Non so fare nulla, nemmeno farla finita.
Ricordo la mia infanzia, due genitori amorevoli certo, ma una madre malata di fobie: non correre che cadi, mi diceva, non ti avvicinare troppo all'acqua che affoghi, non raccogliere le pietre che ti tagli le mani. Ricordo che mio padre le proponeva di mandarmi al campeggio, io le chiedevo di andare a danza, ma era tutto troppo pericoloso. Sin da bambina soffrivo di doc, poi sono cresciuta, ho cominciato ad avere le mie idee la mia personalità, ho capito di essere diversa da tutto e da tutti in questo buco di paese in cui mi ritrovavo. Amavo vestirmi in modo estroso, e i miei mi criticavano, mio padre camminava qualche passo avanti perchè si imbarazzava dal fatto che la gente ridesse.No non indossavo un abito di carnevale al massimo un cappellino da baseball, si qui basta tanto per far scandalizzare la gente. Non ero religiosa come molti al sud, e i miei mi criticavano, pur essendo atei loro stessi. Avevo interessi diversi dai miei coetanei: mi piaceva l'informatica, leggere filosofia, e mi piaceva creare decorazioni, mio padre diceva che facevo cose da bambini, tutto perchè trascorrevo molto tempo con un amichetto di 13 anni quando io di anni ne avevo 16. Questi in media erano i problemi che ho dato durante l'adolescenza, ah dimenticavo, aiutavo anche in casa, si questo era un problema perchè avendo mia madre passatomi questa mania per l'ordine e la pulizia io pulivo anche troppo. A causa di questo a casa mia si litigava in modo folle, mio padre accusava sempre mia madre di difendermi e nel tempo il loro rapporto è deteriorato, per me. Poi ho compiuto 20 anni ho cominciato a studiare all'università e a soffrire di forti attacchi di panico, sono durati 5 anni, poi sono guarita da tutto e quasi magicamente ho cominciato a vivere come volevo io, girando il mondo per un pò. Poi dal nulla è arrivata la depressione e non sono stata più capace di far nulla. Ormai ho 33 anni, vivo con i miei. Mia madre soffre da molto di una malattia autoimmune, odia la casa in cui vive e segretamente odia mio padre, si augura sempre la morte, poi un attimo dopo parla di fare una torta, sì non sta benissimo l'ho copreso. Non mi stima perchè non lavoro, mi detesta perchè sono sempre triste.Io non voglio lavorare perchè ho paura della gente, ah per l'appunto non mi sono mai saputa relazionare con nessuno. Ho problemi a dire di no quando una cosa non mi va e blocco le persone su facebook se insistono più di mezza volta.Ho paura delle critiche e a me ne farebbero parecchie, non riconosco le facce della gente e questo crea problemi. Non voglio figli, non mi piacciono gli uomini, non ho uno scopo nella vita.Ultimamente sono ossesionata dalla paura che mia madre potrebbe morire presto, ci penso notte e giorno, letteralmente.Sto impazzendo. Non ho la forza per cambiare tutto questo, penso al suicidio come una liberazione, provo a prendere qualche pillola in più di xanax, tanto per "provare".Ho tante ciatrici sul braccio. Uno psicologo?Ma come si fa ad aggiustare questo casino?
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Cara utente, ho letto la sua storia e l'unica cosa che posso dirle è che una sola risposta a questa consulenza non le può essere molto utile in quanto le aree da indagare sono molte. Ma non voglio che la sua richiesta d'aiuto non abbia un riscontro o che venga sminuita. Da quanto ho potuto dedurre lei ora è in piena depressione, tutto le sembra inutile e senza scopo, le suggerisco di fare uno sforzo e cercare di intraprendere un percorso con un collega psicoterapeuta in quanto anche solo la costruzione di una buona alleanza e il lavoro in un clima emotivamente importante e sereno incideranno immediatamente sui suoi stati d'animo. Vedrà qualcosa inizierà a cambiare.
Dr.ssa I.Dodani
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Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per la sua risposta. So che la terapia con uno psicologo sarebbe l'unica strada, purtroppo i costi per queste terapie sono elevati, ho provato con vari psicologi delle usl ma tutto ciò che hanno saputo fare è darmi consigli come "si trovi un lavoretto" o "esca più spesso". Non voglio mettere in dubbio le loro capacità professionali, non ne ho le competenze, tuttavia questo tipo di supporto mi risulta del tutto inutile, anche io dico a me stessa "smetti di avere paura", non serve a nulla. La mia sofferenza è reale, si ripercuote sul mio fisico: dormo malissimo, ho la tachicardia, sono molto magra. Nessuno però mi considera ammalata, perchè il mio problema non si vede, non è come avere una gamba rotta che tutti possono notare. La prossima settimana ho un appuntamento con uno psichiatra per parlare dei miei disturbi d'ansia e delle fobie, spero possa indicarmi la strada giusta. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.8k visite dal 13/02/2019.
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