stato d'ansia?
Buonasera, sono un ragazzo si 24 anni la cui vita ultimamente è diventata un incubo.
quando ho trovato il mio primo lavoro nel settembre 2017 ero molto felice, anche se era molto stressante. Io sapevo gestire tutto lo stress che mi procurava quel lavoro ed ho passato un anno bello ma stressante a lavoro. Nel settembre 2018 ho dovuto cambiare ufficio per il mio lavoro e lo stress è aumentato, ma io comunque lo riuscivo a gestire, sino ad ottobre dello stesso anno, quando è iniziato l'incubo.
Dopo un mese e mezzo passato nel nuovo ufficio ho iniziato ad accusare insonnia, non riuscivo più ad addormentarmi, nonostante io non abbia mai preso caffè ne altre bevande eccitanti. Dopo 15 giorni, dove dormivo poco, sono comparse delle fitte dolorose nella parte sx petto, accanto allo sterno. Erano fitte che duravano pochi secondi, ma erano frequenti. Dopo un po di giorni che accusavo queste fitte, mentre mi trovav nel letto, ha iniziato a girarmi la testa, tachicardia, il dolore al petto si è amplificato ed ho iniziato a tremare tutto, tanté che non riuscivo a tenere neanche un bicchiere in mano. Avevo paura di morire. Dopo aver bevuto una tisana e dopo che erano passati 30-40 minuti la crisi passa, lasciandomi un segno indelebile. Divento ipocondriaco al massimo, avendo soprattutto paura della morte improvvisa e degli accidenti cardiovascolari. Dopo altre due crisi di questo genere, una mentre camminavo e l'altra mentre ero in macchina in autostrada, mi feci le analisi del sangue, urine ed ECG, per vedere cosa mi stesse succedendo, ma tutto uscì nella norma. Dopo questi esami mi tranquillizzai e tutti questi sintomi (insonnia, dolori al petto) sparirono per 2-3 settimane, quando mi rivennero di nuovo queste crisi, con la convinzione di stare male e di star per morire e mi ritornò anche l'ipocondria della morte improvvisa nonostante feci l'ECG poco tempo prima. Mi vennero altre crisi d'ansia con vertigini, capogiri, dolori al petto e tachicardia, tante che ad inizio gennaio 2019 decisi di farmi anche l'ecocardiogramma che uscì nella norma, nessuna anomalia. Passo altre due-tre settimane dove queste crisi si attenuano sino a quando leggo la notizia di un ragazzo che è morto improvvisamente e in me si riaccende un forte stato di ipocondria: controllo ogni sintomo su internet, quando cammino mi vengono vertigini e capogiri ed ho la convinzione di cadere a terra da un momento all'altro e morire. Mi sono convinto che io abbia una grave patologia cardiaca nonostante la negatività degli esami e questo mi porta a provare fortissime fitte al petto, per l'appunto.
come è possibile che prima di quella crisi iniziale non ero ipocondriaco e riuscivo a gestire lo stress, invece dopo vado in ansia per ogni cosa e sono diventato ipocondriaco al massimo?
soffro di qualche stato d'ansia?
quando ho trovato il mio primo lavoro nel settembre 2017 ero molto felice, anche se era molto stressante. Io sapevo gestire tutto lo stress che mi procurava quel lavoro ed ho passato un anno bello ma stressante a lavoro. Nel settembre 2018 ho dovuto cambiare ufficio per il mio lavoro e lo stress è aumentato, ma io comunque lo riuscivo a gestire, sino ad ottobre dello stesso anno, quando è iniziato l'incubo.
Dopo un mese e mezzo passato nel nuovo ufficio ho iniziato ad accusare insonnia, non riuscivo più ad addormentarmi, nonostante io non abbia mai preso caffè ne altre bevande eccitanti. Dopo 15 giorni, dove dormivo poco, sono comparse delle fitte dolorose nella parte sx petto, accanto allo sterno. Erano fitte che duravano pochi secondi, ma erano frequenti. Dopo un po di giorni che accusavo queste fitte, mentre mi trovav nel letto, ha iniziato a girarmi la testa, tachicardia, il dolore al petto si è amplificato ed ho iniziato a tremare tutto, tanté che non riuscivo a tenere neanche un bicchiere in mano. Avevo paura di morire. Dopo aver bevuto una tisana e dopo che erano passati 30-40 minuti la crisi passa, lasciandomi un segno indelebile. Divento ipocondriaco al massimo, avendo soprattutto paura della morte improvvisa e degli accidenti cardiovascolari. Dopo altre due crisi di questo genere, una mentre camminavo e l'altra mentre ero in macchina in autostrada, mi feci le analisi del sangue, urine ed ECG, per vedere cosa mi stesse succedendo, ma tutto uscì nella norma. Dopo questi esami mi tranquillizzai e tutti questi sintomi (insonnia, dolori al petto) sparirono per 2-3 settimane, quando mi rivennero di nuovo queste crisi, con la convinzione di stare male e di star per morire e mi ritornò anche l'ipocondria della morte improvvisa nonostante feci l'ECG poco tempo prima. Mi vennero altre crisi d'ansia con vertigini, capogiri, dolori al petto e tachicardia, tante che ad inizio gennaio 2019 decisi di farmi anche l'ecocardiogramma che uscì nella norma, nessuna anomalia. Passo altre due-tre settimane dove queste crisi si attenuano sino a quando leggo la notizia di un ragazzo che è morto improvvisamente e in me si riaccende un forte stato di ipocondria: controllo ogni sintomo su internet, quando cammino mi vengono vertigini e capogiri ed ho la convinzione di cadere a terra da un momento all'altro e morire. Mi sono convinto che io abbia una grave patologia cardiaca nonostante la negatività degli esami e questo mi porta a provare fortissime fitte al petto, per l'appunto.
come è possibile che prima di quella crisi iniziale non ero ipocondriaco e riuscivo a gestire lo stress, invece dopo vado in ansia per ogni cosa e sono diventato ipocondriaco al massimo?
soffro di qualche stato d'ansia?
[#1]
Gentile utente,
nella vita di chiunque accadono degli eventi che hanno un impatto stressogeno elevato. Uno di questi può essere il cambio di lavoro o delle mansioni lavorative. Segue un periodo di adattamento alla nuova realtà che richiede delle capacità di coping, ovvero delle abilità che permettono di gestire lo stress. Queste, a volte, non sono sufficienti per svariati motivi, che si possono sommare tra loro.
Gli eventi sopra descritti prendono il nome di "eventi precipitanti", ovvero che danno inizio al disagio. Con il tempo, come ha potuto notare, si instaurano dei veri e propri circoli viziosi che rendono sempre più resistente al cambiamento il suo comportamento (che, tra l'altro, le causa disagio).
E' possibile che vi sia una componente ansiosa in tutto ciò, ma da questa postazione non possiamo sapere l'entità dei suoi sintomi né il valore che essi hanno per lei. L'ansia può prendere diverse forme. In questo caso penso che sia possibile che lei abbia sviluppato una condizione nota come "ansia da malattia", mista ad episodi di "attacchi di panico". Ovviamente sono solo supposizioni, non conoscendo nel dettaglio la sua situazione.
Il mio consiglio è di consultare in diretta un collega della sua zona o limitrofa, per comprendere meglio ciò che le sta succedendo.
Intanto può leggere qui, se vuole:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/
https://www.psicologobs.it/diagnosi/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-di-manifestano/
Si ritrova in qualcosa?
nella vita di chiunque accadono degli eventi che hanno un impatto stressogeno elevato. Uno di questi può essere il cambio di lavoro o delle mansioni lavorative. Segue un periodo di adattamento alla nuova realtà che richiede delle capacità di coping, ovvero delle abilità che permettono di gestire lo stress. Queste, a volte, non sono sufficienti per svariati motivi, che si possono sommare tra loro.
Gli eventi sopra descritti prendono il nome di "eventi precipitanti", ovvero che danno inizio al disagio. Con il tempo, come ha potuto notare, si instaurano dei veri e propri circoli viziosi che rendono sempre più resistente al cambiamento il suo comportamento (che, tra l'altro, le causa disagio).
E' possibile che vi sia una componente ansiosa in tutto ciò, ma da questa postazione non possiamo sapere l'entità dei suoi sintomi né il valore che essi hanno per lei. L'ansia può prendere diverse forme. In questo caso penso che sia possibile che lei abbia sviluppato una condizione nota come "ansia da malattia", mista ad episodi di "attacchi di panico". Ovviamente sono solo supposizioni, non conoscendo nel dettaglio la sua situazione.
Il mio consiglio è di consultare in diretta un collega della sua zona o limitrofa, per comprendere meglio ciò che le sta succedendo.
Intanto può leggere qui, se vuole:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/
https://www.psicologobs.it/diagnosi/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-di-manifestano/
Si ritrova in qualcosa?
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Utente
Grazie mille dottore, mi ritrovo in molti di questi punti.
Non riesco a capire perchè prima della prima crisi riuscivo a gestire benissimo lo stress ed ora invece no, vado in ansia per ogni piccola cosa ed ogni piccolo sintomo, soprattutto riguardanti l'apparato cardiovascolare o il cuore. La mia più grande paura è la morte improvvisa.
secondo lei quindi può essere uno stato d'ansia?
Non riesco a capire perchè prima della prima crisi riuscivo a gestire benissimo lo stress ed ora invece no, vado in ansia per ogni piccola cosa ed ogni piccolo sintomo, soprattutto riguardanti l'apparato cardiovascolare o il cuore. La mia più grande paura è la morte improvvisa.
secondo lei quindi può essere uno stato d'ansia?
[#3]
E' più verosimilmente ansia da malattia.
L'ansia ha l'effetto di amplificare i minimi sintomi che percepisce, focalizzando la sua attenzione su di essi. Probabilmente uno dei meccanismi che continua ad alimentare con i suoi comportamenti, pensieri ed emozioni è proprio quello relativo alla pericolosità del dolore cardiaco. Ha 21 anni, da quanto riporta è in buona salute. C'è la possibilità che lei abbia un infarto mortale, così come c'è la possibilità che in questo momento crolli il soffitto sopra di me. Ma a quanto ammonta la probabilità? La probabilità è statistica, si calcola in percentuale. Prenda come riferimento le persone sane della sua età che hanno un infarto. Quante sono? Davvero pochissime. C'è motivo di preoccuparsi per un evento che, probabilmente, ha una percentuale che si verifichi pari al 0,00000000001%? Sarebbe come preoccuparsi che un meteorite colpisca la terra, o quasi.
L'ansia ha l'effetto di amplificare i minimi sintomi che percepisce, focalizzando la sua attenzione su di essi. Probabilmente uno dei meccanismi che continua ad alimentare con i suoi comportamenti, pensieri ed emozioni è proprio quello relativo alla pericolosità del dolore cardiaco. Ha 21 anni, da quanto riporta è in buona salute. C'è la possibilità che lei abbia un infarto mortale, così come c'è la possibilità che in questo momento crolli il soffitto sopra di me. Ma a quanto ammonta la probabilità? La probabilità è statistica, si calcola in percentuale. Prenda come riferimento le persone sane della sua età che hanno un infarto. Quante sono? Davvero pochissime. C'è motivo di preoccuparsi per un evento che, probabilmente, ha una percentuale che si verifichi pari al 0,00000000001%? Sarebbe come preoccuparsi che un meteorite colpisca la terra, o quasi.
[#4]
Utente
Anche oggi, mentre ero al cinema ho avvertito dolore al petto, sensazione di asfissia, battito irregolare e sensazione che stesse accadendo qualcosa di tragico. In quel momento mi sono alzato e ho provato una sensazione come se quello che io guardavo attorno a me era irreale, come se non fossi dentro di me. Dopo 20-30 minuti mi sono un pò calmato, ma è successivamente comparsa in una sensazione di vertigine ( come se io girassi) e sensazione di instabilità quando camminavo. questi sintomi sono successivamente diminuiti quando sono tornato a casa.
Cosa potrei fare per fa passare queste crisi?
Cosa potrei fare per fa passare queste crisi?
[#5]
Ritengo che un percorso di psicoterapia potrebbe giovarle. Prima di iniziarlo, è comunque necessario sentire direttamente uno psicologo psicoterapeuta. Solitamente, per gli attacchi di panico o l'ansia da malattia la prognosi è favorevole in tempi anche modesti.
Nel frattempo, provi a seguire questi consigli (che comunque non saranno risolutivi, ma possono portarla sulla buona strada):
https://www.psicologobs.it/consigli-pratici/come-combattere-lansia-in-5-metodi/
Nel frattempo, provi a seguire questi consigli (che comunque non saranno risolutivi, ma possono portarla sulla buona strada):
https://www.psicologobs.it/consigli-pratici/come-combattere-lansia-in-5-metodi/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 30/01/2019.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.