Sindrome ansiosa

Salve a tutti mi chiamo Thomas e ho 22 anni.
Spiego tutto dall’inizio, 3 anni fa nel 2015 ho sofferto, in seguito ad un virus intestinale, di colon irritabile per diversi mesi quasi 1 anno.
Avevo diversi sintomi e con questi una certa ansia e forse depressione, penso giustamente dato che non vedevo miglioramenti significativi. Poi a poco a poco le cose migliorarono e tornai alla vita normale.
Adesso da 1 anno ho trovato un lavoro che mi piace e la mia vita era piuttosto serena.
Andiamo al dunque.. sto vivendo un periodo di forte ansia, i miei sintomi sono: nodo persistente alla gola che mi passa solo quando riesco a distrarmi quando mangio o dormo, ho avuto diversi attacchi di panico (4,5) in questi ultimi 2 mesi sempre come conseguenza di questo nodo in gola che non riuscivo a capire, facilità al pianto, e meno frequentemente difficoltà digestive e mal di testa.
Tutto è iniziato verso fine novembre in seguito al vomito durante una festa alla quale non volevo andare. Ripensandoci in questo periodo ho però collegato l’inizio di tutto a quando qualche giorno prima di questa festa avevo fumato della marjuana per la prima volta. So che è una cosa che non va fatta ma ormai è successa e ho paura che tutto sia partito da questo episodio, che questo effetto mi abbia fatto riscoprire questi sintomi ansiosi che avevo comunque già dentro di me penso.
Preoccupato per questo stato sono stato sia dal dottore che da un neurologo, il quale mi ha fatto fare 4 sedute da una psicologa e mi ha dato degli integratori naturali per l’umore e per il sonno.
Arrivato a questo punto non so che fare, la situazione è un po’ altalenante con alti e bassi ma ogni volta che devo fare qualcosa che mi implichi di uscire da casa o vedere altra gente ecco che mi sale l’ansia, mi si stringe la gola e delle volte mi tremano le gambe arrivando in casi estremi ad avere dei conati di vomito (attacchi di panico secondo me). Anche cose che prima facevo volentieri come andare in palestra o uscire con i miei amici o la mia fidanzata. Purtroppo ho il brutto vizio di cercare tutto su internet e ho letto cose piuttosto demoralizzanti..
cosa sarebbe meglio fare?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

bene che abbia già fatto gli esami medici del caso, per escludere una patologia organica, come sembra che sia stato fatto.
A questo punto, si può ipotizzare un'origine psicologica del problema.
Come vede, è piuttosto complesso mettere insieme le cause e collegare tra loro i sintomi al fine di dare una spiegazione a ciò che succede.

Il consiglio spassionato che le do è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che possa fare una concettualizzazione del caso per valutare l'opportunità di mettere in atto un percorso terapeutico.
Senza sapere il valore, il significato che hanno per lei i sintomi, è difficile trovare una soluzione.

Per farle capire, mi sbilancerò con alcuni elementi diagnostici.
L'ansia è una condizione che, se permane in modo cronico, può dare origine a diversi sintomi fisici. Inoltre, la sensazione di nodo in gola è abbastanza tipica.
Gli attacchi di panico si verificano molto rapidamente, e allo stesso modo scompaiono. I sintomi che ci riporta non sembrerebbero soddisfare pienamente i criteri per una diagnosi di questo tipo, ma solo attraverso un colloquio clinico è possibile fare una valutazione di questo tipo.

Ci parla di crisi di pianto, e questo potrebbe far pensare ad un episodio depressivo maggiore ansioso, ma anche qui, non abbiamo elementi sufficienti per capire.

Sostiene che alcuni sintomi sono comparsi durante una festa, altri in situazioni che comportano l'uscire di casa. Cosa vede di simile in queste situazioni? Le persone, il timore del giudizio, l'ansia sociale...tutte questi elementi potrebbero avere un significato nel suo disagio, sarebbero da approfondire.

Infine, il vizio di cercare sintomi su internet è abbastanza frequente nella cosidetta "ansia da malattia". Anche in questo caso, si potrebbe approfondire.

Spero di averle fatto capire la complessità della situazione. Mi sembra opportuno far verificare di persona al professionista che le ho gia indicato.

Se vuole, intanto può approfondire questi disagi leggendo qua:

Ansia: https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/

Ansia da malattia: https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/

Attacchi di panico: https://www.psicologobs.it/diagnosi/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-di-manifestano/

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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Utente
Utente
Salve dottore e grazie per la risposta.
Gli esami medici da me svolti sono le analisi del sangue(comprese quelle per la tiroide) e la visita dal neurologo.
Quando sono stato da un suo collega psicologo per 4 sedute mi ha detto che ho una sindrome ansioso-depressiva ma sia lei sia il neurologo erano d’accordo sul fatto di non utilizzare farmaci più potenti data la mia età.

Tutto è iniziato con quell’episodio del fumo e della festa ma io credo che il tutto fosse accumulato dentro di me già da prima.
Il mio problema principale è questo nodo in gola persistente, e più ci penso più questo sembra stringersi portandomi alcune volte ad avere conati di vomito.
Questa penso sia stata la cosa peggiore perche quelle volte che mi è successo è stato mentre ero fuori con altri amici, o prima di mangiare a casa e adesso proprio quando devo fare queste cose ovvero uscire di casa o mangiare fuori con altri che mi prende più forte questa sensazione.

Non credo sia giusto ritornare da una psicologa dato che ho già raccontato tutta la mia storia, ho capito anche qualcosa di me che prima non avevo tenuto in considerazione e imparato alcune tecniche di respirazione ma non ho risolto il problema.
Adesso sto prendendo Neoxerogen prima di colazione e cena e Quetidia prima di dormire. Inoltre ho iniziato da 15 giorni una cura omeopatica con Ignatia Amara e devo dire che non sento più questo nodo alla gola tutto il giorno, in alcuni periodi lo sento meno quasi niente in altri ritorna.
Certo ci sono volte in cui mi abbatto un po’, in cui penso che non posso più fare le cose che mi piacciono, che facevo prima e che questa cosa non riuscirà a passarmi e sinceramente non so come comportarmi.
Altre volte sono più positivo, e penso che il rimedio giusto sia dentro di me, con tanta forza di volontà.

Ma forse non posso fare tutto da solo, e con il passare del tempo mi sto solo abituando di più a questa situazione?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Penso che il percorso corretto sarebbe quello di affrontare il problema con l'aiuto di uno psicologo, che sia anche psicoterapeuta questa volta. "Raccontare la storia" e "capire qualcosa di se stessi" non è l'obiettivo principale di un percorso psicoterapeutico, che invece si pone degli obiettivi ben determinati e volti al superamento del disagio.
I rimedi omeopatici non servono se non per fare un blando effetto placebo.

Sono d'accordo, il rimedio giusto è dentro di lei. Un percorso psicoterapeutico potrà darle gli strumenti e il supporto per far emergere le sue risorse per risolvere la situazione.
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Utente
Utente
Salve dottore,

Valuterò bene il suo consiglio, ma intanto volevo chiederle se fosse il caso di fare qualche altra visita?
Tipo una visita otorinolaringoiatria o per qualche intolleranza alimentare?

P.S. Già da qualche giorno sto evitando di mangiare latticini in quanto mi causavano qualche problema intestinale
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Non so darle una risposta perché non sono un medico. Chieda al suo medico di base. Attenzione a non alimentare il circolo vizioso dell'ansia da malattia, spiegato nell'articolo.