Autostima danneggiata?
Salve, sono un ragazzo di 22 anni. Sto finendo l'università e sto vivendo un periodaccio.
Tutto è iniziato circa un mese fa quando ho iniziato a vivere momenti d'ansia, mi sentivo perso e solo e quando cerco di darmi consigli giusti è peggio, perchè ci ritorno all'infinito senza esiti. Alla fine mi tranquillizzo quando vedo o sto con i miei amici o familiari, ma non è così semplice. Ho iniziato a svegliarmi alle 5 di colpo con la sensazione come se qualcosa non andasse e dovessi fare subito qualcosa e creandomi un senso di mancanza di controllo anche sul sonno che per me è sacro e con un dolore alla nuca, non indifferente.. Sono andato dal medico. Gli ho detto che non dormo la notte e che mi sentivo in ansia e mi ha dato da fare delle analisi dove è uscito tutto regolare e degli ansiolitici leggeri per dormire la notte (domani ci tornerò perchè ho finito le pastiglie e per farle vedere i risultati e vedere cosa fare).
Il tutto coincide con un periodo stressante di studio e con il rincontro di una ragazza, con la quale per un'incomprensione chiudemmo 2 anni fa e io ci rimasi male. Dal primo giorno che ci siamo rivisti l'ho vissuta con tanta ansia, con la paura di sbagliare qualcosa eche finisca tutto di nuovo, con la speranza di avere di più. Si, ci tengo tanto.
Noto che lei passa da momenti di apertura a momenti di totale indifferenza per quello che faccio o propongo e a non volere una cosa definita. Io non so come gestire questa cosa, vorrei allontanarmi ma vorrei anche resistere e vedere come va.
I miei amici mi dicono di lasciarla e altri di insistere. E io non so più che fare. Ho letto articoli sulle relazioni tossiche e le ripercussioni sull'autostima e i sintomi. In parte mi sono riconosciuto all'interno di questa definizione.
La mia domanda è: anche se non me ne accorgo, potrebbe davvero essere che sto dando a lei tanta importanza e tanto potere da farmi star male quando si comporta così?
Da far nascere in me queste inquietudini? Quindi definirla una relazione tossica per me? (da dire che non ho più avuto relazioni durature e serie dopo aver sofferto nel lasciare la mia ex ragazza, qualche anno fa).
Vorrei davvero il parere di un esperto perchè non ce la faccio più. E se devo fare questo per stare meglio, lo faccio.
Grazie mille in anticipo.
Tutto è iniziato circa un mese fa quando ho iniziato a vivere momenti d'ansia, mi sentivo perso e solo e quando cerco di darmi consigli giusti è peggio, perchè ci ritorno all'infinito senza esiti. Alla fine mi tranquillizzo quando vedo o sto con i miei amici o familiari, ma non è così semplice. Ho iniziato a svegliarmi alle 5 di colpo con la sensazione come se qualcosa non andasse e dovessi fare subito qualcosa e creandomi un senso di mancanza di controllo anche sul sonno che per me è sacro e con un dolore alla nuca, non indifferente.. Sono andato dal medico. Gli ho detto che non dormo la notte e che mi sentivo in ansia e mi ha dato da fare delle analisi dove è uscito tutto regolare e degli ansiolitici leggeri per dormire la notte (domani ci tornerò perchè ho finito le pastiglie e per farle vedere i risultati e vedere cosa fare).
Il tutto coincide con un periodo stressante di studio e con il rincontro di una ragazza, con la quale per un'incomprensione chiudemmo 2 anni fa e io ci rimasi male. Dal primo giorno che ci siamo rivisti l'ho vissuta con tanta ansia, con la paura di sbagliare qualcosa eche finisca tutto di nuovo, con la speranza di avere di più. Si, ci tengo tanto.
Noto che lei passa da momenti di apertura a momenti di totale indifferenza per quello che faccio o propongo e a non volere una cosa definita. Io non so come gestire questa cosa, vorrei allontanarmi ma vorrei anche resistere e vedere come va.
I miei amici mi dicono di lasciarla e altri di insistere. E io non so più che fare. Ho letto articoli sulle relazioni tossiche e le ripercussioni sull'autostima e i sintomi. In parte mi sono riconosciuto all'interno di questa definizione.
La mia domanda è: anche se non me ne accorgo, potrebbe davvero essere che sto dando a lei tanta importanza e tanto potere da farmi star male quando si comporta così?
Da far nascere in me queste inquietudini? Quindi definirla una relazione tossica per me? (da dire che non ho più avuto relazioni durature e serie dopo aver sofferto nel lasciare la mia ex ragazza, qualche anno fa).
Vorrei davvero il parere di un esperto perchè non ce la faccio più. E se devo fare questo per stare meglio, lo faccio.
Grazie mille in anticipo.
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>>> I miei amici mi dicono di lasciarla e altri di insistere. E io non so più che fare
>>>
Probabilmente ciò che andrebbe fatto, una parte di te lo sa benissimo. Tant'è vero che ti senti male e inquieto.
Perciò non è tanto che non sai cosa fare, è che sei incapace di decidere ciò che probabilmente andrebbe fatto.
>>> La mia domanda è: anche se non me ne accorgo, potrebbe davvero essere che sto dando a lei tanta importanza e tanto potere da farmi star male quando si comporta così?
>>>
È certamente una possibilità.
Ma personalmente non credo molto nelle "relazioni tossiche". Credo più nel fatto che molte persone non hanno abbastanza amor proprio da allontanarsi da ciò che le fa stare male, illudendosi che sia ciò di cui hanno bisogno.
>>>
Probabilmente ciò che andrebbe fatto, una parte di te lo sa benissimo. Tant'è vero che ti senti male e inquieto.
Perciò non è tanto che non sai cosa fare, è che sei incapace di decidere ciò che probabilmente andrebbe fatto.
>>> La mia domanda è: anche se non me ne accorgo, potrebbe davvero essere che sto dando a lei tanta importanza e tanto potere da farmi star male quando si comporta così?
>>>
È certamente una possibilità.
Ma personalmente non credo molto nelle "relazioni tossiche". Credo più nel fatto che molte persone non hanno abbastanza amor proprio da allontanarsi da ciò che le fa stare male, illudendosi che sia ciò di cui hanno bisogno.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta. Se posso le chiederei dei chiarimenti al riguardo perchè sono molto confuso.
Cosa è allora l'amor proprio? Amare sè stessi, apprezzare ciò che si ha e si vive senza cercare nulla più all'esterno?
Perchè io ritengo naturale il cercare la propria felicità all'esterno, anche con una ragazza o sbaglio? E quindi è normale star male quando la cosa va male o sbaglio?
Glielo chiedo perchè su internet si legge di tutto e di più.
Cosa è allora l'amor proprio? Amare sè stessi, apprezzare ciò che si ha e si vive senza cercare nulla più all'esterno?
Perchè io ritengo naturale il cercare la propria felicità all'esterno, anche con una ragazza o sbaglio? E quindi è normale star male quando la cosa va male o sbaglio?
Glielo chiedo perchè su internet si legge di tutto e di più.
[#3]
Ovviamente cercare la felicità nello stare insieme a un'altra persona è normale.
Quello che NON è normale è non riuscire a lasciar andare, dopo due anni, una storia finita male e soffrire di attacchi di ansia.
L'amor proprio è riuscire a dire "basta" a situazioni come queste, imponendosi di andare avanti.
Altrimenti vuol dire che teniamo all'altro più di quanto teniamo a noi stessi. E questo NON è normale.
Adesso è più chiaro?
Quello che NON è normale è non riuscire a lasciar andare, dopo due anni, una storia finita male e soffrire di attacchi di ansia.
L'amor proprio è riuscire a dire "basta" a situazioni come queste, imponendosi di andare avanti.
Altrimenti vuol dire che teniamo all'altro più di quanto teniamo a noi stessi. E questo NON è normale.
Adesso è più chiaro?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 839 visite dal 29/01/2019.
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