Incapacità di concentrarsi nonostante la motivazione e ansia da prestazione
Gentili Dottori,
buongiorno. Scrivo dopo tanto tempo per chiedere un parere. Ho 26 anni, dopo aver lasciato l'università nel 2014 e aver attraversato il tunnel della depressione, oggi mi trovo con un lavoro stabile, pagato discretamente (molti coetanei darebbero oro per uno stipendio), ma che soprattutto mi piace e dal quale ho intenzione di partire per costruire la mia carriera. Faccio la receptionist alberghiera, essendo un hotel piccolo noi della reception fungiamo un po' da direttori e facciamo tutto. E' un lavoro molto stressante diversamente da quanto si possa pensare, siamo sempre reperibili e abbiamo la quasi totale responsabilità di tutto. Lavoro lì da circa un anno e mezzo.
Detto ciò, aggiungo che a settembre ho avuto il pallino di iscrivermi all'università nuovamente per finire gli 8 esami che mi separano dalla laurea. Si tratta della laurea in lingue che mi permetterebbe l'accesso a master professionalizzanti specifici per il mio settore, che mi darebbero la spinta che mi serve per raggiungere determinati livelli. Ho iniziato con le migliori delle intenzioni, cercando di spazzare via il perfezionismo maniacale che mi ha rovinato la vita e accettando il fatto che sono una lavoratrice che fa 9/10 ore al giorno e non posso dare anche tanti esami e tutti col 30 e lode. Ho cominciato carica di grinta e voglia di spaccare il mondo. Sono passati 4 mesi e me ne sono successe di ogni: problemi al lavoro con la direzione, sono riuscita a separarmi dal mio ex fidanzato "narciso" e dalla sudditanza psicologica nei suoi riguardi, mio padre ha avuto un crollo cognitivo (ha 75 anni) e un incidente con la macchina. Aggiungiamo il carico di lavoro per le feste natalizie... sono esausta. Vorrei solo dormire. Domani ho un esame e non ho praticamente studiato niente. Non riesco a concentrarmi nonostante la motivazione di base ci sia. Sono così stanca che non mi importa di niente, voglio andare comunque a provarlo (è scritto) per capire le domande che fanno visto che non posso frequentare, ma ho comunque una forte ansia che non riesco a debellare razionalizzando. Perché appena cerco di studiare il mio cervello mi porta da tutt'altra parte? Ovviamente sullo svago o sul lavoro. Mi sento una stupida per aver speso così tanti soldi e aver scoperto che non riesco a fare niente. Spero abbiate una buona parola per me.
Vi ringrazio in anticipo. Buona giornata.
buongiorno. Scrivo dopo tanto tempo per chiedere un parere. Ho 26 anni, dopo aver lasciato l'università nel 2014 e aver attraversato il tunnel della depressione, oggi mi trovo con un lavoro stabile, pagato discretamente (molti coetanei darebbero oro per uno stipendio), ma che soprattutto mi piace e dal quale ho intenzione di partire per costruire la mia carriera. Faccio la receptionist alberghiera, essendo un hotel piccolo noi della reception fungiamo un po' da direttori e facciamo tutto. E' un lavoro molto stressante diversamente da quanto si possa pensare, siamo sempre reperibili e abbiamo la quasi totale responsabilità di tutto. Lavoro lì da circa un anno e mezzo.
Detto ciò, aggiungo che a settembre ho avuto il pallino di iscrivermi all'università nuovamente per finire gli 8 esami che mi separano dalla laurea. Si tratta della laurea in lingue che mi permetterebbe l'accesso a master professionalizzanti specifici per il mio settore, che mi darebbero la spinta che mi serve per raggiungere determinati livelli. Ho iniziato con le migliori delle intenzioni, cercando di spazzare via il perfezionismo maniacale che mi ha rovinato la vita e accettando il fatto che sono una lavoratrice che fa 9/10 ore al giorno e non posso dare anche tanti esami e tutti col 30 e lode. Ho cominciato carica di grinta e voglia di spaccare il mondo. Sono passati 4 mesi e me ne sono successe di ogni: problemi al lavoro con la direzione, sono riuscita a separarmi dal mio ex fidanzato "narciso" e dalla sudditanza psicologica nei suoi riguardi, mio padre ha avuto un crollo cognitivo (ha 75 anni) e un incidente con la macchina. Aggiungiamo il carico di lavoro per le feste natalizie... sono esausta. Vorrei solo dormire. Domani ho un esame e non ho praticamente studiato niente. Non riesco a concentrarmi nonostante la motivazione di base ci sia. Sono così stanca che non mi importa di niente, voglio andare comunque a provarlo (è scritto) per capire le domande che fanno visto che non posso frequentare, ma ho comunque una forte ansia che non riesco a debellare razionalizzando. Perché appena cerco di studiare il mio cervello mi porta da tutt'altra parte? Ovviamente sullo svago o sul lavoro. Mi sento una stupida per aver speso così tanti soldi e aver scoperto che non riesco a fare niente. Spero abbiate una buona parola per me.
Vi ringrazio in anticipo. Buona giornata.
[#1]
E' un po' difficile studiare se si è oberati di lavoro e con mille pensieri e preoccupazioni, non crede?
Da quanto ci scrive sembra che abbia fatto molta strada, tuttavia se pretende così tanto da se stessa probabilmente il perfezionismo è vivo è vegeto.
Scrive che ha sofferto di depressione, è stata seguita da qualcuno? E' ancora in cura?
Un caro saluto,
Da quanto ci scrive sembra che abbia fatto molta strada, tuttavia se pretende così tanto da se stessa probabilmente il perfezionismo è vivo è vegeto.
Scrive che ha sofferto di depressione, è stata seguita da qualcuno? E' ancora in cura?
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 823 visite dal 23/01/2019.
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