Rapporto irrisolto con mio padre e mia madre
19 anni. 2 figlio, con mio fratello ho buon rapporto anche se penso che nasca dalla comunanza degli aspetti peggiori, timido e basso, e che lui rappresenti ciò che devo assolutamente evitare (emotivo, non sa farsi valere con mio padre, vive una relazione con una ragazza che, per sua stessa ammissione, non è né particolarmente bella, né interessante, né "stabile mentalmente", lui mi sembra recitare, lei è insulsa). Mio padre e mia madre sono due persone gentili con tutti. Mia madre soffre di vittimismo, ama essere in situazioni che le permettano la lamentela. Ha iniziato l'università ma l'ha abbandonata per stare con mio padre, rinunciando ad una carriera che sarebbe potuta essere ottima, anche se non la considero persona particolarmente illuminata. Dopo anni passati in casa, ha conquistato una semindipendenza economica. Le limitazioni imposte da lei stessa per mio padre e me (anche smettere di fumare), unite all'esperienza della malattia mentale di mia nonna che ha dovuto affrontare 24h/24h da sola ne hanno fatto una persona che gode del sacrificio anche non richiesto come fosse il suo destino. Mio padre ha la terza media, svolge lavoro nella sicurezza. A fronte di un interesse artistico musicale discreto, lui stesso si definisce "ignorante intelligente", in virtù delle sue abilità pratiche: confonde termini simili, non sa pronunciare alcune parole, ha spesso dubbi sulle doppie e su ha/a. Ha alle spalle anche episodi di bullismo giovanile (lui era il bullo) perpretati ai danni di ragazzi che avevano come unica colpa non l'essere ignoranti come lui; mi vedo in quelle vittime. È credente ma non praticante. È molto geloso di mia madre e si lamenta della sua assenza da casa (va a fare la spesa). Mia madre è una bella donna nonostante l'età, lui, della stessa età, sovrappeso e calvo: fumatore. Non riesco ad accettare che mia madre abbia scelto mio padre e soprattutto che lo stia continuando a scegliere ogni giorno. Talvolta vedo mio padre e mia madre e si, sono innamorati, ma penso sempre che lei possa avere di meglio ed è colpa mia se deve stare con lui. Ma non ho un giudizio positivo in toto su mia madre. Mio padre è stato assente nella mia infanzia per lavoro e non abbiamo mai fatto tanti giochi maschili insieme (sono stato affezionato ai peluche fino ai 9 anni). Sono mingherlino e basso, più basso di lui, mi sovrasta di 6cm, è ben piazzato. Non mi ha mai picchiato, sono sempre stato esile e protetto da mia madre. Sento che non ha mai svolto il suo ruolo nel superamento del complesso edipico. A causa di una fimosi che tengo ancora nascosta e mi sono imposto di rivelare e risolvere a brevissimo, unita alla minutezza del mio corpo, sicuramente non mi sento pienamente uomo. Non ho mai avuto una ragazza. La ragazza di cui sono innamorato, mi sono anche dichiarato ma mi vede amico, non è cattiva, mi fa soffrire, le dedicherò un altro post. In parte ho paura di diventare geloso come mio padre; mio padre e mia madre non mi hanno fatto uomo, lo sento.
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Gentile utente,
considero il Suo post come uno sfogo,
dato che:
. non ha espresso alcuna domanda,
. il titolo evoca una problematica complessa:
"Rapporto irrisolto con mio padre e mia madre"
non affrontabile certamente attraverso un consulto online. Considerata la Sua età - 19 anni - la situazione è sicuramente evolvibile, se chiederà aiuto ad uno Psicologo in presenza.
Noi La abbiamo ascoltato volentieri
anche se le stelline ci fanno pensare che Lei non abbia veramente bisogno di aiuto,
bensì di rivalse
nei confronti di chi risponde
se la risposta non è a "modo Suo".
Non a caso si è già auto-cancellato dal sito
poco dopo essersi iscritto per effettuare il presente consulto.
Il commento medesimo "..non riuscire ad individuare la domanda da porre non è che il più palese sintomo della problematica" non è affatto consono ad un 19enne.
Ma si sa che in rete...
Dott. Brunialti
considero il Suo post come uno sfogo,
dato che:
. non ha espresso alcuna domanda,
. il titolo evoca una problematica complessa:
"Rapporto irrisolto con mio padre e mia madre"
non affrontabile certamente attraverso un consulto online. Considerata la Sua età - 19 anni - la situazione è sicuramente evolvibile, se chiederà aiuto ad uno Psicologo in presenza.
Noi La abbiamo ascoltato volentieri
anche se le stelline ci fanno pensare che Lei non abbia veramente bisogno di aiuto,
bensì di rivalse
nei confronti di chi risponde
se la risposta non è a "modo Suo".
Non a caso si è già auto-cancellato dal sito
poco dopo essersi iscritto per effettuare il presente consulto.
Il commento medesimo "..non riuscire ad individuare la domanda da porre non è che il più palese sintomo della problematica" non è affatto consono ad un 19enne.
Ma si sa che in rete...
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 13/02/2019.
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