Paura di essere felice
Da oltre un anno lavoro ogni fine settimana e nel periodo precedente a natale ho cominciato a riscoprire un mio collega di lavoro.
Prima che venisse a lavorare nel mio stesso amplesso il nostro rapporto non poteva spingersi oltre a qualche chiacchierata amichevole sul più o meno a causa della presenza della suocera che ben vedeva e teneva d'occhio entrambi. Dal momento che abbiamo iniziato a lavorare di nuovo insieme, circa 5 mesi fa, in un luogo in cui non abbiamo alcun freno, il nostro rapporto è diventato sempre più forte e intimo.
Io e lui siamo sempre stati due opposti, a partire dalla cosa più semplice come l'aspetto estetico, ma nonostante questo ci leggiamo nel pensiero e abbiamo sempre avuto opinioni importanti molto simili.
E così passettino dopo passettino ho capito subito di essere attratta da lui, e lui da me e che tutto quell'avvicinarci ci avrebbe portato in un punto critico, così è stato.9
Eravamo fuoco, un vulcano in eruzione. Ogni tipo di razionalità e pudore andava sfumarsi anche solo quando ci guardavamo negli occhi.
Abbiamo fatto sesso la prima volta ed è stato fenomenale, lo abbiamo fatto una seconda volta e ci è scappata la dichiarazione. Abbiamo deciso di metterci insieme correndo come un treno senza paura.
Ma ora medici, io ho paurissima.
Il solo parlarne mi fa piangere come una fontana, è strano perchè neanche io capisco bene da dove provenga tutto questo dolore.
Ho una paura folle di perderlo, ho paura di non essere abbastanza, ho paura di annoiarlo, ho paura che mi faccia soffrire, ho paura che non sia preso abbastanza, ho paura che non mi ami, ho paura di essere felice; Sto prevedendo il peggio da questa relazione nonostante io provi sentimenti più grandi di me.
Io sono una persona tendenzialmente positiva, cerco di non buttarmi mai giù e di osservare sempre la mia vita e quella degli altri da una prospettiva diversa.
Alla fine, dietro le nuvole c'è sempre il sole, no?
Ma in determinati periodi anche vivere mi fa soffrire. Giorni in cui rischio di crollare a terra e piangere come una bambina. Tutto questo mi fa sembrare innaturale, instabile. E tutto questo ovviamente si proietta anche sul mio modo di vedere la mia relazione.
Lui è una persona molto pratica, schietta, non fa giri di parole e questo suo lato caratteriale èben visibile nel nostro rapporto. Io invece al contrario, ho continuamente bisogno di certezze, altrimenti vado giù con pensieri e film mentali.
Inoltre, a lui capita spesso di parlare delle sue ex, soprattutto di colei che gli ha spezzato il cuore, la prima che ha amato e questo suo esporsi mi fa stare ancora peggio, così da essere presa dalla gelosia e costringendomi paragonare me stessa con le altre.
Lui mi ama, me lo dice spesso, e me lo dimostra. Ma se non mi amasse abbastanza?
Molto probabilmente è solo colpa mia, non voglio farlo soffrire.
Non so più cosa fare.
Prima che venisse a lavorare nel mio stesso amplesso il nostro rapporto non poteva spingersi oltre a qualche chiacchierata amichevole sul più o meno a causa della presenza della suocera che ben vedeva e teneva d'occhio entrambi. Dal momento che abbiamo iniziato a lavorare di nuovo insieme, circa 5 mesi fa, in un luogo in cui non abbiamo alcun freno, il nostro rapporto è diventato sempre più forte e intimo.
Io e lui siamo sempre stati due opposti, a partire dalla cosa più semplice come l'aspetto estetico, ma nonostante questo ci leggiamo nel pensiero e abbiamo sempre avuto opinioni importanti molto simili.
E così passettino dopo passettino ho capito subito di essere attratta da lui, e lui da me e che tutto quell'avvicinarci ci avrebbe portato in un punto critico, così è stato.9
Eravamo fuoco, un vulcano in eruzione. Ogni tipo di razionalità e pudore andava sfumarsi anche solo quando ci guardavamo negli occhi.
Abbiamo fatto sesso la prima volta ed è stato fenomenale, lo abbiamo fatto una seconda volta e ci è scappata la dichiarazione. Abbiamo deciso di metterci insieme correndo come un treno senza paura.
Ma ora medici, io ho paurissima.
Il solo parlarne mi fa piangere come una fontana, è strano perchè neanche io capisco bene da dove provenga tutto questo dolore.
Ho una paura folle di perderlo, ho paura di non essere abbastanza, ho paura di annoiarlo, ho paura che mi faccia soffrire, ho paura che non sia preso abbastanza, ho paura che non mi ami, ho paura di essere felice; Sto prevedendo il peggio da questa relazione nonostante io provi sentimenti più grandi di me.
Io sono una persona tendenzialmente positiva, cerco di non buttarmi mai giù e di osservare sempre la mia vita e quella degli altri da una prospettiva diversa.
Alla fine, dietro le nuvole c'è sempre il sole, no?
Ma in determinati periodi anche vivere mi fa soffrire. Giorni in cui rischio di crollare a terra e piangere come una bambina. Tutto questo mi fa sembrare innaturale, instabile. E tutto questo ovviamente si proietta anche sul mio modo di vedere la mia relazione.
Lui è una persona molto pratica, schietta, non fa giri di parole e questo suo lato caratteriale èben visibile nel nostro rapporto. Io invece al contrario, ho continuamente bisogno di certezze, altrimenti vado giù con pensieri e film mentali.
Inoltre, a lui capita spesso di parlare delle sue ex, soprattutto di colei che gli ha spezzato il cuore, la prima che ha amato e questo suo esporsi mi fa stare ancora peggio, così da essere presa dalla gelosia e costringendomi paragonare me stessa con le altre.
Lui mi ama, me lo dice spesso, e me lo dimostra. Ma se non mi amasse abbastanza?
Molto probabilmente è solo colpa mia, non voglio farlo soffrire.
Non so più cosa fare.
[#1]
L'amore fa emergere il meglio e il peggio di noi.
Le sue paure erano probabilmente presenti anche prima di conoscere Mr. Vulcano, è solo che la passione le ha portate ora in piena luce.
Le suggerisco di rivolgersi a un terapeuta per affrontarle una volta per tutte, prima che riescano a rovinare quello che di buono state costruendo o immaginando di costruire.
Le sue paure erano probabilmente presenti anche prima di conoscere Mr. Vulcano, è solo che la passione le ha portate ora in piena luce.
Le suggerisco di rivolgersi a un terapeuta per affrontarle una volta per tutte, prima che riescano a rovinare quello che di buono state costruendo o immaginando di costruire.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 857 visite dal 22/01/2019.
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