Quanto dura una Terapia
buongiorno,
ho posto una domanda un po' vaga e sicuramente difficile da chiarire.
Al momento sto seguendo una psicoterapia da circa 2 anni per alcune difficoltà che ho nelle relazioni personali, autostima, emozioni.
Spesso però leggo che le psicoterapie mirate, durano qualche mese, massimo un anno.
Personalmente non mi trovo male con la mia terapista, però questo tema della durata mi mette un dubbio.
e se ci fossero approcci più pratici, più impattanti specialmente con il mio caso?
ho posto una domanda un po' vaga e sicuramente difficile da chiarire.
Al momento sto seguendo una psicoterapia da circa 2 anni per alcune difficoltà che ho nelle relazioni personali, autostima, emozioni.
Spesso però leggo che le psicoterapie mirate, durano qualche mese, massimo un anno.
Personalmente non mi trovo male con la mia terapista, però questo tema della durata mi mette un dubbio.
e se ci fossero approcci più pratici, più impattanti specialmente con il mio caso?
[#1]
Le terapie brevi come la strategica durano in media una decina di sedute.
Per le cognitivo-comportamentali la media è intorno alle 20 sedute, ma sono considerate sempre terapie brevi.
Le terapie psicodinamiche possono essere brevi oppure più tradizionali, in quest'ultimo caso possono durare molto di più.
Per le cognitivo-comportamentali la media è intorno alle 20 sedute, ma sono considerate sempre terapie brevi.
Le terapie psicodinamiche possono essere brevi oppure più tradizionali, in quest'ultimo caso possono durare molto di più.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Rispondo con un certo ritardo
Noto ancora che la terapia attuale affronta e sviscera diverse tematiche, mai affrontate in maniera così diretta.
Tuttavia non vedo miglioramenti netti e progressivi, e parlare con il terapeuta aumenta non li risolve, anche se li porta a galla
Di chi è la "colpa"?
Del terapeuta?
Della mia rigidezza?
Dei problemi stessi, non facili da risolvere?
Noto ancora che la terapia attuale affronta e sviscera diverse tematiche, mai affrontate in maniera così diretta.
Tuttavia non vedo miglioramenti netti e progressivi, e parlare con il terapeuta aumenta non li risolve, anche se li porta a galla
Di chi è la "colpa"?
Del terapeuta?
Della mia rigidezza?
Dei problemi stessi, non facili da risolvere?
[#3]
"Tuttavia non vedo miglioramenti netti e progressivi, e parlare con il terapeuta aumenta non li risolve, anche se li porta a galla"
Gentile Utente,
già in questa dichiarazione trova le risposte; una psicoterapia che non mostra al paziente miglioramenti in tempi ragionevolmente stretti non è efficace, ma non possiamo neppure parlare di efficienza della terapia.
Portare a galla delle problematiche e anche delle cause di un problema non significa risolverlo automaticamente.
Anzi, ci sono situazioni nelle quali è tecnicamente sbagliato portare a galla questioni non necessarie alla terapia.
Inoltre, la psicoterapia non dovrebbe mai aumentare i problemi che il pz. già si trova a dover fronteggiare.
Ma facciamo un passo indietro.
Quali sono gli obiettivi terapeutici fissati?
Qualcuno di questi è stato ad oggi raggiunto?
Gentile Utente,
già in questa dichiarazione trova le risposte; una psicoterapia che non mostra al paziente miglioramenti in tempi ragionevolmente stretti non è efficace, ma non possiamo neppure parlare di efficienza della terapia.
Portare a galla delle problematiche e anche delle cause di un problema non significa risolverlo automaticamente.
Anzi, ci sono situazioni nelle quali è tecnicamente sbagliato portare a galla questioni non necessarie alla terapia.
Inoltre, la psicoterapia non dovrebbe mai aumentare i problemi che il pz. già si trova a dover fronteggiare.
Ma facciamo un passo indietro.
Quali sono gli obiettivi terapeutici fissati?
Qualcuno di questi è stato ad oggi raggiunto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Diciamo che l'obiettivo era vago e generico, cioè migliorare la qualità delle mie relazioni.
Si è collegato questo problema a diverse cause, quali autostima, difesa, sfiducia, famiglia, logiche contorte, ecc...
Nessuna di queste è stata risolta direi
Il terapeuta dice che ci vuole tempo, e non tutto logico o consecutivo, ma sono ormai 3 anni che ci vediamo...
Si è collegato questo problema a diverse cause, quali autostima, difesa, sfiducia, famiglia, logiche contorte, ecc...
Nessuna di queste è stata risolta direi
Il terapeuta dice che ci vuole tempo, e non tutto logico o consecutivo, ma sono ormai 3 anni che ci vediamo...
[#7]
Utente
Non abbiamo organizzato gli obiettivi il quel senso metodico.
Vorrei poter stringere più relazioni ed avere rapporti soddisfacenti invece che fuggire/evitare e sentirmi sempre isolato e solo.
Non ho ricevuto istruzioni molto dettagliate su comportamenti o situazioni, direi più incoraggiamenti o esortazioni ad aprirmi.
Non so davvero come comportarmi in questa terapia.
Update: sono pienamente convinto della buona fede del terapista. Ho però qualche dubbio che sappia come aiutarmi in maniera concreta.
Vorrei poter stringere più relazioni ed avere rapporti soddisfacenti invece che fuggire/evitare e sentirmi sempre isolato e solo.
Non ho ricevuto istruzioni molto dettagliate su comportamenti o situazioni, direi più incoraggiamenti o esortazioni ad aprirmi.
Non so davvero come comportarmi in questa terapia.
Update: sono pienamente convinto della buona fede del terapista. Ho però qualche dubbio che sappia come aiutarmi in maniera concreta.
[#8]
Ovviamente dobbiamo dare per scontata la buona fede del terapista. Ma alcune forme di terapia non danno prescrizioni comportamentali precise, preferiscono affidare la riuscita dell'intervento alla sola relazione terapeutica. Quindi incoraggiamenti, accettazione, comprensione ecc.
Tuttavia, nei casi come sembra il suo, cioè in presenza di fuga/evitamento (ansia) i risultati migliori si ottengono prescrivendo esattamente i comportamenti da cui si fugge, in modo graduale e controllato. Si chiama esposizione graduale ed è una delle tecniche usate dai terapeuti sia TCC che strategici.
In mancanza di questo tipo preciso di modificazione comportamentale, è altamente improbabile diventare più spigliati e socievoli solo parlandone.
Tuttavia, nei casi come sembra il suo, cioè in presenza di fuga/evitamento (ansia) i risultati migliori si ottengono prescrivendo esattamente i comportamenti da cui si fugge, in modo graduale e controllato. Si chiama esposizione graduale ed è una delle tecniche usate dai terapeuti sia TCC che strategici.
In mancanza di questo tipo preciso di modificazione comportamentale, è altamente improbabile diventare più spigliati e socievoli solo parlandone.
[#10]
Difficile che possa "costringere" (o anche solo convincere) un terapeuta che ha ricevuto una certa formazione a utilizzarne un'altra.
Oltretutto sarebbe paradossale, perché dal suo punto di vista di paziente, sminuirebbe immediatamente un terapeuta che si fosse lasciato "istruire" da lei su come fare a curarla. Magari senza neanche rendersene conto, ma inizerebbe a valutare di meno la capacità del collega. E in tal modo riducendo ulteriormente le possibilità che la terapia abbia successo.
La cosa più semplice sarebbe cercare un altro terapeuta, con cui si trovasse ugualmente bene, ma che utilizzasse un diverso approccio.
Oltretutto sarebbe paradossale, perché dal suo punto di vista di paziente, sminuirebbe immediatamente un terapeuta che si fosse lasciato "istruire" da lei su come fare a curarla. Magari senza neanche rendersene conto, ma inizerebbe a valutare di meno la capacità del collega. E in tal modo riducendo ulteriormente le possibilità che la terapia abbia successo.
La cosa più semplice sarebbe cercare un altro terapeuta, con cui si trovasse ugualmente bene, ma che utilizzasse un diverso approccio.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.9k visite dal 25/01/2019.
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