Ipocondria, patofobia, ansia, paura di morire improvvisamente
Buongiorno dottori, vorrei esporvi la mia situazione, che mi tormenta da 4 mesi.
Ad ottobre 2018 ebbi un violento attacco di panico con tremori, dolore al petto, capogiri e sensazione di morte imminente. Da qui è iniziato il mio incubo. Oltre a manifestare altri attacchi di panico, sono diventato molto ipocondriaco.
Ogni giorno accuso vertigini (mi sento girare), sbandamenti, sensazione di cadere o svenire mentre cammino senza che succeda mai, dolore al petto, localizzabile vicino lo sterno, che talvolta si estende a braccio e mascella.
In questi mesi ho fatto esami del sangue, urine, ECG a riposo, ecocardiogramma e 3 visite con auscultazione del cuore e dei polmoni, uscite tutte nella norma.
Si è instaurata in me una paura rivolta soprattutto alle malattie che riguardano l'apparato cardiocircolatorio (infarti, aneurismi, arresto cardiaco improvviso...) che non mi fa vivere, o meglio, mi fa vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, perchè ho la convinzione che mi debba venire, ad esempio, un arresto cardiaco da un momento all'altro.
Sono stato da 4 medici che mi hanno detto che è un problema psicologico, ma io ne dubito perchè provo dei sintomi reali, come può la mia mente generare questi sintomi sopraelencati.
Anche se i medici mi tranquillizzano, ad esempio, se leggo di una malattia (mi concentro soprattutto su quelle cardiovascolari) mi convinco di averla e mi regolo di conseguenza, vivendo la mia vita come se fossi un malato che aspetta solo la morte, inoltre questi sintomi reali non fano che peggiorare la situazione, perchè mi convinco ogni giorno di più di avere qualcosa di organico. Ultimamente sto avvertendo anche molte exstrasistole. Passo la maggior parte del giorno a misurarmi i battiti, andando nel panico se avverto un aumento o una diminuzione di questi.
Vi vorrei domandare se è vero che i sintomi che avverto sono psicogeni?
Soffro di qualche disturbo d'ansia?
Ad ottobre 2018 ebbi un violento attacco di panico con tremori, dolore al petto, capogiri e sensazione di morte imminente. Da qui è iniziato il mio incubo. Oltre a manifestare altri attacchi di panico, sono diventato molto ipocondriaco.
Ogni giorno accuso vertigini (mi sento girare), sbandamenti, sensazione di cadere o svenire mentre cammino senza che succeda mai, dolore al petto, localizzabile vicino lo sterno, che talvolta si estende a braccio e mascella.
In questi mesi ho fatto esami del sangue, urine, ECG a riposo, ecocardiogramma e 3 visite con auscultazione del cuore e dei polmoni, uscite tutte nella norma.
Si è instaurata in me una paura rivolta soprattutto alle malattie che riguardano l'apparato cardiocircolatorio (infarti, aneurismi, arresto cardiaco improvviso...) che non mi fa vivere, o meglio, mi fa vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, perchè ho la convinzione che mi debba venire, ad esempio, un arresto cardiaco da un momento all'altro.
Sono stato da 4 medici che mi hanno detto che è un problema psicologico, ma io ne dubito perchè provo dei sintomi reali, come può la mia mente generare questi sintomi sopraelencati.
Anche se i medici mi tranquillizzano, ad esempio, se leggo di una malattia (mi concentro soprattutto su quelle cardiovascolari) mi convinco di averla e mi regolo di conseguenza, vivendo la mia vita come se fossi un malato che aspetta solo la morte, inoltre questi sintomi reali non fano che peggiorare la situazione, perchè mi convinco ogni giorno di più di avere qualcosa di organico. Ultimamente sto avvertendo anche molte exstrasistole. Passo la maggior parte del giorno a misurarmi i battiti, andando nel panico se avverto un aumento o una diminuzione di questi.
Vi vorrei domandare se è vero che i sintomi che avverto sono psicogeni?
Soffro di qualche disturbo d'ansia?
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Gentile utente,
Visti gli esami medici fatti, è possibile che i sintomi abbiano origine psicogena.
Forti stati di ansia possono somatizzarsi, quindi creare vari disturbi fisici che poi vengono amplificati dallo stato di iperattivazione dato dall'ansia stessa. Anche un sintomo minimo può essere amplificato se l'attenzione si concentra esclusivamente esu di esso. Si crea un circolo vizioso. La invito a leggere qui, per l'ansia e per ipocondria, dove è descritto il meccanismo tipico:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/
https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/
Si ritrova in qualcosa?
Visti gli esami medici fatti, è possibile che i sintomi abbiano origine psicogena.
Forti stati di ansia possono somatizzarsi, quindi creare vari disturbi fisici che poi vengono amplificati dallo stato di iperattivazione dato dall'ansia stessa. Anche un sintomo minimo può essere amplificato se l'attenzione si concentra esclusivamente esu di esso. Si crea un circolo vizioso. La invito a leggere qui, per l'ansia e per ipocondria, dove è descritto il meccanismo tipico:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/
https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/
Si ritrova in qualcosa?
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 02/02/2019.
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