Alcol
Salve,
mi sto frequentando da quasi un anno con un ragazzo poco più grande di me. Lui studia filosofia, è molto intelligente, creativo, educato,sincero. Il suo problema (che a tratti mi destabilizza) è che si è posto tre giorni fissi (sempre gli stessi,venerdi, sabato e domenica) per bere. Durante la settimana non tocca alcool. Lui dice di usare l alcool come qualcosa che gli permette di provare sentimenti che da sobrio non prova. Spesso dice di sentirsi vuoto, di avere troppi pensieri, di porsi troppe domande . Più volte ho tentato di parlare con lui ,spiegandogli che bene o male non si può esser sempre felici e l alcool non gli dà nulla in più se non una falsa convinzione.Lui mi risponde che questo è un mio punto di vista,ma lui si sente spesso apatico e senza emozioni,l alcool lo "eleva" in una situazione mentale superiore a quella che ha di solito. Mi chiedo,come potrei fargli capire che il "sentirsi vuoto" è qualcosa che l alcool non può migliorare? Quando può diventare un problema questa cosa? A me infastidisce abbastanza,più che altro perché so che così vive male.
Specifico, in quei tre giorni, lui beve fisso 1.5L di vino bianco.
Grazie mille per la risposta.
mi sto frequentando da quasi un anno con un ragazzo poco più grande di me. Lui studia filosofia, è molto intelligente, creativo, educato,sincero. Il suo problema (che a tratti mi destabilizza) è che si è posto tre giorni fissi (sempre gli stessi,venerdi, sabato e domenica) per bere. Durante la settimana non tocca alcool. Lui dice di usare l alcool come qualcosa che gli permette di provare sentimenti che da sobrio non prova. Spesso dice di sentirsi vuoto, di avere troppi pensieri, di porsi troppe domande . Più volte ho tentato di parlare con lui ,spiegandogli che bene o male non si può esser sempre felici e l alcool non gli dà nulla in più se non una falsa convinzione.Lui mi risponde che questo è un mio punto di vista,ma lui si sente spesso apatico e senza emozioni,l alcool lo "eleva" in una situazione mentale superiore a quella che ha di solito. Mi chiedo,come potrei fargli capire che il "sentirsi vuoto" è qualcosa che l alcool non può migliorare? Quando può diventare un problema questa cosa? A me infastidisce abbastanza,più che altro perché so che così vive male.
Specifico, in quei tre giorni, lui beve fisso 1.5L di vino bianco.
Grazie mille per la risposta.
[#1]
Gentile utente,
l'assunzione di sostanze (alcol, cannabis, ecc.,) è una scelta che raramente si fa distogliere da ragionamenti altrui,
tanto più quando diventa una dipendenza.
Non possiamo sapere se il Suo ragazzo è dipendente dall'alcol
oppure l'uso che ne fa è tuttora controllato.
Senza una diagnosi di persona è difficile rispondere alle Sue domande
senza cadere nel moralismo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
l'assunzione di sostanze (alcol, cannabis, ecc.,) è una scelta che raramente si fa distogliere da ragionamenti altrui,
tanto più quando diventa una dipendenza.
Non possiamo sapere se il Suo ragazzo è dipendente dall'alcol
oppure l'uso che ne fa è tuttora controllato.
Senza una diagnosi di persona è difficile rispondere alle Sue domande
senza cadere nel moralismo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta immediata.
Più che altro sento di ricadere nel moralismo,che ovviamente da parte sua è mal visto. È una situazione che mi fa stare abbastanza male e parlandone con lui non ottengo alcun tipo di risultato,se non le solite frasi. Come dovrei agire in una situazione simile e di fronte a simili giustificazioni da parte sua?
Più che altro sento di ricadere nel moralismo,che ovviamente da parte sua è mal visto. È una situazione che mi fa stare abbastanza male e parlandone con lui non ottengo alcun tipo di risultato,se non le solite frasi. Come dovrei agire in una situazione simile e di fronte a simili giustificazioni da parte sua?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 828 visite dal 27/01/2019.
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