Amanti
Salve, mi chiamo Linda ho 36 anni e sono stata l'amante di un uomo sposato e con 2 figli per un anno e mezzo circa.
Anche io sono sposata e ho 2 figli ma mi sto, faticosamente, separando.
Da un mese circa mi ha detto che non ce la faceva più... sensi di colpa, difficoltà a vederci (abitiamo a 2 h di macchina) e sofferenza nel sapere che non staremo mai insieme davvero (lui ha intenzione ferma di rimanere in famiglia).
Io sono innamorata di lui e credo che lo sia anche lui, anzi.. lo so. Da i suoi discorsi confusi ho capito che nel momento in cui il nostro rapporto gli ha reso difficile rimanere in famiglia... ha deciso di chiudere.
Mi ha detto che si svegliava ogni mattina con il desiderio di avere me accanto e la frustrazione era troppa da sopportare, che stavamo facendo una cosa sbagliata e che doveva riprendersi la sua famiglia.
Io lo capisco. Davvero. La separazione è orribile e se ha una possibilità... io credo che debba provarci. Ma sto male... mi manca da morire.. ogni tanto mi colpisce un senso di vuoto per la sua mancanza che mi spezza il fiato. Lui mi ha fortemente cercata.. mi ha fatto innamorare. Io lo avevo lasciato ma poi è tornato supplicandomi di non perderci... e ora? Voleva rimanere amici ma io ho detto di no per 2 motivi: io avrei continuato a cercare amore in lui e sarei stata a pezzi; in secondo luogo, se davvero vuole riprendersi la sua famiglia, non può continuare a sentirmi.
A distanza di un mese sto malissimo... da un lato vorrei ancora averlo accanto, mi mancano le nostre chiacchierate quotidiane, il nostro esserci l'uno per l'altra. Allo stesso tempo so che non esiste un lieto fine...
Vorrei che lui riuscisse a recuperare la sua vita, quello che non posso fare io, perché gli voglio bene davvero. Ma allo stesso tempo vorrei che non ce la facesse e tornasse da me.. ma ormai è tutto compromesso... non potremmo nemmeno tornare amanti... fino a quando? Alla sua prossima crisi? A volte mi rassereno pensando che se si tratta di vero amore.. qualcosa succederà. Ma mi sembra una favola che mi racconto.
Come fa dopo tutto quello che c'è stato a cancellare tutto? Sono combattuta. So quali sono le cose "giuste " ma sono innamorata.
Vorrei dirgli che mi mancano le nostre chiacchierate ma non potrei riuscire a essergli amica davvero quindi a che pro? Sono impotente perché ogni strada fa schifo. Un uomo davvero innamorato può chiudere e tornare a casa come se niente fosse? Se fosse un amico probabilmente è quello che gli augurerei... ma che peso ha l'amore? Quello vero intendo? Si può sacrificare tutto per le convenzioni e gli impegni presi anni prima? Forse la risposta è diversa per ciascuno di noi.. per me no, per lui sì.
Cosa fare?
Anche io sono sposata e ho 2 figli ma mi sto, faticosamente, separando.
Da un mese circa mi ha detto che non ce la faceva più... sensi di colpa, difficoltà a vederci (abitiamo a 2 h di macchina) e sofferenza nel sapere che non staremo mai insieme davvero (lui ha intenzione ferma di rimanere in famiglia).
Io sono innamorata di lui e credo che lo sia anche lui, anzi.. lo so. Da i suoi discorsi confusi ho capito che nel momento in cui il nostro rapporto gli ha reso difficile rimanere in famiglia... ha deciso di chiudere.
Mi ha detto che si svegliava ogni mattina con il desiderio di avere me accanto e la frustrazione era troppa da sopportare, che stavamo facendo una cosa sbagliata e che doveva riprendersi la sua famiglia.
Io lo capisco. Davvero. La separazione è orribile e se ha una possibilità... io credo che debba provarci. Ma sto male... mi manca da morire.. ogni tanto mi colpisce un senso di vuoto per la sua mancanza che mi spezza il fiato. Lui mi ha fortemente cercata.. mi ha fatto innamorare. Io lo avevo lasciato ma poi è tornato supplicandomi di non perderci... e ora? Voleva rimanere amici ma io ho detto di no per 2 motivi: io avrei continuato a cercare amore in lui e sarei stata a pezzi; in secondo luogo, se davvero vuole riprendersi la sua famiglia, non può continuare a sentirmi.
A distanza di un mese sto malissimo... da un lato vorrei ancora averlo accanto, mi mancano le nostre chiacchierate quotidiane, il nostro esserci l'uno per l'altra. Allo stesso tempo so che non esiste un lieto fine...
Vorrei che lui riuscisse a recuperare la sua vita, quello che non posso fare io, perché gli voglio bene davvero. Ma allo stesso tempo vorrei che non ce la facesse e tornasse da me.. ma ormai è tutto compromesso... non potremmo nemmeno tornare amanti... fino a quando? Alla sua prossima crisi? A volte mi rassereno pensando che se si tratta di vero amore.. qualcosa succederà. Ma mi sembra una favola che mi racconto.
Come fa dopo tutto quello che c'è stato a cancellare tutto? Sono combattuta. So quali sono le cose "giuste " ma sono innamorata.
Vorrei dirgli che mi mancano le nostre chiacchierate ma non potrei riuscire a essergli amica davvero quindi a che pro? Sono impotente perché ogni strada fa schifo. Un uomo davvero innamorato può chiudere e tornare a casa come se niente fosse? Se fosse un amico probabilmente è quello che gli augurerei... ma che peso ha l'amore? Quello vero intendo? Si può sacrificare tutto per le convenzioni e gli impegni presi anni prima? Forse la risposta è diversa per ciascuno di noi.. per me no, per lui sì.
Cosa fare?
[#1]
Gentile utente,
comprendo il Suo dolore,
l'impotenza,
l'abbandono..
eppure noi Psicologi non riusciamo/eticamente non possiamo fornire le risposte esistenziali di cui la persona ha bisogno in certo momento. E a cui solo lei può dare risposta.
Se Lei mi chiedesse come far passare l'innamoramento
Le direi: aiuti l'opera del suo cervello https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html .
Ma se Lei ci chiede
"..ma che peso ha l'amore? Quello vero intendo? Si può sacrificare tutto per le convenzioni e gli impegni presi anni prima?.."
posso dirLe solo che ogni persona trova e dà una propria risposta.
Quella che ha trovato lui
a Lei non piace e dunque sta facendo fatica.
Che dire?
Potrei dirLe dell'elaborazione del lutto,
ma rimarrei nel dubbio di transitare da un piano all'altro.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
comprendo il Suo dolore,
l'impotenza,
l'abbandono..
eppure noi Psicologi non riusciamo/eticamente non possiamo fornire le risposte esistenziali di cui la persona ha bisogno in certo momento. E a cui solo lei può dare risposta.
Se Lei mi chiedesse come far passare l'innamoramento
Le direi: aiuti l'opera del suo cervello https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html .
Ma se Lei ci chiede
"..ma che peso ha l'amore? Quello vero intendo? Si può sacrificare tutto per le convenzioni e gli impegni presi anni prima?.."
posso dirLe solo che ogni persona trova e dà una propria risposta.
Quella che ha trovato lui
a Lei non piace e dunque sta facendo fatica.
Che dire?
Potrei dirLe dell'elaborazione del lutto,
ma rimarrei nel dubbio di transitare da un piano all'altro.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 05/02/2019.
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