Elaborazione fine storia d amore

Buongiorno,
sto attraversando la fase post chiusura di una storia d'amore e vorrei riuscire a capire la dinamica del rapporto per fugare alcuni dubbi e la confusione .
Ho avuto una storia a distanza con un ragazzo più piccolo durata dieci anni e iniziata con un enorme amore da parte di entrambi in particolare di lui che ha fatto di tutto per conquistarmi.
Lui ha alle spalle una famiglia con problemi , litigi e incomprensioni in casa con entrambi i genitori culminanti con la depressione e il suicidio del padre. Io quando l'ho conosciuto non stavo bene soffrivo di attacchi di panico per tutti gli anni del rapporto non sono stata bene e questo ha influito sul mio umore e sulle cose che potevo fare a causa dei frequenti malori. Lui è passato dal starmi accanto a allontanarsi ogni volta che avevo dei problemi.

La storia ordinaria è durata un anno perchè poi sono iniziati i tira e molla. Io da titubante sono diventata quasi dipendente affettiva e lui da innamorato ha iniziato a essere sempre più distante..lasciarmi..accusarmi di aver drenato il suo amore..darmi sempre meno attenzioni ..salvo poi tornare se uscivo con altri...o se insistevo..per poi non dirsi mai soddisfatto del rapporto ..e per non chiudere definitivamente quando gli veniva proposto. In 10 anni mi ha gradualmente buttata fuori.

Io ho sbagliato a inseguirlo e da tre mesi causa ultimo litigio si è allontanato credo per sempre dandomi le colpe e non assumendosi alcuna responsabilità . Quello che vorrei capire è la contraddittorietà dei suoi comportamenti e se si può pensare a una personalità narcisistica o che ha bisogno di avere il potere nella coppia. Non capisco più se i miei sbagli sono stati così imperdonabili.
Nel tempo ho notato contraddizioni che non capisco :
- dirmi che la storia era finita e che gli avevo spento il sentimento..dirmi di non venirlo a cercare ma una volta arrivata nel suo paese presentarsi passare con me tempo e poi prima di andare via litigare
- guardare le altre troppo sfacciatamente o criticarmi come da voler generare litigi e poi dirmi che sono insicura
- dire che se gli scrivo prova ansia ma leggere tutti i messaggi e dopo insistenza cmq rispondere e mai bloccare anche a fine storia
- Dopo 1 anno di sms sereni arrabbiarsia ciel sereno voler chiudere tutto litigando con un pretesto banale , non cercarmi , dirmi le peggio cose salvo poi dire che sa che le persone innamorare superano gli ostacoli ma a lui da fastidio non riuscirci perchè in fondo è vero chi lo sa se ritroveremo un amore come il nostro...ma non dare più alcuna possibilità
- aver evitato qls possibilità di avvicinamento e ora dire che dovevamo costruire qlc prima di trovarci bloccati ognuno con la sua vita .
- mandarmi gli auguri alle ricorrenze nonostante le critiche e l'odio per i miei sms.

Non capisco cosa prova. Se voleva liberarsi di me perchè non cogliere le occasioni offerte in questi dieci anni ?
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente, in genere non si fanno diagnosi sulle terze persone, quindi la risposta che qui darò al suo "perché" finale va presa con cautela: "Se voleva liberarsi di me perchè non cogliere le occasioni offerte in questi dieci anni ?". Perché aveva bisogno della relazione con lei, e l'ha usata per "crescere", mi verrebbe da rispondere di getto. Ma la comprensione di tutta la dinamica è possibile non già cercando di interpretare lui, bensì valutando lei, perché a scriverci, a voler capire, è lei; inoltre l'andamento di una relazione si determina in due. Perfino la passività, l'assenza di richieste, modella la relazione su certi parametri.
Lei dice che aveva attacchi di panico e altri malesseri per tutti gli anni della vostra relazione. Ora, delle due l'una: o la relazione glieli provocava, o quanto meno non l'aiutava a guarirne. "Lui è passato dal starmi accanto a allontanarsi ogni volta che avevo dei problemi". Reazione normale di qualcuno che porge aiuto, e progressivamente si ritira quando vede che il suo aiuto è inutile. Per quale ragione lei non ha cercato l'aiuto di uno specialista? Ha creduto di farcela da sola, oppure, mi sorge il dubbio, ha creduto giusto appoggiarsi su un partner, che non dovrebbe mai fare da terapeuta, tanto più se è fragile per infelici vicende familiari?
Aggiunge che la relazione "ordinaria" è durata un anno. Ma prima, solo messaggini? E in tutti questi anni, lei lungamente esita... poi cade in dipendenza. Lo insegue, lo raggiunge nel paese dove lui le ha detto di non recarsi... Mi sembra che di comportamenti contraddittori e dominanti ce ne siano stati da entrambe le parti. Lui finisce per "voler chiudere tutto litigando con un pretesto banale": quale pretesto? Forse per il suo partner non era banale.
Infine, lui la accusa di aver "drenato" il suo amore (cosa vuol dire?) e lei non ci dice se in questi dieci anni di non assunzione di concrete responsabilità ci siano state altre relazioni, per tutti e due.
Mi sembra che guardando in sé stessa lei dovrebbe rintracciare non "colpe", ma certamente modalità di approccio e di conduzione del rapporto che possono averlo danneggiato. Il mio consiglio è quello di valutare profondamente sé stessa, le sue dinamiche personali e le sue reali aspettative, anche con l'aiuto di uno psicologo.
Auguri, e ci faccia sapere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Attivo dal 2016 al 2020
Ex utente
La ringrazio per la risposta, le chiarisco alcuni punti
- Per anni ho sofferto di malesseri con sintomi che potevano essere confusi per attacchi di panico e sono stata in cura da uno specialista. Tuttavia ogni giorno sopportavo ansie nervosismi tachicardie senza motivi. Solo due anni fa ho scoperto che tutto ciò era causato dalla sensibilità al glutine non celiaca e ora ogni problema è sparito . Sono tornata a una vita normale, ma gli altri non possono capire appieno le limitazioni e come mi sentivo. Mi ha percepito come pigra , spenta, poco dolce, lamentosa. Per lui non posso cambiare, però non ha avuto occasione di frequentarmi ora.
- A inizio storia io visti i 7 anni di differenza ero un pò spaventata e ho messo mesi per adattarmi ma l'ho amato dal primo giorno e lui l'ha percepito forse come rifiuto. Il mio comportamento iniziale è ciò per cui ha detto " quando ero affettuoso mi trattavi male , ora invece lo rivorresti non ci riesco" . Dimenticandosi molti più anni e dimostrazioni forti che sembrano mai ripagare la colpa originale .
- A inizio storia ci vedevamo spesso , poi appena possibile nonostante i problemi , poi lui ha perso interesse o a non progettare un modo per avvicinarci. Se proponevo io era un darmi scuse e ora un dirmi che io per prima ho affossato i progetti ma non è così.
- mi ha lasciata alcune volte..andando con altre e poi tornando. La seconda volta che ho provato a ragionare lui negava ogni possibilità di ritorno salvo poi farlo appena ho smesso di piangere e sono uscita con un altro.
Un'altra volta credeva di essersi innamorato di un'altra mi ha rifiutata per poi ricercarmi
Io nonostante sappia di non dover esser il tappabuco di nessuno l'ho forse perdonato perchè giovane e perchè sento anche ora che ci sta un legame forte ma non capisco perchè scappare invece che provar davvero a risolvere i problemi. E' vero che non mi ama ?
Ora io purtroppo sono innamorata di lui ma ho fatto di tutto per dimenticarlo, so che devo superare alcune cose..la gelosia che lui odiava ma che si è alimentata per i suoi comportamenti . Una parte di me vorrebbe dimenticare e innamorarsi così di un altro , un'altra invece vorrebbe non perdere il mio ex e fargli capire che non sono il mostro che descrive ma la ragazza di cui si era innamorato e certe cose si possono superare e io cambiare se pure lui modera certi atteggiamenti.
Alle volte ho avuto la sensazione che mi mettesse alla prova giocando sulle mie debolezze tipo la gelosia per farmi esplodere e litigare e avere conferme . Tutti questi litigi non finivano mai con un taglio netto ma con lui che si chiudeva in silenzio , leggeva i miei messaggi e poi su insistenza rispondeva.
Lui non vuole un rapporto a distanza ma non riesce a far lo sforzo di provare a risolvere la situazione dice che oramai abbiamo vite assestate, ma non è vero.
Vuole vivere davvero dice , ma dal mio punto di vista non può esserci felicità lontana da chi ami. Mi colpisce questo ideale di donna che ha in testa un mito irraggiungibile, l'avermi paragonato alla madre con cui litiga e cerca di fargli capire le cose ma mai cambia , i cambi umorali e questo legame che alimentiamo. Sto meglio ma non riesco a voltare pagina i miei sentimenti di amore sono immutati e per me non c'è ad oggi un motivo così insommortabile per chiudere.
- l'ultimo litigio è avvenuto dopo un anno sereno in cui gli scrivevo e non sembrava infastidito: ad una foto ho fatto finta di criticarlo per scherzo e mi ha accusato di dirgli cose cattivissime quando era palese che scherzavo e tra l'altro un modo di scherzare che conosce da anni. Non ci son state possibilità di calmarlo e ha chiuso tra l'altro con " e se incontra qlc altra che gli dico..chi sei che mi scrivi "..facendomi pensare all'ennesimo svarione o suo tentativo di avere una storia "normale" ma al momento non sembra esserci nessuna almeno stabile nella sua vita e lui stesso ha quel dubbio che le ho detto sul ritrovare qlc come me perchè certi aspetti sono rari eppure pare andare avanti su una strada dritta che non si può cambiare .E' strano lamentarsi di una ex che scrive troppi sms o troppi lunghi ma non bloccarla come avrei pensato io se qlc mi infastidiva o non leggere. Invece li legge...
Veniamo da due backgorund diversi io sono laureata lui no, il suo mondo me lo faceva percepire come qlc di cui non avrei potuto mai fare parte appieno, non vorrei fosse un modo per sentirsi superiore a me e sistemare un complesso di inferiorità ma per me lui va benissimo cos' come è e lo sa . Non riesco a voltare pagina perchè non mi rassegno a credere che davvero non provi nulla per me,....forse mi illudo e non so coem comportarmi..come rispondere a sms di auguri piatti...vorrei parlare davvero ma oramai con tutti gli errori che ho fatto ( troppi sms scenate di gelosia pianti etcc...) lui ha perso la fiducia in me dice e lo vedo distante ...disinteressato almeno apparentemente. E' una scelta che subisco e non avrei mai fatto...io non volevo perderlo per nulla al mondo.Oltre i fatti negativi avevamo davvero una bella intesa e stavamo bene assieme e eravamo felici ..non so perchè poi ogni momento di serenità andava in fumo per suoi allontanamenti. certe volte ho pensato illudendomi che fosse paura di un sentimento forte e definitivo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile ragazza, la lunga storia che lei delinea ha una sigla precisa: appare logorante, per tutti e due i protagonisti.
Qui non si tratta di capire cosa lui ha in mente, perché almeno un punto è chiarissimo: desidera sperimentare un percorso di vita senza il vostro legame.
Io le suggerisco di concederglielo, facendosi da parte senza più messaggini e sollecitazioni e repliche e richiami, altrimenti continuerà a fare male e tutti e due con un rapporto invischiante, che non a caso il suo ex paragona a quello che ha con la madre, fatto di continue prediche e di promesse di ravvedimento mai realizzate.
Conceda anche a sé stessa di verificare come può essere la sua esistenza senza di lui, e in seguito con un partner adeguato, non più da guidare e correggere. Entri del tutto nel ruolo della donna, approfittando anche del risultato favorevole delle cure che ha fatto.
All'inizio sarà doloroso; dovrà stringere i denti, riorganizzare la sua vita in un ruolo di adulta che vuole rapportarsi ad un adulto; ma non si affretti a cercare un altro partner; si prenda cura di sé stessa e scopra le sue reali esigenze, prima.
Non lo prenda come la meta, ma un eventuale nuovo inizio col suo ex, su basi nuove, passa attraverso un lungo periodo di distacco.
Le faccio molti auguri. Ci tenga al corrente, se le fa piacere.
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