Fisicità

Buongiorno,

ho 30 anni, peso 46 kg e sono alta 150 cm.
Nell'ultimo anno ho perso circa 7 kg, facendo esercizio fisico tre volte alla settimana ed eliminando i carboidrati a cena. L'ho fatto perché mi vedevo grassa e perché iniziavo a temere che il peso potesse influire sulla salute già precaria delle mie ginocchia. So di essere normopeso, so di aver scongiurato i rischi per la salute (che forse nemmeno prima in realtà c'erano), ma continuo a vedermi grassa. Mi guardo allo specchio e mi faccio letteralmente schifo, ci sono giorni in cui vorrei non uscire di casa.
Mi ripeto che è tutto nella mia testa, che sono sana e forte, anzi che sono ogni giorno più forte, perché sto continuando con l'attività fisica e vedo dei miglioramenti in termini di energie, resistenza alla fatica e forza; ma l'immagine delle mie cosce enormi (50 cm di circonferenza) fasciate dai jeans non riesco proprio ad ignorarla.
Ultimamente sto così male che ho iniziato a chiedermi se non sia il caso di dimagrire ancora e raggiungere i 40 kg, ma ho paura di intraprendere il percorso malsano e pericoloso dei disturbi alimentari. Non so più cosa fare.
Gli altri aspetti della mia vita vanno bene, ho una relazione felice che dura da diversi anni e mi sento amata, anche il mio fidanzato inizia a preoccuparsi perché mi vede sempre più in difficoltà e triste.
Quale potrebbe essere il mio disturbo? Come potrei superare questa fase?

Grazie per il Vostro tempo,

Giulia
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile Giulia,

dire da qui quale potrebbe essere il suo disturbo, non solo è impossibile ma la stessa domanda: <<Quale potrebbe essere il mio disturbo?>> non ha motivo di essere posta perché non è assolutamente detto che lei abbia un problema.

Quello che le suggerirei di fare, anche in proposito alla domanda che pone: <<Come potrei superare questa fase?>>
è contattare un/una collega psicologo psicoterapeuta specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale per valutare la situazione dal vivo ed eventualmente attuare strategie per prevenire o bloccare sul nascere l’insorgenza di un eventuale disturbo del comportamento alimentare.

Un saluto

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Grazie, Dottore, per la Sua celere risposta.
L'ho definito "problema", perché mi fa stare molto male ed è diventato un pensiero costante.
Seguirò il consiglio e contatterò un Suo collega.

Buona giornata,
Giulia
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