Amore
Buongiorno gentile dottore, perchè quasi tutti ti guardano male se non sei sposato? Io ho 37 anni e per motivi di lavoro precario e varie vicissitudini non sono sposato. Poi perchè bisogna avere per forza una donna ? Certo le donne mi piacciono per l'aspetto, per le loro doti di dolcezza,gentilezza. In due la vita è più facile, ci va una persona che ti dia affetto, che ti voglia bene.. Oltre a naturalmente per il sesso. Ma i lati negativi ci sono sempre: le donne di solito sono gran rompiscatole ,comandano, limitano pesantemente la libertà. Si parla tanto di amore, ma se era vero amore, come mai poi finisce malissimo? In femminicidio, brutti divorzi, battagli legali, vendette. Ho letto vari libri e siti web in merito all'amore e mi son sempre chiesto cosa lo faccia scattare? Chimica, odori? Carisma,simpatia,aspetto,soldi? Molti uomini sono orrendi ma stanno con donne bellissime? Sarà per i soldi o per la loro simpatia. Altri sono belli ma poveri e stanno con belle donne. Altri ancora vengono scelti per la loro sicurezza, o per il loro carattere. Alcune si sposano solo per convenienza economica, molte accettano pesanti compromessi. Ormai le donne si sono emancipate molto, sono diventate molto più sicure degli uomini ,anche più maschiacci, hanno spesso lavori più remunerativi degli uomini, fumano e bevono anche più degli uomini,alcune son diventate molto trasgressive. Guidano a volte con maggiore sicurezza degli uomini. Possono dunque scegliersi l'esemplare migliore in termini di bellezza, ricchezza,simpatia. E vogliono anche un uomo che le sappia far ridere. Se saranno troppo esigenti, a 40 anni saranno ancora senza figli. Ma cosa fa diventare un tiepido affetto un'innamoramento? Le donne troppo intelligenti e sicure spaventano l'uomo. Alcune donne si separano per motivi veramente futili, altre non si separano neanche se hanno gravi motivi per farlo. Io non so se mi conviene alla mia età avendo continuamente lavori precari ,pur avendo da parte parecchi soldi, impegnarmi in relazioni più o meno serie? Spendendo soldi, che passano in secondo piano,ma soprattutto se conviene sottoporre a sollecitazioni sentimentali il mio cuore.Io ho avuto solo una relazioni di un'anno fino ad adesso per vari motivi, essenzialmente economici ,poi perchè ero molto ma molto selettivo.Potrei frequentare mille attività: corsi vari, ballo, volontariato ma se non è l'uomo ad approcciarsi niente nasce. In fondo tutti gli uomini approcciano le donne che sono libere e che pensano di poter loro piacere in base alle loro caratteristiche.Avevo pensato di iscrivermi a un corso di teatro per diventare più estroverso. Si dice che le approcciare le donne in luoghi in cui si aspettano di essere approcciati non funziona e che occorra farlo in luoghi casuali. grazie saluti
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Gentile utente,
proverò ad offrirle qualche semplice spunto di riflessione.
È vero, molte persone sono convinte che il rapporto di coppia (ed il matrimonio nello specifico) sia un importante obiettivo di vita, in quanto segno di completa realizzazione personale. Tale tesi presenta una parziale fonte di verità: sappiamo ad esempio che, indipendentemente dal genere, l'essere impegnati in un rapporto stabile ha dei vantaggi per quanto concerne la propria stabilità psico-emotiva, al punto da essere considerato un fattore protettivo per gran parte delle difficoltà psicologiche. Non si conoscono i motivi alla base della correlazione riscontrata in molti studi tra il benessere e l'essere sposati/fidanzati, ma si presume sia associata all'effetto che il rapporto offre nel regolare il proprio livello di stress e soddisfare un bisogno supposto universale di accudimento e protezione.
Naturalmente, non sempre essere impiegati in un rapporto si associa ad una reale condizione di benessere psicologico ed emotivo. Vari sono i casi in cui la persistenza del rapporto di coppia esprime parte di un problema più generale della persona. Ne sono un esempio, le difficoltà che presentano persone che subiscono continui abusi fisici o psicologici dal proprio partner e che nutrono una grande difficoltà ad interrompere la relazione per timore del senso di solitudine, di abbandono o di inadeguatezza nell'affrontare in modo autonomo la propria vita.
Questo ci porta quindi a ritenere il rapporto di coppia come un fattore protettivo a patto che siano presenti determinate condizioni, e ne siano invece escluse altre. La difficoltà che si incontra nell'identificare tali condizioni, tuttavia, non consente di stabilire con precisione quali siano realmente queste condizioni, orientandoci piuttosto ad operare valutazioni caso-specifiche. In sostanza, per alcuni l'essere impegnati in un rapporto può effettivamente rappresentare un fattore protettivo, per altri non aggiunge alcun vantaggio, per altri ancora può rappresentare nel breve o lungo termine un fattore di rischio, il tutto in relazione a fattori quali la storia di vita personale, la personalità, i valori personali, lo stato psicologico, etc.
Un altro aspetto che potrebbe essere utile riconoscere è l'importanza che la famiglia riveste all'interno della cultura italiana. Questa infatti esprime nel nostro paese un valore culturalmente tramandato di generazione in generazione, che orienta la vita individuale in modi non sempre consapevoli. Non stupisce dunque se molte delle persone che possiamo incontrare portino avanti questa comune ideologia del rapporto di coppia come fondamentale per il proprio benessere.
Nel complesso, potremmo quindi concludere affermando che il bisogno di affettività ed intimità, laddove fosse anche presente in tutte le persone, assolve una funzione indispensabile nelle prime fasi di vita, ma diventa di importanza via via secondaria con la crescita, al punto da poter essere considerato un bisogno fondamentale solo in casi specifici, che coinvolgono fattori psicologici personali (es., stato psico-emotivo), fattori biologico-genetici (es., temperamento) e fattori ambientali (es., cultura di appartenenza).
Non so se anche lei aspiri a costruire un rapporto stabile così come spesso le suggeriscono le persone che ha incontrato. Nel caso in cui per lei fosse importante, ci si potrebbe interrogare circa quale atteggiamento sia più utile assumere per conoscere una persona dell'altro sesso che condivida con noi una determinata idea di rapporto amoroso (es., un rapporto non basato solo su fattori economici, sessuali, etc.); tutti aspetti di cui potrebbe discutere con un professionista della salute mentale.
proverò ad offrirle qualche semplice spunto di riflessione.
È vero, molte persone sono convinte che il rapporto di coppia (ed il matrimonio nello specifico) sia un importante obiettivo di vita, in quanto segno di completa realizzazione personale. Tale tesi presenta una parziale fonte di verità: sappiamo ad esempio che, indipendentemente dal genere, l'essere impegnati in un rapporto stabile ha dei vantaggi per quanto concerne la propria stabilità psico-emotiva, al punto da essere considerato un fattore protettivo per gran parte delle difficoltà psicologiche. Non si conoscono i motivi alla base della correlazione riscontrata in molti studi tra il benessere e l'essere sposati/fidanzati, ma si presume sia associata all'effetto che il rapporto offre nel regolare il proprio livello di stress e soddisfare un bisogno supposto universale di accudimento e protezione.
Naturalmente, non sempre essere impiegati in un rapporto si associa ad una reale condizione di benessere psicologico ed emotivo. Vari sono i casi in cui la persistenza del rapporto di coppia esprime parte di un problema più generale della persona. Ne sono un esempio, le difficoltà che presentano persone che subiscono continui abusi fisici o psicologici dal proprio partner e che nutrono una grande difficoltà ad interrompere la relazione per timore del senso di solitudine, di abbandono o di inadeguatezza nell'affrontare in modo autonomo la propria vita.
Questo ci porta quindi a ritenere il rapporto di coppia come un fattore protettivo a patto che siano presenti determinate condizioni, e ne siano invece escluse altre. La difficoltà che si incontra nell'identificare tali condizioni, tuttavia, non consente di stabilire con precisione quali siano realmente queste condizioni, orientandoci piuttosto ad operare valutazioni caso-specifiche. In sostanza, per alcuni l'essere impegnati in un rapporto può effettivamente rappresentare un fattore protettivo, per altri non aggiunge alcun vantaggio, per altri ancora può rappresentare nel breve o lungo termine un fattore di rischio, il tutto in relazione a fattori quali la storia di vita personale, la personalità, i valori personali, lo stato psicologico, etc.
Un altro aspetto che potrebbe essere utile riconoscere è l'importanza che la famiglia riveste all'interno della cultura italiana. Questa infatti esprime nel nostro paese un valore culturalmente tramandato di generazione in generazione, che orienta la vita individuale in modi non sempre consapevoli. Non stupisce dunque se molte delle persone che possiamo incontrare portino avanti questa comune ideologia del rapporto di coppia come fondamentale per il proprio benessere.
Nel complesso, potremmo quindi concludere affermando che il bisogno di affettività ed intimità, laddove fosse anche presente in tutte le persone, assolve una funzione indispensabile nelle prime fasi di vita, ma diventa di importanza via via secondaria con la crescita, al punto da poter essere considerato un bisogno fondamentale solo in casi specifici, che coinvolgono fattori psicologici personali (es., stato psico-emotivo), fattori biologico-genetici (es., temperamento) e fattori ambientali (es., cultura di appartenenza).
Non so se anche lei aspiri a costruire un rapporto stabile così come spesso le suggeriscono le persone che ha incontrato. Nel caso in cui per lei fosse importante, ci si potrebbe interrogare circa quale atteggiamento sia più utile assumere per conoscere una persona dell'altro sesso che condivida con noi una determinata idea di rapporto amoroso (es., un rapporto non basato solo su fattori economici, sessuali, etc.); tutti aspetti di cui potrebbe discutere con un professionista della salute mentale.
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
[#2]
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Utente
Buongiorno gentile dottore, grazie per la risposta circostanziata.
Per avere stabilità sentimentale occorre stabilità lavorativa che non possiedo.
Ausipico ad avere una stabilità sentimentale.
Quali atteggiamenti sono più utili da assumere per conoscere una persona dell'altro sesso che condivida con noi una determinata idea di rapporto amoroso?
grazie
saluti
buona giornata
Per avere stabilità sentimentale occorre stabilità lavorativa che non possiedo.
Ausipico ad avere una stabilità sentimentale.
Quali atteggiamenti sono più utili da assumere per conoscere una persona dell'altro sesso che condivida con noi una determinata idea di rapporto amoroso?
grazie
saluti
buona giornata
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C'è chi afferma che l'amore sia amicizia più sesso.
Che l'amore per gli uomini ,non esiste perchè siamo tutti o sognatori o venditori di sogni, il mondo si basa sulle menzogne,tutti ingannano ma bisogna ingannare a fin di bene: deve essere l'uomo ad alimentare l'amore alle donne.
Siamo tutti prostitute, chi più, chi meno, c'è chi lo sa e chi fa finta di non capire. Chi è più prostituta degli altri va avanti.
Che la seduzione sia una strana guerra dove per vincere bisogna perdere le battaglie iniziali.
Che l'amore per gli uomini ,non esiste perchè siamo tutti o sognatori o venditori di sogni, il mondo si basa sulle menzogne,tutti ingannano ma bisogna ingannare a fin di bene: deve essere l'uomo ad alimentare l'amore alle donne.
Siamo tutti prostitute, chi più, chi meno, c'è chi lo sa e chi fa finta di non capire. Chi è più prostituta degli altri va avanti.
Che la seduzione sia una strana guerra dove per vincere bisogna perdere le battaglie iniziali.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 26/01/2019.
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