Convivo con una escort
Buongiorno,
Vorrei esporvi la mia situazione attuale al fine di avere consiglio su come comportarmi.
Da 8 mesi convivo con una ragazza conosciuta poco più di un anno fa.
Io ho 44 anni e lei 26.
Lei di professione fa la prostituta da circa 5 anni, sia su strada che come escort in appartamento.
L'ho conosciuta come cliente ma da subito è nata un'amicizia e subito dopo una relazione.
Lei non è felice di questo lavoro ma ha una figlia da mantenere e dei debiti da saldare.
Ho provato ad aiutarla a lasciare questo lavoro, ma la mia condizione economica da separato con figli non mi permette di poterla mantenere ed aiutarla nei sui bisogni. Ho provato a proporle anche un lavoro normale, lei tiene questa opzione come futura, ma ora è convinta che l'unico modo per guadagnare cifre importanti sia solo questo.
In breve, vi scrivo perché nei momenti in cui l'ho convinta a "staccare" da questo lavoro seppur per brevi periodi, l'ho vista serena, felice.
Quando invece inizia di nuovo si trasforma totalmente, diventa a tratti intrattabile. Ha problemi a dormire, e trova mille scuse per litigare con me. Inoltre viviamo una sorta di scontro culturale, lei non è italiana e ha origini ROM. Anche se su quest'ultimo aspetto bene o male riusciamo sempre a capirci.
Non so come confortarla, non so come starle vicino. Le litigate sono frequenti, arriviamo a mettere in discussione un futuro insieme, per poi riavvicinarci. E' un continuo altalenarsi di situazioni belle e bruttissime.
Negli ultimi tempi mi riferisce di avere fastidio a stare con i clienti e in generale di avere fastidio in presenza di uomini, anche verso di me prova fastidio nel contatto fisico.
Noi abbiamo un buon dialogo, parliamo di tutto anche delle sue esperienze lavorative, anche in tono sarcastico quando accadono cose particolari.
Ho provato a dirgli che forse ora questo lavoro non è più per lei, e che avendo fatto progetti insieme la sua capacità di sopportare determinate situazioni è venuta meno. Ma la risposta è sempre la medesima.
Il suo lavoro dall'inizio per me è cosa sua. Non voglio intromettermi, non le ho mai imposto di smettere, preferisco faccia le sue scelte da sola, con la voglia di cambiare.
Tra noi c'è amore, anche se è un rapporto turbolento, lei è molto gelosa di me, e io di lei, ma non verso il suo lavoro e clienti.
A me la situazione non disturba, mi preoccupa però la sua stabilità mentale che ora sembra essere quantomeno compromessa.
Chiedo vs. consiglio su come approcciare la situazione, su come saperla prendere. Se potessi
Grazie mille.
Vorrei esporvi la mia situazione attuale al fine di avere consiglio su come comportarmi.
Da 8 mesi convivo con una ragazza conosciuta poco più di un anno fa.
Io ho 44 anni e lei 26.
Lei di professione fa la prostituta da circa 5 anni, sia su strada che come escort in appartamento.
L'ho conosciuta come cliente ma da subito è nata un'amicizia e subito dopo una relazione.
Lei non è felice di questo lavoro ma ha una figlia da mantenere e dei debiti da saldare.
Ho provato ad aiutarla a lasciare questo lavoro, ma la mia condizione economica da separato con figli non mi permette di poterla mantenere ed aiutarla nei sui bisogni. Ho provato a proporle anche un lavoro normale, lei tiene questa opzione come futura, ma ora è convinta che l'unico modo per guadagnare cifre importanti sia solo questo.
In breve, vi scrivo perché nei momenti in cui l'ho convinta a "staccare" da questo lavoro seppur per brevi periodi, l'ho vista serena, felice.
Quando invece inizia di nuovo si trasforma totalmente, diventa a tratti intrattabile. Ha problemi a dormire, e trova mille scuse per litigare con me. Inoltre viviamo una sorta di scontro culturale, lei non è italiana e ha origini ROM. Anche se su quest'ultimo aspetto bene o male riusciamo sempre a capirci.
Non so come confortarla, non so come starle vicino. Le litigate sono frequenti, arriviamo a mettere in discussione un futuro insieme, per poi riavvicinarci. E' un continuo altalenarsi di situazioni belle e bruttissime.
Negli ultimi tempi mi riferisce di avere fastidio a stare con i clienti e in generale di avere fastidio in presenza di uomini, anche verso di me prova fastidio nel contatto fisico.
Noi abbiamo un buon dialogo, parliamo di tutto anche delle sue esperienze lavorative, anche in tono sarcastico quando accadono cose particolari.
Ho provato a dirgli che forse ora questo lavoro non è più per lei, e che avendo fatto progetti insieme la sua capacità di sopportare determinate situazioni è venuta meno. Ma la risposta è sempre la medesima.
Il suo lavoro dall'inizio per me è cosa sua. Non voglio intromettermi, non le ho mai imposto di smettere, preferisco faccia le sue scelte da sola, con la voglia di cambiare.
Tra noi c'è amore, anche se è un rapporto turbolento, lei è molto gelosa di me, e io di lei, ma non verso il suo lavoro e clienti.
A me la situazione non disturba, mi preoccupa però la sua stabilità mentale che ora sembra essere quantomeno compromessa.
Chiedo vs. consiglio su come approcciare la situazione, su come saperla prendere. Se potessi
Grazie mille.
[#1]
Gentile utente,
Lei dice che la professione di escort della sua ragazza non la preoccupa,
bensì
"mi preoccupa però la sua stabilità mentale che ora sembra essere quantomeno compromessa."
La ragazza stessa dovebbe chiedere aiuto, se prova
"..fastidio a stare con i clienti
e in generale di avere fastidio in presenza di uomini,
anche verso di me
prova fastidio nel contatto fisico. "
Ma sarà disponibile?
Dott. Brunialti
Lei dice che la professione di escort della sua ragazza non la preoccupa,
bensì
"mi preoccupa però la sua stabilità mentale che ora sembra essere quantomeno compromessa."
La ragazza stessa dovebbe chiedere aiuto, se prova
"..fastidio a stare con i clienti
e in generale di avere fastidio in presenza di uomini,
anche verso di me
prova fastidio nel contatto fisico. "
Ma sarà disponibile?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Buongiorno,
grazie per la risposta.
Esattamente, non mi preoccupa la sua professione, l'ho conosciuta così, può apparire strano ma mentalmente non mi disturba.
Il punto è proprio "Ma sarà disponibile?". La risposta è no, ho provato a convincerla a rivolgersi a uno psicologo, ma lei vuole sentirsi forte e in grado di risolvere le sue angosce da sola. Vede l'intervento di uno specialista come una sua debolezza.
Credo dipenda da un passato dove ha subito violenze fisiche e psicologiche dagli uomini con cui è stata, uscendo da queste relazioni facendosi forza senza l'appoggio di nessuno, perché nessuno gli dava appoggio puramente per una questione culturale, dove la donna riesce difficilmente a trovare l'appoggio nei propri familiari per sottrarsi a una relazione, indipendentemente dalla motivazione.
Anche per questo non voglio impormi con lei, di imposizioni ne ha subite fin troppe, a partire da un matrimonio combinato in età adolescenziale.
Io la riempio d'amore costantemente, ma anche qui lei tenta di sottrarsi alle mie cure per fare da sola.
Obbiettivamente pensavo di sfruttare il dialogo e la fiducia che ha con me per aiutarla a recuperare stabilità.
Ma forse non ne ho le basi, e chiedevo appunto consiglio su come procedere.
Grazie, cordiali saluti.
grazie per la risposta.
Esattamente, non mi preoccupa la sua professione, l'ho conosciuta così, può apparire strano ma mentalmente non mi disturba.
Il punto è proprio "Ma sarà disponibile?". La risposta è no, ho provato a convincerla a rivolgersi a uno psicologo, ma lei vuole sentirsi forte e in grado di risolvere le sue angosce da sola. Vede l'intervento di uno specialista come una sua debolezza.
Credo dipenda da un passato dove ha subito violenze fisiche e psicologiche dagli uomini con cui è stata, uscendo da queste relazioni facendosi forza senza l'appoggio di nessuno, perché nessuno gli dava appoggio puramente per una questione culturale, dove la donna riesce difficilmente a trovare l'appoggio nei propri familiari per sottrarsi a una relazione, indipendentemente dalla motivazione.
Anche per questo non voglio impormi con lei, di imposizioni ne ha subite fin troppe, a partire da un matrimonio combinato in età adolescenziale.
Io la riempio d'amore costantemente, ma anche qui lei tenta di sottrarsi alle mie cure per fare da sola.
Obbiettivamente pensavo di sfruttare il dialogo e la fiducia che ha con me per aiutarla a recuperare stabilità.
Ma forse non ne ho le basi, e chiedevo appunto consiglio su come procedere.
Grazie, cordiali saluti.
[#3]
E' impossibile essere il suo comapgno
e nel contempo il suo Psy.
Per questo non Le ho dato nessun consiglio operativo
riguardante Lei
se non quello che posso dare ad ogni compagno che si ".. preoccupa però per la sua stabilità mentale che ora sembra essere quantomeno compromessa.".
E' difficile essere la ciambella di salvataggio di una persona con una storia tanto difficile
e con così tante difese nel metterci mano.
Forse deve limitarsi ad amarla
(e non è poco)
nella maniera in cui la ragazza accetta.
Fin quando ciò Le basterà (a Lei che scrive, intendo).
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
e nel contempo il suo Psy.
Per questo non Le ho dato nessun consiglio operativo
riguardante Lei
se non quello che posso dare ad ogni compagno che si ".. preoccupa però per la sua stabilità mentale che ora sembra essere quantomeno compromessa.".
E' difficile essere la ciambella di salvataggio di una persona con una storia tanto difficile
e con così tante difese nel metterci mano.
Forse deve limitarsi ad amarla
(e non è poco)
nella maniera in cui la ragazza accetta.
Fin quando ciò Le basterà (a Lei che scrive, intendo).
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 13.2k visite dal 23/01/2019.
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