Un p contrariata perch la mia paura pi grande era che lui non fosse stato costante
Salve, sono una ragazza di 26 anni, studentessa di Giurisprudenza ad un solo esame dalla fine.
Vi scrivo perché nel giro di un mese la mia vita sta completamente sprofondando.
Io e il mio fidanzato stiamo assieme da 7 anni.
In questi 7 anni abbiamo costruito un rapporto solido e con tanti progetti per il futuro.
Ci siamo sempre rispettati e sempre stati l'uno per l'altro.
Lui per me in questi anni è stata la mia certezza, il mio appoggio, in qualsiasi momento della mia vita.
Il nostro rapporto è tutto quello che ho sempre desiderato.
Quest'estate lui ha perso il lavoro e a 29 anni si è messo di nuovo in gioco decidendo di iscriversi all'università.
Inizialmente io ero un pò contrariata perchè la mia paura più grande era che lui non fosse stato costante e che avrebbe perso solo del tempo.
Nonostante ciò, fin dall'inizio prende l'università seriamente e si mette a studiare e a passare tutti gli esami e così io inizio a ricredermi.
E' da dicembre però, che lo vedo freddo e continuo a ripetergli che non mi dedica più del tempo ma lui mi rassicura e mi dice che è soltanto questo periodo in cui lui ha qualche preoccupazione in più.
Io non gli credo e penso che sia solo una giustificazione per allontanarsi da me e così inizio ad avere sempre più dubbi e a non perdere mai l'occasione per dirgli sempre le solite cose.
Quando però le litigate iniziano ad essere sempre più frequenti lui inizia a non darmi più alcuna certezza ma anzi a diventare sempre più assente, come se si fosse rassegnato dall'idea di farmi capire il suo punto di vista.
Durante l'ennesima settimana in cui lui si fa vedere sempre meno, quando ormai era un mese che gli ripetevo che avevo bisogno di qualche attenzione in più, decido di mandargli un messaggio in cui lo "lascio", ma in realtà non avevo alcuna intenzione di lasciarlo e semplicemente vedere la sua reazione.
E' un comportamento che io non ho mai avuto nella mia via ma presa dall'ansia e dai mille dubbi ho fatto la cosa peggiore che potessi fare.
Lui da quel giorno mi ha iniziato a vedere con occhi diversi. Gli ho fatto cadere l'unica certezza che aveva nella sua vita e adesso non so se lui vuole ancora stare con me.
Mi scrive e mi cerca come sempre, ma non mi ritaglia più spazi.
Dopo l'università si dedica al calcio e quando ha del tempo libero preferisce stare a casa a riposarsi, cosa che prima non faceva ma passava ogni momento libero con me.
In questo mese è un continuo litigare perché io ci rimango male ogni volta che vedo che lui ha atteggiamenti completamente diversi da quelli che aveva prima.
Sono sempre io a cercarlo per vederci, lui lo fa rarissime volte.
Io non riesco a capire se lui in questo momento vuole capire se sono ancora la persona che desidera al suo fianco.
Ho passato queste settimane peggiorando solo più la situazione continuando a stargli sempre più addosso e scaricagli addosso tutti i miei dubbi a cui lui non dà risposte.
Vi scrivo perché nel giro di un mese la mia vita sta completamente sprofondando.
Io e il mio fidanzato stiamo assieme da 7 anni.
In questi 7 anni abbiamo costruito un rapporto solido e con tanti progetti per il futuro.
Ci siamo sempre rispettati e sempre stati l'uno per l'altro.
Lui per me in questi anni è stata la mia certezza, il mio appoggio, in qualsiasi momento della mia vita.
Il nostro rapporto è tutto quello che ho sempre desiderato.
Quest'estate lui ha perso il lavoro e a 29 anni si è messo di nuovo in gioco decidendo di iscriversi all'università.
Inizialmente io ero un pò contrariata perchè la mia paura più grande era che lui non fosse stato costante e che avrebbe perso solo del tempo.
Nonostante ciò, fin dall'inizio prende l'università seriamente e si mette a studiare e a passare tutti gli esami e così io inizio a ricredermi.
E' da dicembre però, che lo vedo freddo e continuo a ripetergli che non mi dedica più del tempo ma lui mi rassicura e mi dice che è soltanto questo periodo in cui lui ha qualche preoccupazione in più.
Io non gli credo e penso che sia solo una giustificazione per allontanarsi da me e così inizio ad avere sempre più dubbi e a non perdere mai l'occasione per dirgli sempre le solite cose.
Quando però le litigate iniziano ad essere sempre più frequenti lui inizia a non darmi più alcuna certezza ma anzi a diventare sempre più assente, come se si fosse rassegnato dall'idea di farmi capire il suo punto di vista.
Durante l'ennesima settimana in cui lui si fa vedere sempre meno, quando ormai era un mese che gli ripetevo che avevo bisogno di qualche attenzione in più, decido di mandargli un messaggio in cui lo "lascio", ma in realtà non avevo alcuna intenzione di lasciarlo e semplicemente vedere la sua reazione.
E' un comportamento che io non ho mai avuto nella mia via ma presa dall'ansia e dai mille dubbi ho fatto la cosa peggiore che potessi fare.
Lui da quel giorno mi ha iniziato a vedere con occhi diversi. Gli ho fatto cadere l'unica certezza che aveva nella sua vita e adesso non so se lui vuole ancora stare con me.
Mi scrive e mi cerca come sempre, ma non mi ritaglia più spazi.
Dopo l'università si dedica al calcio e quando ha del tempo libero preferisce stare a casa a riposarsi, cosa che prima non faceva ma passava ogni momento libero con me.
In questo mese è un continuo litigare perché io ci rimango male ogni volta che vedo che lui ha atteggiamenti completamente diversi da quelli che aveva prima.
Sono sempre io a cercarlo per vederci, lui lo fa rarissime volte.
Io non riesco a capire se lui in questo momento vuole capire se sono ancora la persona che desidera al suo fianco.
Ho passato queste settimane peggiorando solo più la situazione continuando a stargli sempre più addosso e scaricagli addosso tutti i miei dubbi a cui lui non dà risposte.
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"Lui per me in questi anni è stata la mia certezza, il mio appoggio, in qualsiasi momento della mia vita.
Il nostro rapporto è tutto quello che ho sempre desiderato. "
Quest'estate lui ha perso il lavoro e a 29 anni si è messo di nuovo in gioco decidendo di iscriversi all'università.
Inizialmente io ero un pò contrariata perchè la mia paura più grande era che lui non fosse stato costante e che avrebbe perso solo del tempo. "
La sfiducia nei suoi confronti nasceva da una tua paura che forse hai confuso con una "previsione" che hai interferito con la possibilità di sostenerlo in un passaggio così delicato.
"E' da dicembre però, che lo vedo freddo e continuo a ripetergli che non mi dedica più del tempo ma lui mi rassicura e mi dice che è soltanto questo periodo in cui lui ha qualche preoccupazione in più. "
Il processo di allontanamento inizia ad essere tangibile ma non viene messo in correlazione a quanto accaduto poco prima, né consente al tuo ragazzo di condividere le sue preoccupazioni, poiché deve difendersi dalle tue accuse, di conseguenza sia la conflittualità sia la distanza tra i partner aumenta.
La rottura della relazione da parte tua è la conferma emblematica della tua sfiducia nei suoi confronti.
Potrebbe essere utile ripercorrere insieme quest'ultimo periodo e condividere tutti gli aspetti dei rispettivi vissuti che finora sono stati taciuti all'altro, altrimenti si rischia di continuare inconsapevolmente ad alimentare le rispettive paure.
Il nostro rapporto è tutto quello che ho sempre desiderato. "
Quest'estate lui ha perso il lavoro e a 29 anni si è messo di nuovo in gioco decidendo di iscriversi all'università.
Inizialmente io ero un pò contrariata perchè la mia paura più grande era che lui non fosse stato costante e che avrebbe perso solo del tempo. "
La sfiducia nei suoi confronti nasceva da una tua paura che forse hai confuso con una "previsione" che hai interferito con la possibilità di sostenerlo in un passaggio così delicato.
"E' da dicembre però, che lo vedo freddo e continuo a ripetergli che non mi dedica più del tempo ma lui mi rassicura e mi dice che è soltanto questo periodo in cui lui ha qualche preoccupazione in più. "
Il processo di allontanamento inizia ad essere tangibile ma non viene messo in correlazione a quanto accaduto poco prima, né consente al tuo ragazzo di condividere le sue preoccupazioni, poiché deve difendersi dalle tue accuse, di conseguenza sia la conflittualità sia la distanza tra i partner aumenta.
La rottura della relazione da parte tua è la conferma emblematica della tua sfiducia nei suoi confronti.
Potrebbe essere utile ripercorrere insieme quest'ultimo periodo e condividere tutti gli aspetti dei rispettivi vissuti che finora sono stati taciuti all'altro, altrimenti si rischia di continuare inconsapevolmente ad alimentare le rispettive paure.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 647 visite dal 01/02/2019.
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