Colostomia e sessualità
Buon giorno, come ho scritto ai Vostri colleghi chirughi, ho dovuto fare a seguito di un incidente (di nove anni fa) che mi ha procurato una lesione midollare incompleta L1-D12, un intervento di colostomia per risolvere il problema dell'incontinenza fecale, e in più fra qualche mese dovrò procedere ad una protesi peniena, per recuperare al 100% l'erezione. Ora, da un punto di vista mentale ho accettato bene la colostomia in quanto oggettivamente ha risolto un problema psicologicamente devastante come l'incontinenza fecale, però siccome sono prossimo da un punto di vista sociale a cercare lavoro e a riprendere vecchie amicizie, noto che da un punto di vista "psico-sessuale" l'avere la colostomia mi imbarazzerebbe molto nell'intimità. Preciso che sono seguito da una psicoterapeuta da quattro anni, che mi ha aiutato molto in questa fase della mia vita, però vorrei chiederVi, più che altro perchè ho paura di mettere in imbarazzo la mia dott.ssa (che mi ha aiutato molto ad affrontare un periodo molto duro della mia vita), se è il caso per quanto riguarda futuri rapporti sessuali che avrò, di parlare della questione della colostomia con lei, o se secondo Voi è il caso di rivolgermi ad una figura professionale specializzata in sessuologia.
Ringrazio anticipatamente e porgo i più cordiali saluti.
Ringrazio anticipatamente e porgo i più cordiali saluti.
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In quattro anni di psicoterapia non è mai stato affrontato l'argomento sesso?
Lo psicoterapeuta tratta qualunque tipo di problema, non ci sono ulteriori specializzazioni. Se lo psicologo che La segue è specializzato in psicoterapia va bene!
Cordiali saluti,
Lo psicoterapeuta tratta qualunque tipo di problema, non ci sono ulteriori specializzazioni. Se lo psicologo che La segue è specializzato in psicoterapia va bene!
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Ex utente
senta, quando parlavo di "incidente", intendevo che nel 2009, dopo neanche un anno di cura presso un CPS per il sorgere di un forte DOC, poi divenuto psicosi (ma non capito dai medici che mi avevano in cura all'epoca) venni mandato in una struttura pubblica nella quale tentai il suicidio defenestrandomi, venendo portato in pronto soccorso per essere operato d'urgenza con una operazione della durata di oltre dieci ore. La responsabilità in quanto a negligenza sia del medico che della struttura è stata appurata da vari psichiatri forensi del Tribunale, e siamo in attesa del verdetto del giudice sulla cifra del risarcimento. Le psicosi e le ossessioni sono andate via del tutto fra il 2013 e il '14 grazie a un ottima psichiatra (ora in pensione), ma rimane una depressione maggiore (anche se sto migliorando moltissimo). Attualmente sono privatamente in cura con psichiatra (quindi continua la terapia farmacologica) e una psicoterapeuta che è anche docente. Di certo non da psicologi che si occupano di turbe adolescenziali di liceali nullafacenti (americanizzati al massimo dal mondialismo), di casalinghe annoiate o di invertiti sessuali.
Comunque Le auguro buona sera
Comunque Le auguro buona sera
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 23/01/2019.
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