Nessuna relazione sociale

Salve, sono una ragazza di 21 anni e non ho nessuna amicizia ne esperienze amorose. Negli anni ho fatto conoscenza ma non sono riuscita a stringere dei legami forti sia perché sono molto taciturna, "una morta" non sono il tipo che si atteggia come dicono i miei genitori anzi sono troppo tranquilla, sia perché non sono costante a mantenere un rapporto, sono una di quelle che non mi faccio sentire mai.
È vero che da una parte è causato da un po' di ansia che ho quando cerco di parlare, che non so da quando si è scaturita perché non ho avuto nessun trauma , ma non è cronica, io riesco a parlare con le persone però non riesco a esprimermi con scioltezza, sono molto goffa e per questi vengo presa in giro e considerata più piccola dei miei coetanei. A causa dei miei difetti, soprattutto l'essere troppo silenziosa, sono stata vittima per tre volte di atti di bullismo ma non sono riusciti a risvegliarmi a cambiare me stessa purtroppo.
Il fatto che a 21 anni mi sono ritrovata senza nessuno , si c'è la mia famiglia che mi sostiene però non posso dipendere sempre da loro, è una situazione che mi pesa ma non so se riuscirò a cambiare perché è da 21 anni che ho passato la vita a stare in casa e quando facevo attività di gruppo ero quella in disparte che si sentiva a disagio con gli altri e non vedeva l'ora di tornare a casa, ma questo è successo nella mia adolescenza ora sono cambiata ma ormai è troppo tardi, frequento l'ultimo anno di università e il fatto di aver sprecato quest'ultima occasione mi provoca una grande angoscia. Secondo voi come posso affrontare questo problema che da una parte desidero avere delle persone accanto però allo stesso tempo non riesco a essere costante a prendermene cura e sentirmi scocciata? Come posso vincere questo contrasto?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se il punto di partenza fosse davvero "ormai è troppo tardi", è evidente che non ci sarebbe alcun margine di manovra per aiutarti.

Probabilmente ti dici così, ma non ci credi fino in fondo. Altrimenti non ci startsti interpellando.

>>> Il fatto che a 21 anni mi sono ritrovata senza nessuno
>>>

No, direi che questa è una conseguenza del tuo essere poco avvezza alla socialità. Non è un evento che ti è capitato per caso e che ti ha causato solitudine.

Le abilità sociali si possono imparare. Anche quando per natura si è un po' introversi.

Essere introversi non è essere asociali, come molti credono.

Si può essere introversi e sentirsi meglio stando per la maggior parte da soli piuttosto che in mezzo agli altri, eppure riuscire a essere perfettamente in sintonia con i propri amici e conoscenze in quegli spazi in cui si sta insieme.

Ti suggerisco di rivolgerti a uno psicologo/a per farti insegnare come essere "social" diciamo "a piacimento", cioè solo quando ne hai voglia o bisogno, senza doverti per forza trasformare nella piaciona di turno se non è questo ciò che vuoi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
La ringrazio dottore per la sua risposta , io ho già avuto un incontro con lo psicologo tre mesi fa, ma l'unica cosa che mi ha detto è che devo parlare un po' di più e che devo cercare ogni tanto di parlare con qualcuno ma sono cose che dico già a me stessa e non riesco a mettere in atto. Mi da fastidio anche che gli altri mi giudicano strana proprio per questo motivo anche nella mia famiglia ma non posso farci niente se da una parte voglio fare amicizia ma poi finisco con non l'essere costante anche se ci metto la buona volontà, cosa posso fare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Parlare è solo uno dei canali che si possono usare per comunicare.

Esistono anche:

- i contenuti di ciò che diciamo;
- il tono di voce e tutto il paraverbale;
- i silenzi e le pause;
- la gestualità, il sorriso, lo sguardo ecc.;
- la postura;
- la distanza che teniamo dagli altri;
- il modo di vestire;
- i luoghi che frequentiamo;
- e molto altro.

Insomma ogni aspetto di te comunica qualcosa, sia che lo voglia o meno. Quindi tanto vale scegliere che immagine preferiamo dare di noi, usare ciò che ci riesce meglio e sviluppare i punti che ci vengono peggio.

Dovresti raccogliere un po' di informazioni e ricercare uno psicologo che sappia insegnarti queste cose. Puoi partire anche da semplici telefonate, una breve conversazione ti lascerà intuire e riconoscere quando stai parlando con il professionista adatto.

Per un lavoro di questo tipo potrebbero probabilmente andar bene anche consulenze remote tramite videochiamata.
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Dai punti che lei ha già citato ho problemi con la gestualità, non mi muovo quando parlo, non sono una persona che sorride spesso e non riesco a guardare fissa negli occhi una persona per tanto tempo, ci riesco ma fino a un certo punto. Mi vesto normale come le mie coetanee ma ho un viso un po' paffuto e rotondo e la mancanza di seno a farmi sembrare più piccola già fisicamente, infatti penso di nonessere per niente attraente. Non ho per niente gli stessi interessi delle mie coetanee come lo shopping o cucinare tranne quello di trovarmi un ragazzo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Così come cucinare o fare shopping, anche trovarsi un ragazzo è un'aspirazione del tutto legittima.
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Lo so però io non ho nessuna esperienza sull'argomento e le mie idee sulla cosa sono generali, nulla di più anzi forse è ridicolo che una persona come me che non da attenzione agli altri pretende di riceverle. Pensa che ciò può portare complicazioni ?
Poi c'è il fatto che non ho mai argomenti di cui parlare, non ho interessi in particolare e sono una frana in tutto è questo genera fastidio sia me sia agli altri, non so cosa potrei fare
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Le complicazioni in quest'ambito di solito derivano dalle convinzioni erronee che ci portiamo dentro, che ci impediscono di fare pratica e provare cose nuove.

Come dicevo, se sono proprio le basi che ti mancano dovresti rivolgerti a uno psicologo per dei consulti volti a farti apprendere un po' alla volta le abilità sociali che ancora ti mancano.

Non si tratta solo di sapere cosa fare, perché anche avendo le informazioni adatte probabilmente faticheresti a metterle in pratica da sola. Invece, con l'affiancamento di una persona che fa questo per mestiere, quasi come avere vicino un allenatore che ti segue, sarà molto più facile.

Un suggerimento generale che do spesso ai ragazzi che fanno fatica nelle relazioni sociali è iniziare a praticare uno sport di combattimento. Per quanto possa sembrare paradossale, il succo è che se imparo a non avere timore sul piano fisico, a maggior ragione avrò meno problemi anche su quello relazionale.
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Ho frequentato la palestra, un gruppo scout, catechismo e progetti scolastici ma quello che ho ottenuto è pochissimo. Non posso fare attività fisica come prima perché sono diventata diabetica. Sono abituata ad isolarmi e ho sempre cercato di combattere quedto atteggiamento ma inutilmente. Non so se troverò una persona che si prende la responsabilità di fare questo percorso e poi sono lenta ad apprendere cose nuove.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In tal caso e a maggior ragione tale persona è necessaria.

Perché se da sola hai provato a fare varie cose e non ci sei riuscita, è evidente che hai bisogno di un aiuto specifico, probabilmente a questo punto psicoterapeutico e non solo di consulenza psicologica.

La responsabilità è innanzitutto tua, di cercarla questa persona, di affidarti a lei e poi di seguire scrupolosamente le istruzioni che riceverai. Fai come ti ho suggerito ieri, con delle telefonate.

Quel che è certo, purtroppo, è che non è possibile darti l'aiuto di cui hai bisogno attraverso questo canale.
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Scusi dottore ma mi sono dimenticata di scrivere alcuni avvenimenti della mia consulenza psicologica. Mi sono ricordata che il dottore voleva vedere come camminavo e non ha dato nessun giudizio negativo, si era concentrato sul fatto che io non guardavo le persone mentre parlavo , causa della mia timidezza secondo lui ma penso che sia legata piú all'ansia, ma questo problema è stato superato. Poi mi aveva detto che ogni tanto quando volevo di mettermi in contatto con i miei amici e poi di chiamarlo al telefono per sapere com'era andata. Ma non lo misi in pratica perché non avevo voglia di parlare con qualcuno e provavo disagio a chiedere a una persona estranea dei fatti più personali e volevo affrontare i miei fallimenti da sola e poi non avevo la possibilità di parlare con qualcuno perché non frequentavo l'Università in quel periodo, l'unico luogo rimasto per socializzare ecco perché sono tanto preoccupata. Ma il mio problema adesso , perché adesso non ho problemi a iniziare una conversazione come prima, é solo quello di creare dei legami stabili, duraturi nel tempo.
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