Ipocondria e Ansia su sintomi fisici
Buongiorno,
vi chiedo un consulto su un argomento che da quasi 1 anno mi crea grossi problemi.
Sono un ragazzo di 30 anni, fumo all'incirca 10 sigarette al giorno, da circa 8-9 anni vivo uno stato di forte ansia che a tratti influenza la mia normale vita quotidiana.
L'anno scorso, più o meno in questo periodo, festeggiando un compleanno, ascoltavo i vari discorsi della serata, tra cui uno mi ha colpito, su una persona non presente che stava effettuando delle visite per un presunto problema al polmone. Da lì sono partite le mie "fantasie" (?), essendo fumatore. Il caso vuole che girando sui social di tanto in tanto sono cominciati a spuntare link di varie pagine che parlavamo dei sintomi di un tumore al polmone, dei suoi sintomi e tutto ciò che ne riguardava. Tra questi anche dei dolori alla scapola, soprattutto nei respiri profondi. La mia testa si è adeguata a certi pensieri ed ormai vivo durante la giornata ascoltando ogni minimo dolore o valutando ogni possibile cambiamento del fisico o comparsa di gonfiori strani. Di tanto in tanto avverto questo fastidio,o comunque delle piccole fitte di tanto in tanto alla scapola destra, così come cerco di capire se siano fastidi articolari(ho le scapole leggermente alate) o possano derivare da altro. In alcune giornate essendo impegnato al lavoro non ci faccio molto caso, poi quando mi fermo o sono in fase di relax comincio ad avvertire queste fitte. Mi rincuoro a volte quando muovendo le spalle o cercando dei movimenti appositi sento scricchiolare spalla e scapola con relativi dolori, altre volte invece avverto quella sensazione di fastidio a carico della parte destra. Sono consapevole di essere un ipocondriaco, prima di questo pensiero ne ho avuti tanti altri per altre parti del corpo, ma ora da circa 1 anno non riesco ad allontanare questo stato. I sintomi che avverto possono essere qualcosa di preoccupante?
vi chiedo un consulto su un argomento che da quasi 1 anno mi crea grossi problemi.
Sono un ragazzo di 30 anni, fumo all'incirca 10 sigarette al giorno, da circa 8-9 anni vivo uno stato di forte ansia che a tratti influenza la mia normale vita quotidiana.
L'anno scorso, più o meno in questo periodo, festeggiando un compleanno, ascoltavo i vari discorsi della serata, tra cui uno mi ha colpito, su una persona non presente che stava effettuando delle visite per un presunto problema al polmone. Da lì sono partite le mie "fantasie" (?), essendo fumatore. Il caso vuole che girando sui social di tanto in tanto sono cominciati a spuntare link di varie pagine che parlavamo dei sintomi di un tumore al polmone, dei suoi sintomi e tutto ciò che ne riguardava. Tra questi anche dei dolori alla scapola, soprattutto nei respiri profondi. La mia testa si è adeguata a certi pensieri ed ormai vivo durante la giornata ascoltando ogni minimo dolore o valutando ogni possibile cambiamento del fisico o comparsa di gonfiori strani. Di tanto in tanto avverto questo fastidio,o comunque delle piccole fitte di tanto in tanto alla scapola destra, così come cerco di capire se siano fastidi articolari(ho le scapole leggermente alate) o possano derivare da altro. In alcune giornate essendo impegnato al lavoro non ci faccio molto caso, poi quando mi fermo o sono in fase di relax comincio ad avvertire queste fitte. Mi rincuoro a volte quando muovendo le spalle o cercando dei movimenti appositi sento scricchiolare spalla e scapola con relativi dolori, altre volte invece avverto quella sensazione di fastidio a carico della parte destra. Sono consapevole di essere un ipocondriaco, prima di questo pensiero ne ho avuti tanti altri per altre parti del corpo, ma ora da circa 1 anno non riesco ad allontanare questo stato. I sintomi che avverto possono essere qualcosa di preoccupante?
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>>> I sintomi che avverto possono essere qualcosa di preoccupante?
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È una classica domanda da ansioso, nel senso che il problema sta nel porsi la domanda, non nella risposta.
I discorsi che ha sentito sulla terza persona assente quella sera probabilmente non c'entrano nulla: lei può già aver avuto una tendenza all'ansia di suo, quell'episodio ha solo fatto saltare il tappo.
Se riconosce di essere una persona vulnerabile all'ansia dovrebbe cercare una cura specialistica adeguata.
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È una classica domanda da ansioso, nel senso che il problema sta nel porsi la domanda, non nella risposta.
I discorsi che ha sentito sulla terza persona assente quella sera probabilmente non c'entrano nulla: lei può già aver avuto una tendenza all'ansia di suo, quell'episodio ha solo fatto saltare il tappo.
Se riconosce di essere una persona vulnerabile all'ansia dovrebbe cercare una cura specialistica adeguata.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 19/02/2019.
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