Adolescenza
Buonasera, ho una figlia di 13 anni, ovviamente in piena adolescenza, ma non so come definire i suoi comportamenti, mi accorgo che non prova sentimenti nei nostri confronti, non è affettuosa, ha un atteggiamento schivo, non partecipa a nessun tipo di discussione, non riesco ad instaurare un rapporto confidenziale come madre e figlia, quando sta in casa( poche ore in realtà perché tra scuola compiti e sport ci sta pochissimo) sta sempre al cellulare con il fidanzatino (che non tollero) , oppure indossa sempre gli auricolari, così come in auto durante viaggi lunghi o brevi lei ha sempre questi auricolari. La cosa che mi preoccupa è vederla indifferente ad ogni cosa, le ho persino detto che dovrà andare in collegio per correggere i suoi atteggiamenti ma non ha battuto ciglio, avrei voluto vedere una sua reazione di dispiacere ma niente.Quando usciamo e ci ritroviamo con le sue amiche lei sta sempre distante, non ride, non scherza con le altre, sta sempre per i fatti suoi. Non riesco a darmi una spiegazione, è una brava ragazzina, va bene a scuola, ma la vedo come se avesse un freno nell'esprimere qualsiasi sentimento positivo. Mi fa male vederla così perché sento di aver fallito, e credo che non provi affetto nei nostri confronti.
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Gentile utente,
Lei soffre per caratteristiche proprie di buona parte delle adolescenze
e per la discrepanza che viene a crearsi con le aspettative dei genitori;
e in particolare tra madre e figlia.
Il distanziamento (fisiologico) dai genitori non permette ancora quel "rapporto confidenziale come madre e figlia" che Lei auspica e che forse arriverà tra qualche anno;
la comparsa di nuove emozioni fa sì che ragazzine/i anche estroverse in precedenza, si chiudano; riservando a pochi coetanei/e la loro espressione.
Le consiglio di leggere un buon libro per documentarsi su questa fase evolutiva,
oppure gli articoli presenti qui sul sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1775-adolescenza-quali-percorsi-di-crescita-possibili.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1950-il-rischio-in-adolescenza-guida-per-genitori-ed-educatori.html .
Sarà un percorso prolungato nel tempo,
tanto vale attrezzarsi,
anche sulle modalità di relazione adeguate ad una figlia adolescente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei soffre per caratteristiche proprie di buona parte delle adolescenze
e per la discrepanza che viene a crearsi con le aspettative dei genitori;
e in particolare tra madre e figlia.
Il distanziamento (fisiologico) dai genitori non permette ancora quel "rapporto confidenziale come madre e figlia" che Lei auspica e che forse arriverà tra qualche anno;
la comparsa di nuove emozioni fa sì che ragazzine/i anche estroverse in precedenza, si chiudano; riservando a pochi coetanei/e la loro espressione.
Le consiglio di leggere un buon libro per documentarsi su questa fase evolutiva,
oppure gli articoli presenti qui sul sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1775-adolescenza-quali-percorsi-di-crescita-possibili.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1950-il-rischio-in-adolescenza-guida-per-genitori-ed-educatori.html .
Sarà un percorso prolungato nel tempo,
tanto vale attrezzarsi,
anche sulle modalità di relazione adeguate ad una figlia adolescente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 11/02/2019.
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