto ciò (parlando sempre in prima persona e mai dell'altro).
In questo modo evidenzia la sua preoccupazione e non fa sentire vincolata l'altra persona in alcun modo, ma questa ha la possibilità di vedere la situazione da un altro punto di vista.
Provi con questo confronto ed eventualmente ci faccia sapere.
mi arriva forte la sua preoccupazione nei confronti di una persona che sente di amare.
Come lei stesso ha scritto, la motivazione a mettersi in discussione è basilare per affrontare un percorso di supporto psicologico o di psicoterapia, senza quella nessuno chiede aiuto.
Ciò che lei può fare è esprimere alla sua partner il suo sentire rispetto a tutto ciò (parlando sempre in prima persona e mai dell'altro).
In questo modo evidenzia la sua preoccupazione e non fa sentire vincolata l'altra persona in alcun modo, ma questa ha la possibilità di vedere la situazione da un altro punto di vista.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 628 visite dal 23/02/2019.
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