Scelta di vita decisiva
Mi trovo davanti a una situazione impossibile da gestire. Una crisi senza via d'uscita. Come detto già in un altro consulto, la situazione disperata riguarda l'università. Dopo aver svolto la laurea triennale nell'università della mia città, ho deciso di fare la laurea magistrale in un'università del nord a 1000 km. Il problema è che io sono arrivato nella nuova città in condizioni psicofisiche pessime, con un livello stress talmente elevato che mi consuma da anni e mi toglie totalmente le mie energie. Purtroppo non ho avuto tempo tra la fine dell'università e l'inizio dellla nuova a trovare anche un minimo di tempo da dedicare a me stesso e per risposare. Lo stress perciò è addirittura aumentato a dismisura, perché mi sono trovato oltre a gestire vecchie preoccupazioni anche ad affrontare una nuova realtà lontana anni luce dalla mia casa e dalle mi abitudini. I primi 4 mesi sono stati letteralmente un inferno. Io avrei avuto bisogno di un periodo di adattamento più lungo, non sono uno che riesce all'istante a trovare la sua dimensione. Purtroppo, il tipo di corso che ho scelto non ti aspetta, e ti butta dentro in un frullatore da cui non riesci ad uscire. In quel periodo ho desiderato con tutto il mio cuore di tornare a casa mia, i dolori, mentali e fisici (fortunatamente non legati a una fibromialgia precedentemente erroneamente diagnosticata, ma di cui non si può escludere una forma iniziale per il mio forte stress) erano insopportabili, da portarmi alle lacrime, ma ho deciso di resistere, almeno nel primo semestre, perché tornare nell'università della mia città l'avrei visto come il fallimento totale della mia vita (dato che ho già perso alcuni anni). Per me questa rappresenta l'unica chance, ma il mio livello di stress ha superato il livello soglia in modo molto pericoloso. Questo stress e la difficoltà di adattamento mi hanno portato a non poter studiare con serenità, e infatti ho superato solo un esame su quattro. Ora mi sembra di essermi adattato meglio e di poter affrontare meglio il prossimo semestre ma mi sono già arretrato e non vorrei nuovamente perdere altro tempo. Sono già troppo vecchio. E allora sono a un bivio: continuare la mia avventura da fuori sede, cercando di recuperare ma con la quasi certezza di andare fuori corso, o tornare nella mia vecchia università, un ambiente già conosciuto ma che vedo come un passo indietro e il fallimento finale della mia vita? Qualsiasi scelta prenda, comporterà enormi dolori in un senso o nell'altro. Da un lato potrei pensare di aver buttato via una grande occasione se lasciassi, dall'altra potrei rivevere nel secondo semestre l'incubo del primo se decidessi di restare e mi arretrerei definitivamente, e la mia carriera (già compromessa da ritardi negli anni passati) sarebbe definitivamente compromessa già prima di iniziare. A 26 anni, la situazione è senza via d'uscita: provo una disperazione mai provata che mi porta a un livello gravissimo di stress emotivo. Che cosa posso fare?
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Gentile utente,
in risposta alla Sua domanda,
già presentataci in novembre,
l'orientamento è:
al più presto si faccia aiutare di persona da un n ostro collega Psicologo Psicoterapeuta.
Questo è quanto può fare per sè
detto in scienza e coscienza.
Un consulto online non è certamente sufficiente a dirimere le questioni che La angosciano.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
in risposta alla Sua domanda,
già presentataci in novembre,
l'orientamento è:
al più presto si faccia aiutare di persona da un n ostro collega Psicologo Psicoterapeuta.
Questo è quanto può fare per sè
detto in scienza e coscienza.
Un consulto online non è certamente sufficiente a dirimere le questioni che La angosciano.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 896 visite dal 18/02/2019.
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