Università e insoddisfazione
Salve, ho quasi 20 anni e sono al primo anno di università. Fino alle medie sono stata sempre una ragazza studiosa il giusto ma che andava bene a scuola dovuto (come molti insegnanti dicevano) a una mia particolare memoria e velocità nell'apprendimento. Poi mia madre è stata male ed io diciamo che ho smesso di studiare, ho fatto il liceo e senza studiare troppo sono riuscita sempre a cavarmela non avendo avuto mai bisogno di troppo studio, nonostante vicende famigliari mi abbiano sempre dato un pensiero. Alla fine del liceo ho fatto un test per entrare in università e l'ho passata, ero veramente felice perché quello che studio mi avrebbe portata poi al lavoro che sogno da anni. Mi sono allontanata da casa andando a vivere da parenti (comunque lontani dall'università) per cambiare un po' aria, mi mi sono trovata ad avere una crisi perché mi mancavano le mie abitudini, nonostante non sia lontana di tanto, perciò ho deciso per il secondo anno di spostarmi vicino casa. Detto ciò mi ritrovo in un periodo particolare, non trovo la voglia di studiare, ci provo ma non mi concentro, ho costantemente un senso di vuoto, piango da sola e sono diventata pigra e senza voglia di fare nulla. Mi ritrovo a pensare di smettere l'università nonostante il dispiacere che darei ai miei, anche se è l'università dei miei sogni, perché il carico di stress mescolato con i problemi a casa mi fanno sentire infelice. Ho però molti dubbi, ho paura di pentirmene un giorno ma non so come uscirne. Non so cosa voglio, non sono felice nonostante sia circondata da persone che amo ma non riesco a dare esami e quasi non ho più voglia di uscire, ho sempre sofferto di ansia ma ora non riesco più a provare nemmeno quella. Non riesco a capire perché non mi sento più bene, mentalmente sono stanca e affranta nonostante non faccia niente e sento il bisogno di trovare qualcosa che mi renda felice e tranquilla. Ho sempre pensato che questa università fosse la mia strada ma non mi trovo più motivata ad andare avanti nonostante alla fine ci sia ciò che sogno.
[#1]
Gentile Ragazza,
la strada da seguire è, a mio avviso, duplice:
- recarsi dal suo medico di base per valutare l'opportunità di approfondire meglio la sua situazione e capire se ci possa essere alla sua base anche un problema organico;
- informarsi se presso il suo ateneo è previsto uno sportello di ascolto psicologico dedicato agli studenti, per potersi confrontare con uno specialista in merito alle difficoltà e all'indecisione di questo periodo, per potersi chiarire le idee sul da farsi.
Cordialità.
la strada da seguire è, a mio avviso, duplice:
- recarsi dal suo medico di base per valutare l'opportunità di approfondire meglio la sua situazione e capire se ci possa essere alla sua base anche un problema organico;
- informarsi se presso il suo ateneo è previsto uno sportello di ascolto psicologico dedicato agli studenti, per potersi confrontare con uno specialista in merito alle difficoltà e all'indecisione di questo periodo, per potersi chiarire le idee sul da farsi.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 23/01/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.