Pensiero

Buongiorno,

Premetto che la storia che andrò a descrivere potrà sembrare attinente a quella di un adolescente, ma purtroppo non riesco ad inquadrarla da adulto.

Mi presento, mi chiamo Francesco ho 38 anni, sposato da 10 e senza figli.
Mi reputo una persona di compagnia e gioviale.
Lavoro in una multinazionale e sono a contatto con molte colleghe ogni giorno.
Da circa 2 mesi è stata assunta una nuova ragazza (di pari grado al mio), che manifesta un comportamento un po’ strano nei miei confronti.
Sin da subito si mostra cordiale ma, a stretto giro, mi indica come una persona indecifrabile ed ignota e che questo atteggiamento,da lei evidenziato, la incuriosisce ma al contempo la impaurisce.

Noto che in alcune circostanze mostra, sempre in mia presenza, una forte propensione a giocare con altri miei colleghi, come se facesse in modo di escludermi.

Premetto che non ho alcun interesse per questa persona ma soltanto chiarire alcuni aspetti a me
poco visibili.

Posso aggiungere che soltanto in una circostanza mi ha inviato un messaggio per chiedermi cosa avessi e del perché fossi così serio , poi nient’altro.
Potreste aiutarmi a comprendere l’atteggiamento di una persona del genere?
Mi rendo perfettamente conto che si tratta di una descrizione con pochissimi elementi per valutare, spero in un vostro riscontro.

Grazie e buon lavoro
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente, purtroppo -o per fortuna- non siamo tutti uguali, e ci portiamo dietro idee, giudizi, pregiudizi, visioni della realtà assolutamente personali, frutto delle nostre esperienze, che se siamo abbastanza elastici adattiamo alle circostanze e siamo in grado di cambiare, ma se siamo rigidi, spaventati e/o aggressivi, fanno da baluardo tra noi e gli altri.
La sua nuova collega potrebbe aver interpretato la sua "serietà" come una forma di freddezza volta a respingerla. Ma quanti anni ha la ragazza? E' al suo primo impiego?
Però forse c'è dell'altro. A quanto lei scrive "Sin da subito si mostra cordiale ma, a stretto giro, mi indica come una persona indecifrabile ed ignota e che questo atteggiamento,da lei evidenziato, la incuriosisce ma al contempo la impaurisce".
Intende dire, con questo, che le sono stati riferiti dei pettegolezzi? Attento, perché quasi sempre le persone che riportano le parole altrui non sono benevole e non sono nemmeno sincere; peggio ancora, mettendosi a fare il "piccione viaggiatore" tra l'uno e l'altro finiscono per creare equivoci e risentimenti anche quando non ne hanno l'intenzione... e a volte alimentano volontariamente malevolenze che i due protagonisti sarebbero ben lungi dal provare.
L'importante è metterle a tacere con un sorriso indifferente e cercare il dialogo diretto con la "controparte". Lei dice che la collega le ha scritto "per chiedermi cosa avessi e del perché fossi così serio". Quindi tentava di iniziare un colloquio diretto. E lei cosa ha risposto? Questa era l'occasione per chiarire senza intermediari le vostre reciproche posizioni.
Può darsi che la ragazza, se è inesperta, si aspetti espansiva cordialità e interpreti il riserbo come ostilità. Basta spiegarsi, se c'è volontà/capacità di capire.
Tutto il resto -dar retta ai giudizi riferiti- rientra nel fare il gioco dei maligni che in ufficio si annoiano e non cercano altro che qualche succosa maldicenza. Non ci caschi! Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Dr.ssa la ringrazio per la risposta, le aggiungo che la persona in questione ha 32 anni e durante una conversazione mi raccontó di esser stata abbandonata dai genitori all’eta di 2 anni.

Probabilmente non mi sono spiegato con estrema chiarezza, la ragazza in questione mi ribadisce di persona che sono ignoto, colto, astuto, scaltro e che questa situazione la incuriosisce ma alimenta paura.

Al messaggio che mi inviò risposi con un tutto bene, non ho nulla il tutto accompagnato da uno smile per smorzare la domanda.

Secondo alcuni miei amici, a cui ho riferito i fatti, è quasi evidente l’interesse nei miei confronti ma francamente non ne sarei così convinto.

La totale confusione mi assale nel momento in cui si rende disponibile e cordiale per poi escludermi e parlare, anzi giocare con altre persone di sesso maschile.

Le ripeto, alla luce di quanto le racconto è davvero complesso darle ulteriori indicazioni, mi creda però che dentro di me avverto qualcosa di ostile e la cosa mi intimorisce.

Ringraziandola per la sua professionalità e gentilezza le porgo cordiali saluti.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente, senza fare un'analisi della ragazza, che non conosco, credo che la sua impressione di "qualcosa di ostile" abbia fondamento. Perfino certe lusinghe sono sistemi per forzare la corazza dell'interlocutore e farlo uscire allo scoperto. Anche il giocare con altri uomini in sua presenza, escludendola, mi era sembrata una provocazione fin dal suo primo messaggio; qualcosa che irritando potrebbe suscitare una reazione istintiva di cui pentirsi.
In questa situazione le potrebbe essere utile adottare l'atteggiamento sereno e distaccato di chi vede un cucciolo fare i capricci, ma soprattutto ignorare le provocazioni. Che queste manovre siano da imputare ad una sotterranea rivalità professionale, a un'aggressiva volontà di conquista nata da un vuoto di affetti, o ad entrambe le cose, ricordi sempre che a lei, se assecondate, non porterebbero nulla di buono.