Paura della morte

Buongiorno gentilissimi Dottori,
Vorrei parlarvi di un problema che influisce negativamente sulla qualità della mia vita: la paura incessante e costante della morte.
Da sempre ho avuto paura della morte, ma in passato ero abbastanza forte da eliminare dalla mia mente questo pensiero ogni volta che si presentava. Da poco meno di un anno, invece, questa paura mi sta accompagnando ogni giorno e per tutto il giorno e non mi fa essere totalmente felice e tranquillo. Inoltre, questa paura si suddivide in due "parti": la prima è relativa al terrore di non sapere cosa ci sarà dopo e di non avere più coscienza una volta che non ci sarò più e il sol pensiero di non avere più coscienza una volta morto e, quindi, il non esistere più mi fa stare malissimo e in ansia; la seconda è relativa alla morte dei miei cari: ho questo terrore perché so per certo che un giorno, inevitabilmente, dovrò affrontare la morte dei miei cari e questa cosa non mi sta facendo più vivere.
Inoltre, sono totalmente arrabbiato con me stesso perché è inconcepibile che un ragazzo di 27 anni possa avere questa paura. E' da folli! Lo so benissimo, ma comunque non riesco ad eliminare questa paura. E' diventato un pensiero fisso!
Potreste darmi un vostro parere in merito?
Io non posso, non voglio e, soprattutto, non devo continuare a vivere con questa paura perché a causa di essa non sto vivendo bene e non sto approfittando di trascorrere una vita tranquilla e bella che rappresenta un dono unico.
Mille grazie.
Distinti saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
"Inconcepibile per un ragazzo di 27 anni" soffrire d'ansia?

E perché mai?

L'ansia non ha un'età preferenziale per manifestarsi.

Dai tuoi consulti precedenti appare molto chiaro che hai un problema d'ansia, quindi non è con i consigli che ne potrai uscire.

Devi: 1) renderti conto che si tratta di un problema di salute come qualunque altro, che però si può risolvere molto bene. E 2) rivolgerti a uno specialista per le cure del caso, farmacologiche, psicoterapeutiche o combinazione di entrambe.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Grazie mille per la risposta, Dottore.
Io sono consapevole di soffrire d'ansia, ma la mia rabbia non è riferita all'ansia ma alla paura della morte. Questo per me è inconcepibile. Sono consapevole che la morte è parte integrante del ciclo di vita di una persona e in quanto tale deve essere accettata, come è accettata da tutte le persone normali. Io riesco ad accettarla! Per questo sono tremendamente arrabbiato con me stesso, proprio perché non riesco ad accettare il fatto che un giorno non ci sarò più! Inoltre, vorrei precisare una cosa importante e per questo motivo chiedo un suo parere: se, paradossalmente, avessi la certezza che dopo la morte la coscienza e il pensiero continuassero a "vivere", ne sarei contentissimo e mi tranquillizzerei. Invece, il mio terrore è rappresentato dal fatto che dopo la morte del corpo anche la coscienza e il pensiero non saranno più vivi. Quindi, ho il terrore del nulla, ho il terrore del sonno eterno e di avere per l'eternità la stessa sensazione di quando si dorme e cioè non essere coscienti, non pensare.
In questo caso mi può dare un Suo parere?
Grazie mille.
Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Il mio parere è che capire esattamente per cosa sei arrabbiato può dar luogo a confusione.

Il problema non è capire se sei arrabbiato più per l'ansia, per la morte tua personale, perché uno di 27 anni non dovrebbe avere tale paura o arrabbiato per la morte in generale.

No, il problema è che la morte ti fa una paura dannata e non riesci ad accettare tutto ciò.

E se non avessi tale paura, tutto il resto non avrebbe senso discuterlo.

Ecco perché faresti bene a curare la tua ansia: perché sembra essere quella alla radice del tuo disagio.
[#4]
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Grazie mille, Dottore.
Io voglio con tutto me stesso eliminare o, almeno, controllare e ridurre questa ansia maledetta che ormai fa parte della mia vita! Secondo Lei, il primo passo è quello di fissare una seduta con uno psicologo?
Distinti saluti.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sì. Ti suggerisco un terapeuta ad approccio comportamentale o strategico, o comunque approcci focalizzati e specifici, a mio avviso più adatti per l'ansia.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Mille grazie.
Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego,
Saluti