Il tic al pene mi sta cambiando la vita
Avevo scritto un post un po' di tempo fa in cui descrivevo la mia situazione complicata: tic nervosi, ansia e depressione, farmaci che mi creavano problemi di erezione, un rapporto a tre con un collega di mia moglie, nascita di un nuovo tic al pene.
Ora scrivo perché la mia situazione sta cambiando e non sono sicuro della strada da prendere.
In effetti, come avevo fortemente temuto, ai tic facciali si è aggiunto un tic al pene. Mi capita di toccarmi spesso o con la mano in tasca o direttamente sopra la patta. Per questo nuovo problema sono andato molto spesso dal medico da cui sono in cura, per parlarne. Intensificando le sedute mi è capitato di incrociarmi con pazienti che non conoscevo. Mi sono molto avvicinato ad una donna che sta affrontando una depressione legata alla perdita del marito per un incidente in moto. Ci siamo aperti uno con l'altra e abbiamo messo a nudo le nostre paure. Io le ho parlato dei miei problemi con mia moglie e della nostra strana situazione a tre. È una donna che mi ispira grande fiducia e ha il potere di rasserenarmi.
Ora mi accorgo che il nostro rapporto si sta evolvendo in qualcosa di più. Ieri siamo usciti insieme, complice un impegno di mia moglie fuori città. Lei voleva fare acquisti e l'ho accompagnata. Continuava a misurare vestiti e mostrarsi a me per un giudizio. In alcune occasioni non so se fosse il tic al pene o vero desiderio, ma ho provato vera attrazione. Sono molto in imbarazzo a dichiararlo perché ho paura di tradire la sua fiducia e perché ho grandi sensi di colpa con mia moglie. Non ho mai pensato di poterla tradire o di separarmi da lei, ma con questa donna è come se riuscissi a ricominciare a vivere, ho voglia di fare cose che non ricordavo neanche più mi piacessero. Malgrado abbia circa dieci anni più di me, provo per lei una attrazione sessuale. Ho idea che potrebbe riuscire a risvegliare qualcosa, anche se sono fortemente bloccato sia per i miei complessi legati alle mie dimensioni, soprattutto a riposo e sono consapevole della mia incapacità di avere erezioni sufficienti per la penetrazione.
Non so come comportarmi, ho bisogno di un parere esterno.
Questa sera abbiamo un appuntamento per cena e sono già tutto in fibrillazione. D solito mi succede che prima di vederla ho i tic al massimo e poi si calmano. Mi fa già male tutta la faccia e ho praticamente una mano fissa sul pene, anche se sono ancora a letto.
Ora scrivo perché la mia situazione sta cambiando e non sono sicuro della strada da prendere.
In effetti, come avevo fortemente temuto, ai tic facciali si è aggiunto un tic al pene. Mi capita di toccarmi spesso o con la mano in tasca o direttamente sopra la patta. Per questo nuovo problema sono andato molto spesso dal medico da cui sono in cura, per parlarne. Intensificando le sedute mi è capitato di incrociarmi con pazienti che non conoscevo. Mi sono molto avvicinato ad una donna che sta affrontando una depressione legata alla perdita del marito per un incidente in moto. Ci siamo aperti uno con l'altra e abbiamo messo a nudo le nostre paure. Io le ho parlato dei miei problemi con mia moglie e della nostra strana situazione a tre. È una donna che mi ispira grande fiducia e ha il potere di rasserenarmi.
Ora mi accorgo che il nostro rapporto si sta evolvendo in qualcosa di più. Ieri siamo usciti insieme, complice un impegno di mia moglie fuori città. Lei voleva fare acquisti e l'ho accompagnata. Continuava a misurare vestiti e mostrarsi a me per un giudizio. In alcune occasioni non so se fosse il tic al pene o vero desiderio, ma ho provato vera attrazione. Sono molto in imbarazzo a dichiararlo perché ho paura di tradire la sua fiducia e perché ho grandi sensi di colpa con mia moglie. Non ho mai pensato di poterla tradire o di separarmi da lei, ma con questa donna è come se riuscissi a ricominciare a vivere, ho voglia di fare cose che non ricordavo neanche più mi piacessero. Malgrado abbia circa dieci anni più di me, provo per lei una attrazione sessuale. Ho idea che potrebbe riuscire a risvegliare qualcosa, anche se sono fortemente bloccato sia per i miei complessi legati alle mie dimensioni, soprattutto a riposo e sono consapevole della mia incapacità di avere erezioni sufficienti per la penetrazione.
Non so come comportarmi, ho bisogno di un parere esterno.
Questa sera abbiamo un appuntamento per cena e sono già tutto in fibrillazione. D solito mi succede che prima di vederla ho i tic al massimo e poi si calmano. Mi fa già male tutta la faccia e ho praticamente una mano fissa sul pene, anche se sono ancora a letto.
[#1]
Gentile utente,
il Suo titolo "Il tic al pene mi sta cambiando la vita" lo modificherei in:
"Un signora mi potrebbe cambiare la vita",
che è il vero argomento del consulto.
Alla questione dei tic Le abbiamo già risposto in
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/649198-mia-moglie-vuole-farlo-con-un-altro.html .
E' tuttora in psicoterapia?
Vede dei miglioramenti?
Saluti cari cordiali.
Dott. Brunialti
il Suo titolo "Il tic al pene mi sta cambiando la vita" lo modificherei in:
"Un signora mi potrebbe cambiare la vita",
che è il vero argomento del consulto.
Alla questione dei tic Le abbiamo già risposto in
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/649198-mia-moglie-vuole-farlo-con-un-altro.html .
E' tuttora in psicoterapia?
Vede dei miglioramenti?
Saluti cari cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Si, forse ha ragione, è una signora che mi sta cambiando la vita.
Sono sempre in terapia e forse i miglioramenti sono in parte dovuti a quello, ma soprattutto al mio incontro con questa donna.
Se non avessi avuto questo nuovo tic non l'avrei incontrata e sicuramente questa mia condizione di tic multipli hanno abbassato le sue difese nei miei confronti e senza non si sarebbe interessata a me.
Ora però non so come muovermi. Il mio terapeuta dice che dovrei seguire i miei sentimenti, dice che i tic sono uno sfogo di tutte le tensioni che non riesco a gestire. Io ho paura. Ho paura di perdere quello che ho e non ottenere niente e ho paura che lei non mi corrisponda.
Non ho mai avuto i tic come oggi.
Vorrei che questa sera fosse speciale e invece ho paura di rovinare tutto. Ho provato anche a masturbarsi per calmati un po'...come al solito non ho avuto erezione degna di nota, ma sono riuscito a eiaculare. Il problema è che adesso sono completamente morto sfinito e quando sono stanco i tic aumentano. Povero me. Che cosa devo fare?
Sono sempre in terapia e forse i miglioramenti sono in parte dovuti a quello, ma soprattutto al mio incontro con questa donna.
Se non avessi avuto questo nuovo tic non l'avrei incontrata e sicuramente questa mia condizione di tic multipli hanno abbassato le sue difese nei miei confronti e senza non si sarebbe interessata a me.
Ora però non so come muovermi. Il mio terapeuta dice che dovrei seguire i miei sentimenti, dice che i tic sono uno sfogo di tutte le tensioni che non riesco a gestire. Io ho paura. Ho paura di perdere quello che ho e non ottenere niente e ho paura che lei non mi corrisponda.
Non ho mai avuto i tic come oggi.
Vorrei che questa sera fosse speciale e invece ho paura di rovinare tutto. Ho provato anche a masturbarsi per calmati un po'...come al solito non ho avuto erezione degna di nota, ma sono riuscito a eiaculare. Il problema è che adesso sono completamente morto sfinito e quando sono stanco i tic aumentano. Povero me. Che cosa devo fare?
[#3]
"..Che cosa devo fare?.."
La domanda va posta al Suo Psicoterapeuta
che La conosce di persona.
Ma certo i tics non si curano con la masturbazione,
bensì con una psicoterapia mirata
e, se necessario, con un appoggio farmacologico.
Utilizzare come ansiolitico l'autoerotismo,
priva sempre più la sessualità della sua naturale dimensione pulsionale;
la fa diventare una "medicina", anzichè un godimento..
E forse non è il caso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
La domanda va posta al Suo Psicoterapeuta
che La conosce di persona.
Ma certo i tics non si curano con la masturbazione,
bensì con una psicoterapia mirata
e, se necessario, con un appoggio farmacologico.
Utilizzare come ansiolitico l'autoerotismo,
priva sempre più la sessualità della sua naturale dimensione pulsionale;
la fa diventare una "medicina", anzichè un godimento..
E forse non è il caso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
Ex utente
Di medicine ne prendo anche troppe. Oggi ho aggiunto anche le gocce che posso prendere in caso di necessità in aggiunta alla terapia normale. Il problema è che mi calmo molto, ma mi sembra di essere intontito e addormentato.
Purtroppo sono molti anni che il sesso non è un godimento, prima per le dimensioni poi per l'ansia da prestazione poi per i problemi di erezione e poi le umiliazioni di mia moglie con un altro uomo presente.
La masturbazione di questa mattina non doveva servire ad alleviare i tic ma a sottrarre il pene a una tortura. Quando sono in pigiama o in tuta, forse perché ho più libertà, il tic al pene aumenta. Sostanzialmente lo posiziono verso l'alto, ma le dimensioni estremamente ridotte lo riportano verso il basso, in quanto anche lo slip aderente è grande per contenerlo. È un continuo su e giù. Quando avevo le erezioni riuscivo a raggiungere dimensioni più che normali, invece adesso che è sempre più o meno flaccido sono sempre su dimensioni che mi fanno vergognare.
La masturbazione, le gocce e lo sfinimento mi hanno calmato. La psicoterapia sta dando dei risultati, ma non posso dire di stare ancora bene.
Il problema è che questo incontro mi è capitato adesso e ho paura di lasciarmi scappare l'occasione.
Ho chiesto al mio medico che cosa fare e lui continua a dire di buttarmi, di seguire il cuore, di provare. Io ho paura, non ho il coraggio. Qualsiasi cosa farò questa sera sono sicuro che martedì quando tornerà mia moglie avrò bisogno di dose doppia di farmaci. Sono già in ansia.
Mi dispiace perché vivo male una cosa che potrebbe essere bella.
Sono un codardo, sono sempre stato insicuro e mi sono sempre nascosto dietro i tic, raccontandomi che se non li avessi avuti tutto sarebbe stato diverso. Forse no, il problema sono io. Il medico dice che l'ultimo tic al pene è uno sfogo per la situazione con mia moglie, che non riesco più a sostenere. Da quando lo faccio lei si è allontanata ancora di più.
Ho mille pensieri per la testa, vorrei fare e dire tante cose, ma sono paralizzato.
Per questo ho provato ancora a scrivere qui. Una risposta ce l'ho già ed è osare, ma non mi piace perché temo di non essere capace e allora spero in una risposta diversa di qualcuno.
Purtroppo sono molti anni che il sesso non è un godimento, prima per le dimensioni poi per l'ansia da prestazione poi per i problemi di erezione e poi le umiliazioni di mia moglie con un altro uomo presente.
La masturbazione di questa mattina non doveva servire ad alleviare i tic ma a sottrarre il pene a una tortura. Quando sono in pigiama o in tuta, forse perché ho più libertà, il tic al pene aumenta. Sostanzialmente lo posiziono verso l'alto, ma le dimensioni estremamente ridotte lo riportano verso il basso, in quanto anche lo slip aderente è grande per contenerlo. È un continuo su e giù. Quando avevo le erezioni riuscivo a raggiungere dimensioni più che normali, invece adesso che è sempre più o meno flaccido sono sempre su dimensioni che mi fanno vergognare.
La masturbazione, le gocce e lo sfinimento mi hanno calmato. La psicoterapia sta dando dei risultati, ma non posso dire di stare ancora bene.
Il problema è che questo incontro mi è capitato adesso e ho paura di lasciarmi scappare l'occasione.
Ho chiesto al mio medico che cosa fare e lui continua a dire di buttarmi, di seguire il cuore, di provare. Io ho paura, non ho il coraggio. Qualsiasi cosa farò questa sera sono sicuro che martedì quando tornerà mia moglie avrò bisogno di dose doppia di farmaci. Sono già in ansia.
Mi dispiace perché vivo male una cosa che potrebbe essere bella.
Sono un codardo, sono sempre stato insicuro e mi sono sempre nascosto dietro i tic, raccontandomi che se non li avessi avuti tutto sarebbe stato diverso. Forse no, il problema sono io. Il medico dice che l'ultimo tic al pene è uno sfogo per la situazione con mia moglie, che non riesco più a sostenere. Da quando lo faccio lei si è allontanata ancora di più.
Ho mille pensieri per la testa, vorrei fare e dire tante cose, ma sono paralizzato.
Per questo ho provato ancora a scrivere qui. Una risposta ce l'ho già ed è osare, ma non mi piace perché temo di non essere capace e allora spero in una risposta diversa di qualcuno.
[#5]
Lei sa che non ci sono risposte operative da parte dello/a Psy,
ma Lei ne possiede già una, in realtà, come dice sopra.
Provi a mettere in gioco e ad utilizzare quelle parti psichiche di sè che non mette mai in azione
perchè ha paura,
prima che si .. atrofizzino.
Riguardo al posizionamento del pene
- oggetto del Suo ultimo tic "penieno"-
lasci che la natura e la forza di gravità lo portino dove è naturale stia.
Non è certo la Sua volontà, nè i Suoi ripetuti tentativi
che lo "fisseranno" dove/come Lei ha deciso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ma Lei ne possiede già una, in realtà, come dice sopra.
Provi a mettere in gioco e ad utilizzare quelle parti psichiche di sè che non mette mai in azione
perchè ha paura,
prima che si .. atrofizzino.
Riguardo al posizionamento del pene
- oggetto del Suo ultimo tic "penieno"-
lasci che la natura e la forza di gravità lo portino dove è naturale stia.
Non è certo la Sua volontà, nè i Suoi ripetuti tentativi
che lo "fisseranno" dove/come Lei ha deciso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#6]
Ex utente
Ieri sono andato alla cena con tutte le mie paure e tutti i miei tic, non ero mai stato così agitato. Appena entrato ho provato a fermare la faccia e soprattutto le mani, ma ho resistito solo per poco poi sono miseramente crollato, sono stato sopraffatto.
Dovevo essere messo proprio male perché lei mi ha chiesto se avevo portato le gocce. Io le avevo, ma ho detto di no perché non volevo sentirmi intontito.
Lei allora mi ha chiesto che cosa mi agitasse così e io ho risposto che era per lei.
Lei ha accusato il copo, all'inizio ha ribattuto dicendo che le avevo sempre detto che lei aveva il potere di calmarmi, poi non ha più parlato e si è seduta accanto a me sul divano.
Ha cominciato a raccontarmi la sua vita, che in parte già conoscevo, e a parlarmi del suo presente, delle sue difficoltà, dei suoi sogni. Lei ha voglia di ricostruire qualcosa, ma ha piacere di farlo con qualcuno che sia libero da legami.
Non so con quale coraggio ma le ho chiesto se, lasciando mia moglie, potrei essere quell'uomo che cerca.
Lei mi ha risposto che ho tante qualità che le piacciono e che le mie debolezze le suscitano quell'istinto protettivo, che non ha mai potuto esercitare come madre.
Da un lato ero al settimo cielo, ma dall'altro mi sembrava di suscitare pietà e allora mi sono allontanato. Devo aver avuto una reazione interna rabbiosa, che per un bel po' ha quasi azzerato tutti i tic. Volevo quasi andarmene, poi, pensandoci, mi è venuto in mente che quelle debolezze ci sono e mi sono lasciato andare e ho ricominciato con i tic normalmente.
Abbiamo cenato piacevolmente, poi abbiamo deciso di vedere un film sul divano. Lei, a un certo punto, mi ha preso la mano con cui ogni tanto mi toccavo il pene. Il tic non era molto forte in quel momento, ma non ho resistito e ho iniziato a toccarmi con l'altra mano. A questo punto la sua mano ha seguito la mia fino sul pene, prima sopra ai pantaloni, poi si è infilata sotto. Era decisa a procurarmi una erezione. Come al solito ho guadagnato appena qualche centimetro, ma nulla più, dell'erezione neanche l'ombra. Io le avevo parlato di tutti i miei problemi e immaginavo che tutto sarebbe finito lì. Lei, invece, ha abbassato le luci, per non mettermi in imbarazzo e mi ha calato i pantaloni. Istintivamente mi sono toccato con una mano, ma lei le ha prese entrambe e me le ha immobilizzare dietro. A questo punto ha cominciato a prenderlo con la bocca. Ho provato una sensazione unica, mia moglie non ha mai voluto fare sesso orale con me. A poco a poco sono arrivato ad avere una erezione, sarà durata meno di un minuto e non avrei potuto avere un rapporto completo, ma ho rivisto il mio pene di dimensioni quasi normali dopo tanto tanto tempo. Confesso che da un lato avevo sperato qualcosa di simile, ma non avrei creduto che lei potesse prendere l'iniziativa così. Mi ha detto che posso fare molto più di quello che credo. Alla fine ero rilassato e in pace con il mondo. Siamo stati vicini per molto tempo senza parlare. Alla fine, quando sono venuto via, le ho promesso che ce l'avrei messa tutta per difendere quello che sta nascendo tra noi.
Tornando a casa sono stato assalito dai sensi di colpa. Non so come affrontare la questione con mia moglie. Non sono affatto sicuro di volermi separare da lei. Ho sempre pensato che tra noi sarebbe durata per sempre. Come al solito non so come fare. Quasi sempre non decido e mi lascio trasportare dalla corrente, ma sono sicuro che se questa volta non prenderò una posizione perderò questa possibilità.
Lei dice che non ci possono essere risposte operative da parte dello Psy, ma se il paziente non è in grado di prenderle ci dovrebbero essere.
Non so se sarò forte abbastanza per prendere la posizione che voglio e probabilmente, come faccio sempre, mi convincerò che non so che cosa voglio, il mio alibi preferito per non prendere posizione.
Dovevo essere messo proprio male perché lei mi ha chiesto se avevo portato le gocce. Io le avevo, ma ho detto di no perché non volevo sentirmi intontito.
Lei allora mi ha chiesto che cosa mi agitasse così e io ho risposto che era per lei.
Lei ha accusato il copo, all'inizio ha ribattuto dicendo che le avevo sempre detto che lei aveva il potere di calmarmi, poi non ha più parlato e si è seduta accanto a me sul divano.
Ha cominciato a raccontarmi la sua vita, che in parte già conoscevo, e a parlarmi del suo presente, delle sue difficoltà, dei suoi sogni. Lei ha voglia di ricostruire qualcosa, ma ha piacere di farlo con qualcuno che sia libero da legami.
Non so con quale coraggio ma le ho chiesto se, lasciando mia moglie, potrei essere quell'uomo che cerca.
Lei mi ha risposto che ho tante qualità che le piacciono e che le mie debolezze le suscitano quell'istinto protettivo, che non ha mai potuto esercitare come madre.
Da un lato ero al settimo cielo, ma dall'altro mi sembrava di suscitare pietà e allora mi sono allontanato. Devo aver avuto una reazione interna rabbiosa, che per un bel po' ha quasi azzerato tutti i tic. Volevo quasi andarmene, poi, pensandoci, mi è venuto in mente che quelle debolezze ci sono e mi sono lasciato andare e ho ricominciato con i tic normalmente.
Abbiamo cenato piacevolmente, poi abbiamo deciso di vedere un film sul divano. Lei, a un certo punto, mi ha preso la mano con cui ogni tanto mi toccavo il pene. Il tic non era molto forte in quel momento, ma non ho resistito e ho iniziato a toccarmi con l'altra mano. A questo punto la sua mano ha seguito la mia fino sul pene, prima sopra ai pantaloni, poi si è infilata sotto. Era decisa a procurarmi una erezione. Come al solito ho guadagnato appena qualche centimetro, ma nulla più, dell'erezione neanche l'ombra. Io le avevo parlato di tutti i miei problemi e immaginavo che tutto sarebbe finito lì. Lei, invece, ha abbassato le luci, per non mettermi in imbarazzo e mi ha calato i pantaloni. Istintivamente mi sono toccato con una mano, ma lei le ha prese entrambe e me le ha immobilizzare dietro. A questo punto ha cominciato a prenderlo con la bocca. Ho provato una sensazione unica, mia moglie non ha mai voluto fare sesso orale con me. A poco a poco sono arrivato ad avere una erezione, sarà durata meno di un minuto e non avrei potuto avere un rapporto completo, ma ho rivisto il mio pene di dimensioni quasi normali dopo tanto tanto tempo. Confesso che da un lato avevo sperato qualcosa di simile, ma non avrei creduto che lei potesse prendere l'iniziativa così. Mi ha detto che posso fare molto più di quello che credo. Alla fine ero rilassato e in pace con il mondo. Siamo stati vicini per molto tempo senza parlare. Alla fine, quando sono venuto via, le ho promesso che ce l'avrei messa tutta per difendere quello che sta nascendo tra noi.
Tornando a casa sono stato assalito dai sensi di colpa. Non so come affrontare la questione con mia moglie. Non sono affatto sicuro di volermi separare da lei. Ho sempre pensato che tra noi sarebbe durata per sempre. Come al solito non so come fare. Quasi sempre non decido e mi lascio trasportare dalla corrente, ma sono sicuro che se questa volta non prenderò una posizione perderò questa possibilità.
Lei dice che non ci possono essere risposte operative da parte dello Psy, ma se il paziente non è in grado di prenderle ci dovrebbero essere.
Non so se sarò forte abbastanza per prendere la posizione che voglio e probabilmente, come faccio sempre, mi convincerò che non so che cosa voglio, il mio alibi preferito per non prendere posizione.
[#7]
Ex utente
Questa mattina mia moglie è tornata a casa. Io ero agitatissimo e lei se ne è subito accorta dai tic. Non ho voluto spiegare motivi particolari e le ho detto che era una giornata no.
Dopo poco che era a casa mi ha subito chiesto se questa sera poteva invitare il suo collega, io le ho detto di si, ma i tic dicevano di no. Lei mi ha detto che ero molto peggio del solito e che il tic al pene è diventato veramente imbarazzante. Sono stato a letto tutta la mattina per cercare di tranquillizzarmi, ma non ci sono riuscito. Verso l'ora di pranzo mia moglie e2uscita per pranzare e io non me la sono sentita di accompagnarla. Dopo poco che ero da solo a casa ho cominciato a sentirmi sempre più male, tanto che ho chiamato una ambulanza. Credevo di morire. Al pronto mi è stato poi detto che mi è venuto un attacco di panico, non ne avevo mai avuti. Mi sto riprendendo appena adesso. Inutile dire che il suo collega non è venuto e lei l'ha presa malissimo, sono ore che mi umilia con frasi negative e frecciatine. Ho già preso il sonnifero da un po', ma non riesco a tenere ferma la faccia e ogni sua parola mi provoca una specie di fitta che mi fa stringere i genitali con la mano che tengo sotto al pigiama. Sono tanto stanco, forse troppo per dormire.
Chiedo scusa se ho scritto ancora, ma ho bisogno di sfogarmi. Avevo previsto che oggi sarei stato male, ma non pensavo così.
Dopo poco che era a casa mi ha subito chiesto se questa sera poteva invitare il suo collega, io le ho detto di si, ma i tic dicevano di no. Lei mi ha detto che ero molto peggio del solito e che il tic al pene è diventato veramente imbarazzante. Sono stato a letto tutta la mattina per cercare di tranquillizzarmi, ma non ci sono riuscito. Verso l'ora di pranzo mia moglie e2uscita per pranzare e io non me la sono sentita di accompagnarla. Dopo poco che ero da solo a casa ho cominciato a sentirmi sempre più male, tanto che ho chiamato una ambulanza. Credevo di morire. Al pronto mi è stato poi detto che mi è venuto un attacco di panico, non ne avevo mai avuti. Mi sto riprendendo appena adesso. Inutile dire che il suo collega non è venuto e lei l'ha presa malissimo, sono ore che mi umilia con frasi negative e frecciatine. Ho già preso il sonnifero da un po', ma non riesco a tenere ferma la faccia e ogni sua parola mi provoca una specie di fitta che mi fa stringere i genitali con la mano che tengo sotto al pigiama. Sono tanto stanco, forse troppo per dormire.
Chiedo scusa se ho scritto ancora, ma ho bisogno di sfogarmi. Avevo previsto che oggi sarei stato male, ma non pensavo così.
[#9]
Ex utente
Questa mattina mia moglie deve avermi dato una dose da cavallo delle gocce perché non riesco a tenere gli occhi aperti.
Oggi c'è a casa anche mio figlio. Quando mia moglie va via per qualche giorno per lavoro lo lascia sempre dai suoi genitori perché non si fida di me, ma negli altri giorni lo tengo io. Da quando ho perso il lavoro ho un sacco di tempo.
Oggi, però, non ce la faccio proprio a fare niente.
All'ora di pranzo mi ha chiamato per chiedermi di nuovo se poteva venire il suo collega, ma oggi ho detto di no, non me la sento proprio. Dopo circa un'ora mi ha chiamato dicendo che deve lavorare fino a tardi. Penso che abbiano deciso di fare senza di me. Da un lato mi distrugge, ma da un altro mi solleva perché potrebbe essere un aiuto a trovare la strada migliore per me.
L'episodio di ieri mi ha molto impressionato, è stata una sensazione bruttissima, che non voglio provare più.
Ne ho parlato a lungo al telefono con la donna che mi ha rubato il cuore. Mi ha aiutato a pensare a molte cose.
Ho ripensato anche al tic al pene che mia moglie dice essere diventato troppo imbarazzante. In effetti quando sono fuori il 90% delle volte mi infilo la mano in tasca e mi tocco. Ultimamente non sono stato quasi mai bene e mi è capitato di avere spesso il pigiama. Non avendo le tasche mi infilo direttamente nel pigiama e capisco che possa dare fastidio, ma non riesco a controllarmi. Devo anche aggiungere che il gesto che faccio è sicuramente sconveniente, ma i miei quattro centimetri di lunghezza a riposo, che io li tocchi o non li tocchi, praticamente non si vedono per niente perché si confondono tra le pieghe degli indumenti.
Sto ripensando a tante cose della mia vita e a quanto l'ansia mi abbia limitato e condizionato. Da ultimo l'episodio di ieri, mi è capitato spesso di essere in ansia se sono da solo, ma mai se sono a casa da solo. A piedi esco da solo mal volentieri, ma riesco, invece il più delle volte se sono solo non riesco a guidare, mi era successo di non stare bene, ma mai proprio un attacco di panico. Posso capire mia moglie che dice che non si fida a lasciare mio figlio. A volte mi dice che lascia me a lui.
Non immagina la fatica che ho fatto a scrivere queste righe. Sono proprio cotto.
Grazie per la sua domanda.
Oggi c'è a casa anche mio figlio. Quando mia moglie va via per qualche giorno per lavoro lo lascia sempre dai suoi genitori perché non si fida di me, ma negli altri giorni lo tengo io. Da quando ho perso il lavoro ho un sacco di tempo.
Oggi, però, non ce la faccio proprio a fare niente.
All'ora di pranzo mi ha chiamato per chiedermi di nuovo se poteva venire il suo collega, ma oggi ho detto di no, non me la sento proprio. Dopo circa un'ora mi ha chiamato dicendo che deve lavorare fino a tardi. Penso che abbiano deciso di fare senza di me. Da un lato mi distrugge, ma da un altro mi solleva perché potrebbe essere un aiuto a trovare la strada migliore per me.
L'episodio di ieri mi ha molto impressionato, è stata una sensazione bruttissima, che non voglio provare più.
Ne ho parlato a lungo al telefono con la donna che mi ha rubato il cuore. Mi ha aiutato a pensare a molte cose.
Ho ripensato anche al tic al pene che mia moglie dice essere diventato troppo imbarazzante. In effetti quando sono fuori il 90% delle volte mi infilo la mano in tasca e mi tocco. Ultimamente non sono stato quasi mai bene e mi è capitato di avere spesso il pigiama. Non avendo le tasche mi infilo direttamente nel pigiama e capisco che possa dare fastidio, ma non riesco a controllarmi. Devo anche aggiungere che il gesto che faccio è sicuramente sconveniente, ma i miei quattro centimetri di lunghezza a riposo, che io li tocchi o non li tocchi, praticamente non si vedono per niente perché si confondono tra le pieghe degli indumenti.
Sto ripensando a tante cose della mia vita e a quanto l'ansia mi abbia limitato e condizionato. Da ultimo l'episodio di ieri, mi è capitato spesso di essere in ansia se sono da solo, ma mai se sono a casa da solo. A piedi esco da solo mal volentieri, ma riesco, invece il più delle volte se sono solo non riesco a guidare, mi era successo di non stare bene, ma mai proprio un attacco di panico. Posso capire mia moglie che dice che non si fida a lasciare mio figlio. A volte mi dice che lascia me a lui.
Non immagina la fatica che ho fatto a scrivere queste righe. Sono proprio cotto.
Grazie per la sua domanda.
[#10]
Gentile utente,
ho piacere di avere Sue notizie.
Mi pare anche che la situazione sia in movimento.
Innanzi tutto perchè
"Penso che abbiano deciso di fare senza di me. Da un lato mi distrugge, ma da un altro mi solleva..":
evitare di partecipare agli incontri sessuali di Sua moglie con l'altro alleggerisce sicuramente la situazione, non sempre la fantasia.
Per secondo, ora Lei ha una persona con cui parlare:
"..la donna che mi ha rubato il cuore. Mi ha aiutato a pensare a molte cose. ..".
La incoraggio a intraprendere un percorso psicologico appena possibile,
Lei è ancora in tempo a riprendere la Sua vita,
non crede?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ho piacere di avere Sue notizie.
Mi pare anche che la situazione sia in movimento.
Innanzi tutto perchè
"Penso che abbiano deciso di fare senza di me. Da un lato mi distrugge, ma da un altro mi solleva..":
evitare di partecipare agli incontri sessuali di Sua moglie con l'altro alleggerisce sicuramente la situazione, non sempre la fantasia.
Per secondo, ora Lei ha una persona con cui parlare:
"..la donna che mi ha rubato il cuore. Mi ha aiutato a pensare a molte cose. ..".
La incoraggio a intraprendere un percorso psicologico appena possibile,
Lei è ancora in tempo a riprendere la Sua vita,
non crede?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#11]
Ex utente
Il fatto è che il percorso lo sto già facendo, un mix di farmaci e un incontro ogni 15 giorni.
Purtroppo ci sono troppe cose, in ordine di apparizione: tic nervosi, ansia, problemi di erezione, depressione, un nuovo tic assurdo e da ieri anche attacchi di panico. Il tutto condito con un figlio down e una moglie appassionata di triangolo amoroso.
Non sto per niente bene, ma ho telefonato a mia moglie e le ho detto che non stavo bene al pensiero di cenare da solo con nostro figlio dopo l'episodio di ieri e che quindi avevo invitato una amica che ho conosciuto allo studio medico solo per una pizza.
Se avesse veramente da lavorare secondo me avrebbe reagito con una delle sue uscite velenose, invece ha detto che avevo fatto bene. Sensi di colpa suoi o paranoie mie?
Spero di non avere cominciato un disastro, ma ormai è fatta. Magari fa anche parte del riprendere la mia vita, che cosa ne dice?
Purtroppo ci sono troppe cose, in ordine di apparizione: tic nervosi, ansia, problemi di erezione, depressione, un nuovo tic assurdo e da ieri anche attacchi di panico. Il tutto condito con un figlio down e una moglie appassionata di triangolo amoroso.
Non sto per niente bene, ma ho telefonato a mia moglie e le ho detto che non stavo bene al pensiero di cenare da solo con nostro figlio dopo l'episodio di ieri e che quindi avevo invitato una amica che ho conosciuto allo studio medico solo per una pizza.
Se avesse veramente da lavorare secondo me avrebbe reagito con una delle sue uscite velenose, invece ha detto che avevo fatto bene. Sensi di colpa suoi o paranoie mie?
Spero di non avere cominciato un disastro, ma ormai è fatta. Magari fa anche parte del riprendere la mia vita, che cosa ne dice?
[#13]
Ex utente
La serata è andata così...
Lei è arrivata alle 6 perché mio figlio vuole sempre cenare presto e abbiamo avuto il tempo di fare le presentazioni con calma e prendere un po' di confidenza.
Lei è stata molto carina con lui e anche a lui mi sembra sia piaciuta. Ha usato molta dolcezza e tenerezza.
Abbiamo ordinato la pizza e poi abbiamo mangiato tutti insieme. Mi è sembrato così strano essere a casa in cucina con lei e senza mia moglie. Il clima è stato estremamente sereno, rilassato e piacevolissimo per tutti. Ci siamo proprio goduti due ore e mezza insieme, con semplicità e naturalezza. Poi succede l'imprevedibile, mia moglie rientra con il suo collega.
Esordisce dicendo che le dispiaceva non essere a casa e che, siccome pensava stessi un po' meglio aveva pensato di portarsi un po' di lavoro da finire a casa pur di stare un poco insieme.
Le presentazioni sono imbarazzanti perché lei ha subito capito chi fosse lui. Ho resistito una ventina di minuti di convenevoli artefatti poi ho detto che non stavo bene e che preferivo andare a letto. Lei ha colto immediatamente l'occasione per andarsene e così l'ho accompagnata alla porta. Prima di andare mi ha solo detto di non fare niente che non avessi voglia di fare. Non ero sicuro delle reali intenzioni di mia moglie e temevo potesse rovinare una serata tanto bella e questo mi agitava. Per due ore e mezza non avevo quasi avuto nessun tic, nei venti minuti insieme a loro ho recuperato tutto quello che non avevo fatto prima. La faccia era da paura, movimenti marcati e prolungati, ripetuti senza pause. Il tic al pene è stato molto discreto fino a che ho resistito a star seduto. Quando mi sono alzato in piedi la mano in tasca non mi bastava più e ho dato due sistemate generose strizzando da sopra ai pantaloni. Lí ho capito che correvo il rischio di ritrovarmi la mano dentro ai pantaloni, come quando indossavo il pigiama e allora ho preferito ritirarmi velocemente, sarebbe stato troppo imbarazzante per tutti. Anche se credo che la mia tensione e il mio malessere fossero evidenti a tutti.
Io mi sono messo a letto e loro hanno finito di mangiare un boccone veloce e poi si sono messi a lavorare al pc. Sono stati lì circa un'ora.
Io non riuscivo a rallentare la frequenza dei tic, per calmarmi un po' ho deciso di prendere le gocce e il sonnifero. Mentre ritornavo dalla cucina incrocio loro due.
Mia moglie mi chiede se mi sentivo meglio, e rispondo di no, poi mi chiede se allora proprio non me la sentivo di fare qualcosa con loro. Io ho risposto che avevo appena preso le gocce e il sonnifero e quindi non avrei potuto. Lei mi fa una faccia come per dire...tanto non cambia nulla...mi ha fatto ribollire.
Io questa sera avrei voluto ripetere l'esperienza amorosa dell'altro giorno con quella donna dolcissima, ma ovviamente non c'erano le condizioni e poi c'era mio figlio e allora mi sono detto, mentre voi fate le vostre cose io mi immagino come ero poco prima, sereno in cucina con lei e immagino di fare con lei qualcosa che mi sarebbe piaciuto fare.
Insomma, accetto di fare la cosa a tre.
Ero strasicuro che non sarebbe successo niente visto il cocktail di pastiglie, ma non me ne fregava niente né di lei né di lui, avevo voglia di giocare con l'immaginazione.
Visto che tanto non riuscivo a tenere le mani fuori dal pigiama ho cominciato a toccarmi da solo. Lei allora ha cominciato a toccare lui, anche se di solito preferisce eccitarsi guardandoci. In effetti la cosa per lui non stava molto funzionando, ma a me non importava perché io ero con la fantasia a casa di lei che facevo cose che non avevamo ancora mai fatto insieme.
Visto che per lui la cosa non funzionava allora mia moglie ha cominciato a toccare me. Le cose sono subito tornate alla normalità, io niente e lui in erezione. Mentre si stava infilando il preservativo, incredibilmente, anche io ho cominciato la mia erezione. Non una di quelle storiche, ma più che decorosa per infilarmi anche io il preservativo. Almeno una volta ho avuto il pene quasi confrontabile con il suo. Al massimo lui arriverà a 15 cm, ma questa sera non era al meglio, sarà stato non più di 13 e io che nei tempi d'oro facevo 13 avrò fatto 11, anche 11,5. A sto punto mia moglie ha dovuto scegliere e non ha potuto fare altro che scegliere me. Non è durato molto, sicuramente non abbastanza per farle raggiungere l'orgasmo ma posso dire, dopo anni, di avere avuto un rapporto con mia moglie.
Non credo di aver superato il minuto e mezzo, ma questa volta lui si è rammollito prima di me.
Dopo l'eiaculazione ero esausto, non avevo neanche la forza di togliere il preservativo, lo ha fatto lei per me.
In un paio di minuti lui si è congedato ed è andato via. Mia moglie non ha detto una parola e si è messa al pc di nuovo.
Io sto sprofondando nel torpore, ma avevo il desiderio di scrivere subito tutto, un po' per riviverlo, forse.
Trovo singolare che io abbia avuto una erezione nella volta in assoluto in cui mi sono meno impegnato per averla. Forse ha ragione il mio medico quando dice che è l'ansia più che un effetto collaterale dei farmaci ad uccidermi a letto.
E poi, in realtà, forse non ho avuto un rapporto con mia moglie, ma con un'altra donna...
Aveva ragione lei a dire che ho bisogno di un po' di ferie per la testa.
Le gocce stanno cominciando a fare effetto e i tic in faccia si sono calmati moltissimo. Il pene è ancora un po' più grosso del solito, come se non si fosse ancora del tutto addormentato, ma il tic sembra più accarezzarlo piuttosto che tormentarlo come prima.
Dopo stasera mi sta venendo la paura che mia moglie abbia ragione con questo tic, questa sera non sono riuscito a toccarmi solo dalla tasca, ho dovuto fare di più e se alla fine non me ne fossi andato non so cosa avrei fatto. Fino a che ho lavorato ero più frenato e riuscivo a controllarmi, adesso che sono a casa sono diventato troppo libero per stare in pubblico.
Lei è arrivata alle 6 perché mio figlio vuole sempre cenare presto e abbiamo avuto il tempo di fare le presentazioni con calma e prendere un po' di confidenza.
Lei è stata molto carina con lui e anche a lui mi sembra sia piaciuta. Ha usato molta dolcezza e tenerezza.
Abbiamo ordinato la pizza e poi abbiamo mangiato tutti insieme. Mi è sembrato così strano essere a casa in cucina con lei e senza mia moglie. Il clima è stato estremamente sereno, rilassato e piacevolissimo per tutti. Ci siamo proprio goduti due ore e mezza insieme, con semplicità e naturalezza. Poi succede l'imprevedibile, mia moglie rientra con il suo collega.
Esordisce dicendo che le dispiaceva non essere a casa e che, siccome pensava stessi un po' meglio aveva pensato di portarsi un po' di lavoro da finire a casa pur di stare un poco insieme.
Le presentazioni sono imbarazzanti perché lei ha subito capito chi fosse lui. Ho resistito una ventina di minuti di convenevoli artefatti poi ho detto che non stavo bene e che preferivo andare a letto. Lei ha colto immediatamente l'occasione per andarsene e così l'ho accompagnata alla porta. Prima di andare mi ha solo detto di non fare niente che non avessi voglia di fare. Non ero sicuro delle reali intenzioni di mia moglie e temevo potesse rovinare una serata tanto bella e questo mi agitava. Per due ore e mezza non avevo quasi avuto nessun tic, nei venti minuti insieme a loro ho recuperato tutto quello che non avevo fatto prima. La faccia era da paura, movimenti marcati e prolungati, ripetuti senza pause. Il tic al pene è stato molto discreto fino a che ho resistito a star seduto. Quando mi sono alzato in piedi la mano in tasca non mi bastava più e ho dato due sistemate generose strizzando da sopra ai pantaloni. Lí ho capito che correvo il rischio di ritrovarmi la mano dentro ai pantaloni, come quando indossavo il pigiama e allora ho preferito ritirarmi velocemente, sarebbe stato troppo imbarazzante per tutti. Anche se credo che la mia tensione e il mio malessere fossero evidenti a tutti.
Io mi sono messo a letto e loro hanno finito di mangiare un boccone veloce e poi si sono messi a lavorare al pc. Sono stati lì circa un'ora.
Io non riuscivo a rallentare la frequenza dei tic, per calmarmi un po' ho deciso di prendere le gocce e il sonnifero. Mentre ritornavo dalla cucina incrocio loro due.
Mia moglie mi chiede se mi sentivo meglio, e rispondo di no, poi mi chiede se allora proprio non me la sentivo di fare qualcosa con loro. Io ho risposto che avevo appena preso le gocce e il sonnifero e quindi non avrei potuto. Lei mi fa una faccia come per dire...tanto non cambia nulla...mi ha fatto ribollire.
Io questa sera avrei voluto ripetere l'esperienza amorosa dell'altro giorno con quella donna dolcissima, ma ovviamente non c'erano le condizioni e poi c'era mio figlio e allora mi sono detto, mentre voi fate le vostre cose io mi immagino come ero poco prima, sereno in cucina con lei e immagino di fare con lei qualcosa che mi sarebbe piaciuto fare.
Insomma, accetto di fare la cosa a tre.
Ero strasicuro che non sarebbe successo niente visto il cocktail di pastiglie, ma non me ne fregava niente né di lei né di lui, avevo voglia di giocare con l'immaginazione.
Visto che tanto non riuscivo a tenere le mani fuori dal pigiama ho cominciato a toccarmi da solo. Lei allora ha cominciato a toccare lui, anche se di solito preferisce eccitarsi guardandoci. In effetti la cosa per lui non stava molto funzionando, ma a me non importava perché io ero con la fantasia a casa di lei che facevo cose che non avevamo ancora mai fatto insieme.
Visto che per lui la cosa non funzionava allora mia moglie ha cominciato a toccare me. Le cose sono subito tornate alla normalità, io niente e lui in erezione. Mentre si stava infilando il preservativo, incredibilmente, anche io ho cominciato la mia erezione. Non una di quelle storiche, ma più che decorosa per infilarmi anche io il preservativo. Almeno una volta ho avuto il pene quasi confrontabile con il suo. Al massimo lui arriverà a 15 cm, ma questa sera non era al meglio, sarà stato non più di 13 e io che nei tempi d'oro facevo 13 avrò fatto 11, anche 11,5. A sto punto mia moglie ha dovuto scegliere e non ha potuto fare altro che scegliere me. Non è durato molto, sicuramente non abbastanza per farle raggiungere l'orgasmo ma posso dire, dopo anni, di avere avuto un rapporto con mia moglie.
Non credo di aver superato il minuto e mezzo, ma questa volta lui si è rammollito prima di me.
Dopo l'eiaculazione ero esausto, non avevo neanche la forza di togliere il preservativo, lo ha fatto lei per me.
In un paio di minuti lui si è congedato ed è andato via. Mia moglie non ha detto una parola e si è messa al pc di nuovo.
Io sto sprofondando nel torpore, ma avevo il desiderio di scrivere subito tutto, un po' per riviverlo, forse.
Trovo singolare che io abbia avuto una erezione nella volta in assoluto in cui mi sono meno impegnato per averla. Forse ha ragione il mio medico quando dice che è l'ansia più che un effetto collaterale dei farmaci ad uccidermi a letto.
E poi, in realtà, forse non ho avuto un rapporto con mia moglie, ma con un'altra donna...
Aveva ragione lei a dire che ho bisogno di un po' di ferie per la testa.
Le gocce stanno cominciando a fare effetto e i tic in faccia si sono calmati moltissimo. Il pene è ancora un po' più grosso del solito, come se non si fosse ancora del tutto addormentato, ma il tic sembra più accarezzarlo piuttosto che tormentarlo come prima.
Dopo stasera mi sta venendo la paura che mia moglie abbia ragione con questo tic, questa sera non sono riuscito a toccarmi solo dalla tasca, ho dovuto fare di più e se alla fine non me ne fossi andato non so cosa avrei fatto. Fino a che ho lavorato ero più frenato e riuscivo a controllarmi, adesso che sono a casa sono diventato troppo libero per stare in pubblico.
[#14]
Gentile utente,
eventi fortunatamente in movimento.
Potere delle fantasie.
Iniezione di un po' di autostima.
Ricco materiale da analizzare con i Suoi curanti, Psicoterapeuta e medico.
Con l'auspicio che per Lei sia iniziata di fatto una fase di superamento di questo periodo complesso.
Se ritiene ci tenga al corrente dei Suoi progressi di tanto in tanto.
Dott. Brunialti
eventi fortunatamente in movimento.
Potere delle fantasie.
Iniezione di un po' di autostima.
Ricco materiale da analizzare con i Suoi curanti, Psicoterapeuta e medico.
Con l'auspicio che per Lei sia iniziata di fatto una fase di superamento di questo periodo complesso.
Se ritiene ci tenga al corrente dei Suoi progressi di tanto in tanto.
Dott. Brunialti
[#15]
Ex utente
Mi rendo conto che sto abusando della sua disponibilità, ma non so con chi parlarne.
Questa mattina ho preso il farmaco per l'ansia in dose più alta, come mi ha prescritto il medico dopo la visita di venerdì in cui mi ha detto, tra le altre cose, che il tic al pene è peggiorato molto in poco tempo.
Il farmaco mii ha letteralmente steso. Sono riuscito ad alzarmi dal letto solo ora, ma sono agitatissimo. Oggi non ci sarebbe nessun motivo, ma ho tic paurosi.
Ho scritto un messaggio in andrologia perché ho paura che questo tic possa procurarmi danni. Sono tutto indolenzito ma non riesco a fermarmi, sto malissimo.
Volevo chiederle se può essere un effetto dell'aumento del farmaco o se ci possono essere altre cause.
Non ce la faccio più. Oggi mio figlio mi ha visto piangere e non riuscire a stare fermo, mi ha chiesto se sto male e io gli ho risposto di si. Non vorrei accadesse più...
Sono tanto stanco.
Questa mattina ho preso il farmaco per l'ansia in dose più alta, come mi ha prescritto il medico dopo la visita di venerdì in cui mi ha detto, tra le altre cose, che il tic al pene è peggiorato molto in poco tempo.
Il farmaco mii ha letteralmente steso. Sono riuscito ad alzarmi dal letto solo ora, ma sono agitatissimo. Oggi non ci sarebbe nessun motivo, ma ho tic paurosi.
Ho scritto un messaggio in andrologia perché ho paura che questo tic possa procurarmi danni. Sono tutto indolenzito ma non riesco a fermarmi, sto malissimo.
Volevo chiederle se può essere un effetto dell'aumento del farmaco o se ci possono essere altre cause.
Non ce la faccio più. Oggi mio figlio mi ha visto piangere e non riuscire a stare fermo, mi ha chiesto se sto male e io gli ho risposto di si. Non vorrei accadesse più...
Sono tanto stanco.
[#17]
Ex utente
Un medico specializzato in psichiatria che esercita come psicoterapeuta in un centro della mia città.
Non ho capito se è una domanda vera o retorica, perché ho scritto che non so con chi parlarne.
Venerdì ne ho parlato con lui, ma oggi non c'è e io sto male oggi, questo volevo dire.
Mi scusi se ho sbagliato, ma non sono lucido. Avrei voluto parlarne con la donna a cui mi sono avvicinato molto, ma mia moglie non si è mossa da casa.
Con lei non riesco più a parlare neanche quando sto bene, ma soprattutto quando sto così, lei mi annienta, mi giudica e mi fa stare ancora più male.
Non ho capito se è una domanda vera o retorica, perché ho scritto che non so con chi parlarne.
Venerdì ne ho parlato con lui, ma oggi non c'è e io sto male oggi, questo volevo dire.
Mi scusi se ho sbagliato, ma non sono lucido. Avrei voluto parlarne con la donna a cui mi sono avvicinato molto, ma mia moglie non si è mossa da casa.
Con lei non riesco più a parlare neanche quando sto bene, ma soprattutto quando sto così, lei mi annienta, mi giudica e mi fa stare ancora più male.
[#18]
No no, era una domanda vera a fronte dei numerosi problemi che Lei aveva in precedenza elencato:
"..tic nervosi, ansia, problemi di erezione, depressione, un nuovo tic assurdo e da ieri anche attacchi di panico." (#11)
Intendevo dire che qualcuno tra gli Esperti deve tenere le fila tra psicoterapia, farmaci, ecc.
Il "..medico specializzato in psichiatria che esercita come psicoterapeuta"
E'
realmente iscritto come Psicoterapeuta nell'Albo di Medici chirurghi?
Lei mi sembra molto sofferente,
e domandare un aiuto più coordinato oppure maggiormente efficace
è un Suo diritto;
come del resto è necessario chiedere cosa potrebbe fare Lei stesso per sè
meglio di quanto finora non abbia fatto.
Questo l'obiettivo della mia domanda.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"..tic nervosi, ansia, problemi di erezione, depressione, un nuovo tic assurdo e da ieri anche attacchi di panico." (#11)
Intendevo dire che qualcuno tra gli Esperti deve tenere le fila tra psicoterapia, farmaci, ecc.
Il "..medico specializzato in psichiatria che esercita come psicoterapeuta"
E'
realmente iscritto come Psicoterapeuta nell'Albo di Medici chirurghi?
Lei mi sembra molto sofferente,
e domandare un aiuto più coordinato oppure maggiormente efficace
è un Suo diritto;
come del resto è necessario chiedere cosa potrebbe fare Lei stesso per sè
meglio di quanto finora non abbia fatto.
Questo l'obiettivo della mia domanda.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#19]
Ex utente
Spero che sia iscritto come psicoterapeuta, mi sono fidato. Posso controllare in qualche modo?
Non mi lamento di lui, prima di lui non riuscivo più a stare al mondo, sono arrivato molto vicino a farla finita. Adesso ho molti giorni discreti e alcuni difficili, qualcuno difficilissimo, tipo oggi.
Oggi stavo proprio male. Mia moglie ha fatto tutto il giorno cose sue. A un certo punto mi ha chiesto se volevo che mi toccasse lei, visto che non riuscivo a smettere di farlo io. Ero talmente cotto che ho detto di si, non ho avuto la forza di ribattere che non mi stavo toccando per eccitarmi.
Penso che lei credesse davvero che avremmo potuto farlo, io non sono riuscito a fare proprio niente, ovviamente, non riuscivo neanche a stare in piedi, ma in qualche modo mi ha fatto bene, mi sono un poco calmato, forse avevo solo bisogno di essere considerato da qualcuno. A cena ho preso nuovamente la medicina aumentata e adesso va un po' meglio.
Non ho ancora preso il sonnifero perché sono stato intontito tutto il giorno e volevo ritardare un po'.
I tic si sono quasi azzerati, non dovevano farcela più neanche loro e sto provando a guardare la tv con mia moglie, sul divano. Lei guarda la tv con attenzione. Io le sono vicino, ma non siamo insieme. Non siamo più insieme da troppo tempo.
Oggi sono affiorate le lacrime più volte, ma non credo se ne sia accorta.
Forse questo non è più il mio posto. Gli unici momenti belli, proprio belli, sono stati con un'altra persona. Forse il mio fisico, nel modo tormentato che conosce, mi sta dicendo questo, mi sta chiedendo di fare qualcosa. I giorni che ho passato interamente a casa con mia moglie sono stati i peggiori in assoluto.
Se domani sono in grado di alzarmi voglio provare a uscire, anche da solo se proprio serve. Forse il mio fisico mi sta chiedendo di fare qualcosa e soffre perché io non la sto facendo. Se i giorni come questo torneranno a essere molti no credo che sopravviveró questa volta.
Mi scusi, le ho scritto ancora, se non vorrà più rispondermi capirò. Sono tutto dolorante, occhi, naso, faccia intera, genitali, parte bassa della pancia e schiena. La cosa che mi fa più male, però è la crepa sul cuore. Non posso farcela da solo.
Non mi lamento di lui, prima di lui non riuscivo più a stare al mondo, sono arrivato molto vicino a farla finita. Adesso ho molti giorni discreti e alcuni difficili, qualcuno difficilissimo, tipo oggi.
Oggi stavo proprio male. Mia moglie ha fatto tutto il giorno cose sue. A un certo punto mi ha chiesto se volevo che mi toccasse lei, visto che non riuscivo a smettere di farlo io. Ero talmente cotto che ho detto di si, non ho avuto la forza di ribattere che non mi stavo toccando per eccitarmi.
Penso che lei credesse davvero che avremmo potuto farlo, io non sono riuscito a fare proprio niente, ovviamente, non riuscivo neanche a stare in piedi, ma in qualche modo mi ha fatto bene, mi sono un poco calmato, forse avevo solo bisogno di essere considerato da qualcuno. A cena ho preso nuovamente la medicina aumentata e adesso va un po' meglio.
Non ho ancora preso il sonnifero perché sono stato intontito tutto il giorno e volevo ritardare un po'.
I tic si sono quasi azzerati, non dovevano farcela più neanche loro e sto provando a guardare la tv con mia moglie, sul divano. Lei guarda la tv con attenzione. Io le sono vicino, ma non siamo insieme. Non siamo più insieme da troppo tempo.
Oggi sono affiorate le lacrime più volte, ma non credo se ne sia accorta.
Forse questo non è più il mio posto. Gli unici momenti belli, proprio belli, sono stati con un'altra persona. Forse il mio fisico, nel modo tormentato che conosce, mi sta dicendo questo, mi sta chiedendo di fare qualcosa. I giorni che ho passato interamente a casa con mia moglie sono stati i peggiori in assoluto.
Se domani sono in grado di alzarmi voglio provare a uscire, anche da solo se proprio serve. Forse il mio fisico mi sta chiedendo di fare qualcosa e soffre perché io non la sto facendo. Se i giorni come questo torneranno a essere molti no credo che sopravviveró questa volta.
Mi scusi, le ho scritto ancora, se non vorrà più rispondermi capirò. Sono tutto dolorante, occhi, naso, faccia intera, genitali, parte bassa della pancia e schiena. La cosa che mi fa più male, però è la crepa sul cuore. Non posso farcela da solo.
[#20]
"..Forse il mio fisico, nel modo tormentato che conosce, mi sta dicendo questo, mi sta chiedendo di fare qualcosa. I giorni che ho passato interamente a casa con mia moglie sono stati i peggiori in assoluto..."
Ritengo molto interessante l'ascolto del corpo a cui Lei è giunto
e del misterioso linguaggio dei sintomi che esso utilizza
per riuscire a farci capire cose "inascoltabili" in altro modo.
Interessante e importante per la Sua vita
e per la comprensione profonda dei numerosi malesseri che La hanno colpito in questi ultimi anni.
Malesseri che transitano ora dal "tic al pene"
alla "crepa sul cuore"
attraverso una nuova strana consapevolezza:
"..Forse questo non è più il mio posto." .
Il luogo/tempo più adatto
per capire,
per elaborare,
per prendere in mano tutto
è la stanza della Psicoterapia.
Dico ciò non perchè io La rispedisco al mittente,
tutt'altro, intendiamoci;
quanto perchè di presenza si riesce (si dovrebbe riuscire) a raggiungere una profondità diversa, maggiore,
che non online.
E dunque glielo segnalo per un senso di responsabilità nei Suoi confronti.
Come del resto l'accenno alla necessità della verifica
- sempre, in ogni caso -
del titolo di Psicoterapeuta (nel sito specifico dei medici oppure psicologi),
che garantisce l'autorizzazione a curare psicologicamente.
Condivido il Suo proposito e la Sua riflessione:
"Se domani sono in grado di alzarmi voglio provare a uscire, anche da solo se proprio serve. Forse il mio fisico mi sta chiedendo di fare qualcosa e soffre perché io non la sto facendo."
Buona giornata.
Dott. Brunialti
Ritengo molto interessante l'ascolto del corpo a cui Lei è giunto
e del misterioso linguaggio dei sintomi che esso utilizza
per riuscire a farci capire cose "inascoltabili" in altro modo.
Interessante e importante per la Sua vita
e per la comprensione profonda dei numerosi malesseri che La hanno colpito in questi ultimi anni.
Malesseri che transitano ora dal "tic al pene"
alla "crepa sul cuore"
attraverso una nuova strana consapevolezza:
"..Forse questo non è più il mio posto." .
Il luogo/tempo più adatto
per capire,
per elaborare,
per prendere in mano tutto
è la stanza della Psicoterapia.
Dico ciò non perchè io La rispedisco al mittente,
tutt'altro, intendiamoci;
quanto perchè di presenza si riesce (si dovrebbe riuscire) a raggiungere una profondità diversa, maggiore,
che non online.
E dunque glielo segnalo per un senso di responsabilità nei Suoi confronti.
Come del resto l'accenno alla necessità della verifica
- sempre, in ogni caso -
del titolo di Psicoterapeuta (nel sito specifico dei medici oppure psicologi),
che garantisce l'autorizzazione a curare psicologicamente.
Condivido il Suo proposito e la Sua riflessione:
"Se domani sono in grado di alzarmi voglio provare a uscire, anche da solo se proprio serve. Forse il mio fisico mi sta chiedendo di fare qualcosa e soffre perché io non la sto facendo."
Buona giornata.
Dott. Brunialti
[#21]
Ex utente
Oggi ho voluto uscire ad ogni costo, ma senza mia moglie. Ho pensato di portare mio figlio a giocare a palla al parco. Una volta lo facevo spesso, ma adesso non succedeva da tantissimo.
Mentre andavo non stavo benissimo, sono stato sul punto di tornare indietro.
Quando siamo arrivati ho cominciato a tirare calci al pallone e a poco a poco mi sono sentito meglio, mi è venuta voglia persino di correre un po'. Almeno all' inizio mi sono toccato parecchio, poi mio figlio, che mi abbracciava ad ogni tiro mi ha fatto dimenticare il pene.
Abbiamo giocato un paio d'ore. Siamo tornati a casa tutti sudati e sporchi di erba. Stavo proprio bene. Mi sono fatto una doccia e mi sono preparato per il pranzo.
Mi sono seduto in cucina e mia moglie stava ancora preparando il pranzo. Mi sembrava di essere tranquillo, poi ho cominciato ad avere un dejavu, ho ripensato alla bella serata che avevamo passato quando al posto di mia moglie c'era un'altra donna.
A poco a poco sono tornati i tic e mi è salita molto l'agitazione.
Mia moglie, come al solito, quando mi vede così mi attacca sempre e mi ha chiesto se per oggi avevo già fatto troppo.
Mio figlio è arrivato e ha raccontato che ero stato bravo e che avevo fatto tanti goal a un altro papà. Mi sono venute le lacrime, ormai mi succede spesso e lei ha infierito, mi ha detto una frase che mi ha ucciso: "le hai sempre in mano, ma le hai ancora le palle?".
Me ne sono andato dalla cucina, ho preso le gocce e mi sono messo a letto e mi chiedo perché, perché, perché, perché.
Se forse avessi un lavoro e mi sentissi appena più forte forse questa volta troverei il coraggio di andarmene.
Non ce la faccio più a stare così male.
Ho cercato il medico. Sulla sua scheda c'è scritto Psicoterapia:si.
Forse per stare meglio dovrei andare a vivere con lui.
La ringrazio per tutto quello che mi ha scritto. Non mi sento rispedito al mittente, capisco le sue considerazioni.
Le assicuro che ho passato tanto tanto tempo nella stanza dello Psicoterapeuta, qualcosa è migliorato, ma forse ero sprofondato troppo per riuscire a risalire. Ero un bambino quando ho cominciato con i tic. L'ansia è sempre stata con me, ma la depressione è un'altra storia. Mi sta uccidendo a poco a poco da dentro.
La crepa sul cuore mi sembra proprio di sentirla, come se si dovesse rompere da un momento all'altro. Ho smesso di vivere, sono lì e aspetto.
In ogni caso grazie
Mentre andavo non stavo benissimo, sono stato sul punto di tornare indietro.
Quando siamo arrivati ho cominciato a tirare calci al pallone e a poco a poco mi sono sentito meglio, mi è venuta voglia persino di correre un po'. Almeno all' inizio mi sono toccato parecchio, poi mio figlio, che mi abbracciava ad ogni tiro mi ha fatto dimenticare il pene.
Abbiamo giocato un paio d'ore. Siamo tornati a casa tutti sudati e sporchi di erba. Stavo proprio bene. Mi sono fatto una doccia e mi sono preparato per il pranzo.
Mi sono seduto in cucina e mia moglie stava ancora preparando il pranzo. Mi sembrava di essere tranquillo, poi ho cominciato ad avere un dejavu, ho ripensato alla bella serata che avevamo passato quando al posto di mia moglie c'era un'altra donna.
A poco a poco sono tornati i tic e mi è salita molto l'agitazione.
Mia moglie, come al solito, quando mi vede così mi attacca sempre e mi ha chiesto se per oggi avevo già fatto troppo.
Mio figlio è arrivato e ha raccontato che ero stato bravo e che avevo fatto tanti goal a un altro papà. Mi sono venute le lacrime, ormai mi succede spesso e lei ha infierito, mi ha detto una frase che mi ha ucciso: "le hai sempre in mano, ma le hai ancora le palle?".
Me ne sono andato dalla cucina, ho preso le gocce e mi sono messo a letto e mi chiedo perché, perché, perché, perché.
Se forse avessi un lavoro e mi sentissi appena più forte forse questa volta troverei il coraggio di andarmene.
Non ce la faccio più a stare così male.
Ho cercato il medico. Sulla sua scheda c'è scritto Psicoterapia:si.
Forse per stare meglio dovrei andare a vivere con lui.
La ringrazio per tutto quello che mi ha scritto. Non mi sento rispedito al mittente, capisco le sue considerazioni.
Le assicuro che ho passato tanto tanto tempo nella stanza dello Psicoterapeuta, qualcosa è migliorato, ma forse ero sprofondato troppo per riuscire a risalire. Ero un bambino quando ho cominciato con i tic. L'ansia è sempre stata con me, ma la depressione è un'altra storia. Mi sta uccidendo a poco a poco da dentro.
La crepa sul cuore mi sembra proprio di sentirla, come se si dovesse rompere da un momento all'altro. Ho smesso di vivere, sono lì e aspetto.
In ogni caso grazie
[#23]
Bellissima mattinata quella di oggi, complimenti!
Un grosso passo avanti per Lei,
una grande gioia ed orgoglio per Suo figlio.
Forse anche domani?
No, non ha "smesso di vivere",
è in stand by temporaneo.
A quando la prossima seduta?
Se la sente di riferire al Suo Psy le importanti considerazioni (oltre ai fatti) a cui è giunto?
Dott. Brunialti
Un grosso passo avanti per Lei,
una grande gioia ed orgoglio per Suo figlio.
Forse anche domani?
No, non ha "smesso di vivere",
è in stand by temporaneo.
A quando la prossima seduta?
Se la sente di riferire al Suo Psy le importanti considerazioni (oltre ai fatti) a cui è giunto?
Dott. Brunialti
[#24]
Ex utente
Venerdì ho la seduta.
Averli scritti qui mi aiuterà a raccontarli bene.
Domani mio figlio sarà a scuola e poi dai nonni, ma oggi ho fatto il pieno di affetto.
Nel pomeriggio è venuto nel lettone e abbiamo guardato i cartoni abbracciati.
Quando è nato ci ho messo un po' per accettarlo, ma poi ho capito che aveva diritto ad avere un padre e adesso posso dire che è più quello che è riuscito lui a dare a me che viceversa. Stare con lui mi fa sempre stare meglio.
Le gocce mi hanno calmato e lui mi ha dato molta forza. Chissà se mi basterà per la cena?
Con mia moglie non abbiamo più detto una parola. Lei non sopporta di vedermi debole. Io credo di amarla ancora, ma non sono più forte abbastanza per reggere i suoi attacchi. È rabbiosa con me, a volte lo fa anche con intento benevolo, per stimolarmi, ma lo fa nel modo sbagliato. Non ha mai sopportato i miei tic, non le piace avere un uomo debole. Prima della depressione, però, ero molto diverso, questa sofferenza mi ha cambiato.
Forse ha ragione, non ho smesso di vivere, ma essere in stand by non è un gran che. Sento di aver bisogno di una vita semplice, senza tensioni e contrasti, fatta di valori veri.
Ho deciso che non mi voglio più prestare al sesso a tre, che poi erano due. Ho passato troppo tempo a cercare di fare quello che gli altri si aspettano da me, senza riuscirci. Ora ho bisogno di un po' di tempo per me. Mi accorgo che piccole cose mi fanno sprofondare nel baratro, piango per niente, ma anche piccole cose mi possono risollevare. Voglio provare a escludere dalla mia vita tutto quello che mi fa stare male e nutrirmi delle cose che mi fanno bene.
Mio figlio mi fa molta forza perché mi accetta per come sono. È l'unico per cui vado bene già così. Ogni tanto, quando piango, comincia a capire che qualcosa non va, ma lui risolve sempre tutto abbracciandomi e per me è il massimo. Mi fa male che mia moglie non si fida a lasciarlo con me quando parte. Ma in fondo la capisco. In alcuni giorni che va malissimo potrei non essere in grado di fare quello che serve, ma magari stando con lui i giorni in cui va malissimo non verrebbero.
Pensare a tutte queste cose e a quello che potrei fare mi fa aumentare i tic. Mi accorgo che mi sto di nuovo toccando abbastanza e anche nel.modo più evidente, con la mano fissa nel pigiama. Per la cena devo trovare un pantalone con le tasche.
Sono sempre più convinto che sia questo il messaggio: se voglio stare meglio devo fare qualcosa.
Adesso devo proprio trovare la forza di alzarmi. Pensare che ho fatto anche molti sport, adesso sono sempre rotto e stanchissimo.
Cercherò di non scriverle più, almeno per un po', anche se lei è una delle cose buone che vorrei tenere.
Grazie ancora di tutto, veramente di cuore. Ho bisogno di persone con la sua dolcezza e sensibilità.
Averli scritti qui mi aiuterà a raccontarli bene.
Domani mio figlio sarà a scuola e poi dai nonni, ma oggi ho fatto il pieno di affetto.
Nel pomeriggio è venuto nel lettone e abbiamo guardato i cartoni abbracciati.
Quando è nato ci ho messo un po' per accettarlo, ma poi ho capito che aveva diritto ad avere un padre e adesso posso dire che è più quello che è riuscito lui a dare a me che viceversa. Stare con lui mi fa sempre stare meglio.
Le gocce mi hanno calmato e lui mi ha dato molta forza. Chissà se mi basterà per la cena?
Con mia moglie non abbiamo più detto una parola. Lei non sopporta di vedermi debole. Io credo di amarla ancora, ma non sono più forte abbastanza per reggere i suoi attacchi. È rabbiosa con me, a volte lo fa anche con intento benevolo, per stimolarmi, ma lo fa nel modo sbagliato. Non ha mai sopportato i miei tic, non le piace avere un uomo debole. Prima della depressione, però, ero molto diverso, questa sofferenza mi ha cambiato.
Forse ha ragione, non ho smesso di vivere, ma essere in stand by non è un gran che. Sento di aver bisogno di una vita semplice, senza tensioni e contrasti, fatta di valori veri.
Ho deciso che non mi voglio più prestare al sesso a tre, che poi erano due. Ho passato troppo tempo a cercare di fare quello che gli altri si aspettano da me, senza riuscirci. Ora ho bisogno di un po' di tempo per me. Mi accorgo che piccole cose mi fanno sprofondare nel baratro, piango per niente, ma anche piccole cose mi possono risollevare. Voglio provare a escludere dalla mia vita tutto quello che mi fa stare male e nutrirmi delle cose che mi fanno bene.
Mio figlio mi fa molta forza perché mi accetta per come sono. È l'unico per cui vado bene già così. Ogni tanto, quando piango, comincia a capire che qualcosa non va, ma lui risolve sempre tutto abbracciandomi e per me è il massimo. Mi fa male che mia moglie non si fida a lasciarlo con me quando parte. Ma in fondo la capisco. In alcuni giorni che va malissimo potrei non essere in grado di fare quello che serve, ma magari stando con lui i giorni in cui va malissimo non verrebbero.
Pensare a tutte queste cose e a quello che potrei fare mi fa aumentare i tic. Mi accorgo che mi sto di nuovo toccando abbastanza e anche nel.modo più evidente, con la mano fissa nel pigiama. Per la cena devo trovare un pantalone con le tasche.
Sono sempre più convinto che sia questo il messaggio: se voglio stare meglio devo fare qualcosa.
Adesso devo proprio trovare la forza di alzarmi. Pensare che ho fatto anche molti sport, adesso sono sempre rotto e stanchissimo.
Cercherò di non scriverle più, almeno per un po', anche se lei è una delle cose buone che vorrei tenere.
Grazie ancora di tutto, veramente di cuore. Ho bisogno di persone con la sua dolcezza e sensibilità.
[#25]
Gentile utente,
mi ha fatto piacere condividere un tratto di strada
- sassosa -
con Lei.
Per ascoltare,
per condividere,
per chiarire i propri sentimenti tra una seduta e l'altra e per portarli poi di persona al proprio Psicoterapeuta.
Noi ci siamo;
il blog serve proprio per questo,
per i disagi/problemi di chi decide di scrivere qui.
E dunque non si faccia problemi nell'aprire un nuovo consulto,
che sia tra 3 o 3000 giorni.
Di cuore, buoni giorni.
Dott. Brunialti.
mi ha fatto piacere condividere un tratto di strada
- sassosa -
con Lei.
Per ascoltare,
per condividere,
per chiarire i propri sentimenti tra una seduta e l'altra e per portarli poi di persona al proprio Psicoterapeuta.
Noi ci siamo;
il blog serve proprio per questo,
per i disagi/problemi di chi decide di scrivere qui.
E dunque non si faccia problemi nell'aprire un nuovo consulto,
che sia tra 3 o 3000 giorni.
Di cuore, buoni giorni.
Dott. Brunialti.
[#26]
Ex utente
Grazie dottoressa per la disponibilità.
Per completare il materiale da consegnare al mio medico credo sia importante anche aggiungere quello che è successo ieri sera.
A cena avevo i tic di nuovo abbastanza forti e soprattutto mi toccavo parecchio.
Mia moglie per un po' ha lasciato correre poi è partita all'attacco. Mi ha detto che sono un fallito, che me ne sto lì a toccarmi e non faccio niente, che chiunque con un po' di amor proprio avrebbe tentato di tutto prima di rassegnarsi ad accettare un tic così, ma io no, me lo sono tenuto e basta.
Le sue parole, ovviamente mi hanno solo fatto peggiorare.
Ho cominciato ad avere anche nausea e una sensazione di vertigini. Ho provato ad andare verso il divano, perché ero sicuro che non avrei raggiunto il letto.
Sul divano ho avuto un attacco di convulsioni. Mi era già successo qualche volta. Mia moglie mi ha detto che sarà durato 2 minuti. Lei ha portato via mio figlio che non si è accorto di nulla.
Avevo scosse muscolari alle gambe, la nausea e un fastidio allo stomaco, un formicolio alle mani e tanta tanta paura.
Mia moglie ha telefonato il mio medico che le ha detto che sto passando un periodo molto difficile e che lei deve cercare di non mettermi pressioni perché non sono in grado di reggere in questo momento.
Le ha detto che era meglio chiamare una ambulanza solo nel caso avessi perso conoscenza.
Quando è passato non me la sono più sentita di alzarmi e ho trascorso la notte sul divano.
Questa mattina mi sono svegliato senza slip e senza pigiama. Mia moglie mi ha detto che mi aveva tolto i vestiti che avevo per mettermi in pigiama, ma mi ha detto che non l'ho lasciata fare. Non volevo essere toccato da lei. Io non mi ricordo.
Questa mattina mi sembra di stare un po' meglio, ma sono solo in casa fino alle nove, quando arriva la signora delle pulizie e non mi piace.
Non sono abituato a girare nudo per casa e lo specchio mi ha crudelmente mostrato le mie misure imbarazzanti.
Mia moglie ha disteso sia il pigiama sia gli slip. Mi viene paura di essermela fatta addosso. Mi era sembrata strana la storia che non volevo mi toccasse. Sono andato alla ricerca di aloni, ma non ne ho trovati.
Senza slip mi accorgo che mi tocco pochissimo. Per compensare questo gli occhi stanno lavorando moltissimo. Quando è così diventa molto faticoso leggere e scrivere, devo smettere.
La ringrazio per la sua pazienza. Credo che scriverò sicuramente altri post.
La signora delle pulizie è arrivata. Sono stato con lei qui fino alle nove, non sono rimasto solo.
Per completare il materiale da consegnare al mio medico credo sia importante anche aggiungere quello che è successo ieri sera.
A cena avevo i tic di nuovo abbastanza forti e soprattutto mi toccavo parecchio.
Mia moglie per un po' ha lasciato correre poi è partita all'attacco. Mi ha detto che sono un fallito, che me ne sto lì a toccarmi e non faccio niente, che chiunque con un po' di amor proprio avrebbe tentato di tutto prima di rassegnarsi ad accettare un tic così, ma io no, me lo sono tenuto e basta.
Le sue parole, ovviamente mi hanno solo fatto peggiorare.
Ho cominciato ad avere anche nausea e una sensazione di vertigini. Ho provato ad andare verso il divano, perché ero sicuro che non avrei raggiunto il letto.
Sul divano ho avuto un attacco di convulsioni. Mi era già successo qualche volta. Mia moglie mi ha detto che sarà durato 2 minuti. Lei ha portato via mio figlio che non si è accorto di nulla.
Avevo scosse muscolari alle gambe, la nausea e un fastidio allo stomaco, un formicolio alle mani e tanta tanta paura.
Mia moglie ha telefonato il mio medico che le ha detto che sto passando un periodo molto difficile e che lei deve cercare di non mettermi pressioni perché non sono in grado di reggere in questo momento.
Le ha detto che era meglio chiamare una ambulanza solo nel caso avessi perso conoscenza.
Quando è passato non me la sono più sentita di alzarmi e ho trascorso la notte sul divano.
Questa mattina mi sono svegliato senza slip e senza pigiama. Mia moglie mi ha detto che mi aveva tolto i vestiti che avevo per mettermi in pigiama, ma mi ha detto che non l'ho lasciata fare. Non volevo essere toccato da lei. Io non mi ricordo.
Questa mattina mi sembra di stare un po' meglio, ma sono solo in casa fino alle nove, quando arriva la signora delle pulizie e non mi piace.
Non sono abituato a girare nudo per casa e lo specchio mi ha crudelmente mostrato le mie misure imbarazzanti.
Mia moglie ha disteso sia il pigiama sia gli slip. Mi viene paura di essermela fatta addosso. Mi era sembrata strana la storia che non volevo mi toccasse. Sono andato alla ricerca di aloni, ma non ne ho trovati.
Senza slip mi accorgo che mi tocco pochissimo. Per compensare questo gli occhi stanno lavorando moltissimo. Quando è così diventa molto faticoso leggere e scrivere, devo smettere.
La ringrazio per la sua pazienza. Credo che scriverò sicuramente altri post.
La signora delle pulizie è arrivata. Sono stato con lei qui fino alle nove, non sono rimasto solo.
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 22.9k visite dal 03/02/2019.
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