Mi ama, ma non prova più attrazione sessuale per me
Buongiorno, e grazie in anticipo per il tempo che mi dedicherete.
Vado subito ad esporvi il mio problema: mio marito mi ama, ma dice di non provare più attrazione sessuale nei miei confronti, e che il solo pensiero di avere un rapporto sessuale con me gli genera ansia e panico.
Abbiamo intrapreso un percorso di coppia da poco, e per il momento il medico ha incontrato solo lui, la prossima settimana si confronterà con me per poi iniziare gli incontri di coppia.
Stiamo insieme da quasi dieci anni e sotto le coperte le cose non sono sempre state idilliache: lui fatica a prendere l'iniziativa, cosa che ha generato in passato alcuni scontri, ma mi ha sempre rassicurata non mettendo mai in discussione il sentimento che prova nei miei confronti e adducendo il problema a situazioni lavorative che lo hanno messo a durissima prova per parecchio tempo. Da un anno e mezzo i suoi problemi a lavoro si sono risolti ma il suo malessere no, e qui sono iniziati i problemi tra di noi.
Io col tempo mi sono abituata a essere quella che nella coppia prende l'iniziativa (nove volte su dieci sono io a cercare un rapporto), anche perché razionalmente pensavo che non tutte le persone vivono la sessualità allo stesso modo, c'è chi preferisce essere cercato piuttosto che cercare, e i nostri rapporti sono sempre stati soddisfacenti. Lui è un ragazzo molto pudico, mi ha manifestato che a volte la troppa serietà nell'approccio sessuale lo metteva a disagio, instaurando così di conseguenza una meccanica giocosa che però col tempo ha creato in entrambi una difficoltà nell'iniziare il rapporto sessuale vero e proprio.
Adesso però lui ha confessato di non avere più stimoli sessuali nei miei confronti, e di averlo capito proprio perché i problemi esterni ai quali lui imputava la causa di questo suo disagio si sono estinti. Mi ama, mi trova bella, ma non dal punto di vista sessuale. La sua non è mancanza di impulso, perché mi ha confessato di provare eccitazione o voglia di fare l'amore quando vede una bella ragazza in televisione, e di soddisfare se stesso tramite masturbazione. Non sa come fare a superare questo blocco.
Io mi sento persa. Mi chiedo se sia a causa mia, negli anni ho preso qualche kg che purtroppo non riesco a perdere nonostante dieta e attività fisica, e mi domando come sia possibile che davanti al desiderio sessuale lui preferisca la masturbazione all'avere un rapporto con me, che dice di trovare bella. Il medico gli ha detto che deve provare a lavorare su se stesso, modificando il modo in cui mi vede, non come moglie o compagna ma semplicemente come femmina. Nutro speranze, ma non so se questo sia effettivamente possibile; non so come posso aiutarlo, se posso aiutarlo o se semplicemente devo limitarmi ad aspettare che abbia un'illuminazione e che capisca se possiamo continuare il nostro cammino insieme o meno.
Mi sento persa, ormai vivo alternando rabbia, panico, crisi di pianto e ansia e ho paura che questa situazione possa a lungo andare distruggermi.
Vado subito ad esporvi il mio problema: mio marito mi ama, ma dice di non provare più attrazione sessuale nei miei confronti, e che il solo pensiero di avere un rapporto sessuale con me gli genera ansia e panico.
Abbiamo intrapreso un percorso di coppia da poco, e per il momento il medico ha incontrato solo lui, la prossima settimana si confronterà con me per poi iniziare gli incontri di coppia.
Stiamo insieme da quasi dieci anni e sotto le coperte le cose non sono sempre state idilliache: lui fatica a prendere l'iniziativa, cosa che ha generato in passato alcuni scontri, ma mi ha sempre rassicurata non mettendo mai in discussione il sentimento che prova nei miei confronti e adducendo il problema a situazioni lavorative che lo hanno messo a durissima prova per parecchio tempo. Da un anno e mezzo i suoi problemi a lavoro si sono risolti ma il suo malessere no, e qui sono iniziati i problemi tra di noi.
Io col tempo mi sono abituata a essere quella che nella coppia prende l'iniziativa (nove volte su dieci sono io a cercare un rapporto), anche perché razionalmente pensavo che non tutte le persone vivono la sessualità allo stesso modo, c'è chi preferisce essere cercato piuttosto che cercare, e i nostri rapporti sono sempre stati soddisfacenti. Lui è un ragazzo molto pudico, mi ha manifestato che a volte la troppa serietà nell'approccio sessuale lo metteva a disagio, instaurando così di conseguenza una meccanica giocosa che però col tempo ha creato in entrambi una difficoltà nell'iniziare il rapporto sessuale vero e proprio.
Adesso però lui ha confessato di non avere più stimoli sessuali nei miei confronti, e di averlo capito proprio perché i problemi esterni ai quali lui imputava la causa di questo suo disagio si sono estinti. Mi ama, mi trova bella, ma non dal punto di vista sessuale. La sua non è mancanza di impulso, perché mi ha confessato di provare eccitazione o voglia di fare l'amore quando vede una bella ragazza in televisione, e di soddisfare se stesso tramite masturbazione. Non sa come fare a superare questo blocco.
Io mi sento persa. Mi chiedo se sia a causa mia, negli anni ho preso qualche kg che purtroppo non riesco a perdere nonostante dieta e attività fisica, e mi domando come sia possibile che davanti al desiderio sessuale lui preferisca la masturbazione all'avere un rapporto con me, che dice di trovare bella. Il medico gli ha detto che deve provare a lavorare su se stesso, modificando il modo in cui mi vede, non come moglie o compagna ma semplicemente come femmina. Nutro speranze, ma non so se questo sia effettivamente possibile; non so come posso aiutarlo, se posso aiutarlo o se semplicemente devo limitarmi ad aspettare che abbia un'illuminazione e che capisca se possiamo continuare il nostro cammino insieme o meno.
Mi sento persa, ormai vivo alternando rabbia, panico, crisi di pianto e ansia e ho paura che questa situazione possa a lungo andare distruggermi.
[#1]
Gentile utente,
sesso e cuore talvolta imboccano strade divergenti.
I motivi sono tanti:
alcuni afferiscono alla persona,
altri alla coppia.
Una diagnosi differenziale iniziale è un buon punto di partenza.
Riguardo al discorso
rapporto sessuale vs masturbazione
tenga conto che la seconda è
più semplice,
più immmediata,
garantisce sempre un buon esito.
Per questo talvolta c'è chi imbocca quella scorciatoia anzichè la sessualità di coppia,
o "completamente" sostituendola.
Naturamente questa ultima eventualità segnala qualche problema,
da identificare di persona con lo Psicoterapeuta.
Quando parlando del curante di Suo marito
dice "il medico",
è anche sicuramente Psicoterapeuta?
Solo così può curare.
Dott. Brunialti
sesso e cuore talvolta imboccano strade divergenti.
I motivi sono tanti:
alcuni afferiscono alla persona,
altri alla coppia.
Una diagnosi differenziale iniziale è un buon punto di partenza.
Riguardo al discorso
rapporto sessuale vs masturbazione
tenga conto che la seconda è
più semplice,
più immmediata,
garantisce sempre un buon esito.
Per questo talvolta c'è chi imbocca quella scorciatoia anzichè la sessualità di coppia,
o "completamente" sostituendola.
Naturamente questa ultima eventualità segnala qualche problema,
da identificare di persona con lo Psicoterapeuta.
Quando parlando del curante di Suo marito
dice "il medico",
è anche sicuramente Psicoterapeuta?
Solo così può curare.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa Brunialti, grazie per la sua risposta.
Si. Il medico che ci segue è anche psicoterapeuta.
Capisco che cercare delle risposte dopo appena tre incontri sia troppo, ma sapere di avere le mani legate davvero non mi aiuta ad affrontare la situazione con calma.
Io presumo che ci siano altri motivi che vietano a mio marito di godere tranquillamente della sua sessualità con me, ma allo stesso tempo non vorrei illudermi, cercando cause esterne senza voler arrendersi all'evidenza, ovvero che il nostro matrimonio è finito.
Lui dice che vuole tentare ogni strada, che arrendersi senza provare non esiste, ma allo stesso tempo esclude qualche tipo di intimità con me.
È come sentire due voci che raccontano la stessa storia ma con un finale diverso.
Si. Il medico che ci segue è anche psicoterapeuta.
Capisco che cercare delle risposte dopo appena tre incontri sia troppo, ma sapere di avere le mani legate davvero non mi aiuta ad affrontare la situazione con calma.
Io presumo che ci siano altri motivi che vietano a mio marito di godere tranquillamente della sua sessualità con me, ma allo stesso tempo non vorrei illudermi, cercando cause esterne senza voler arrendersi all'evidenza, ovvero che il nostro matrimonio è finito.
Lui dice che vuole tentare ogni strada, che arrendersi senza provare non esiste, ma allo stesso tempo esclude qualche tipo di intimità con me.
È come sentire due voci che raccontano la stessa storia ma con un finale diverso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.2k visite dal 08/02/2019.
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