Incomprensioni con mio marito
Buongiorno, da 4 mesi sono mamma di un bambino bellissimo.
L'abbiamo cercato per un anno e mezzo circa, ma quando ero già incinta (anche se ancora non lo sapevo) ci sono stati dei problemi familiari che hanno fatto allontanare me e mio marito. Fortunatamente i problemi poi si sono risolti e noi abbiamo continuato la nostra vita felici di diventare genitori di lì a poco.
Prima della gravidanza abbiamo parlato a lungo e avevamo stabilito che una volta diventata mamma io sarei rimasta a casa fino ai 3 anni del bambino, visto che non ero vincolata da alcuna occupazione. Anche di recente avevamo preso in mano lo stesso argomento ed eravamo sempre d'accordo su quanto detto in precedenza. L'altra sera è tornato a casa alle 19, era molto tranquillo, ha salutato me e il bambino con un bacio e poi è andato a sistemarsi. Dopo 3 ore circa, quando io ero sul divano ad allattare mio figlio, lui è arrivato e ha cominciato a fare una scenata, dicendo che io ai 6 mesi del bambino avrei dovuto mandarlo all'asilo nido e io avrei dovuto andare a lavorare, gli ho fatto presente quanto era stato detto fino a quel momento e precisando che mentre allattavo non era il caso di parlarne per il bene del bambino, ma lui ha insistito per continuare il discorso, mi ha detto che gli dà fastidio che io stia a casa tutto il giorno con il bambino a non fare nulla quando lui è a lavorare tutto il giorno e io gli ho ribattuto che stare a casa con un neonato non è proprio non fare nulla, maggior ragione se si sommano pure la pulizia della casa e le varie commissioni che lui mi manda a fare. Premetto che mio marito ha una sua attività però so che non è sempre là perché spesso va dalla sorella a fare quattro chiacchiere e va a farsi i giri con gli amici magari in montagna o va a casa di qualche amico per salutarlo, quindi non lavora tutto il giorno come dice lui. Vorrei precisare inoltre che è stato adottato e questo mi da motivo di pensare anche da come si comporta con il bimbo, che sia geloso del fatto che nostro figlio abbia la mamma che lo ha messo al mondo che si prende cura di lui, mentre lui questo non lo abbia mai potuto sperimentare. Io voglio il meglio per mio figlio e vorrei che mio marito stesse bene con noi. Secondo lei la mia supposizione può essere valida o potrebbe esserci dell'altro? Come potrei comportarmi nei confronti di mio marito in questo caso?
Sperando prenda in considerazione il mio problema la ringrazio in anticipo
L'abbiamo cercato per un anno e mezzo circa, ma quando ero già incinta (anche se ancora non lo sapevo) ci sono stati dei problemi familiari che hanno fatto allontanare me e mio marito. Fortunatamente i problemi poi si sono risolti e noi abbiamo continuato la nostra vita felici di diventare genitori di lì a poco.
Prima della gravidanza abbiamo parlato a lungo e avevamo stabilito che una volta diventata mamma io sarei rimasta a casa fino ai 3 anni del bambino, visto che non ero vincolata da alcuna occupazione. Anche di recente avevamo preso in mano lo stesso argomento ed eravamo sempre d'accordo su quanto detto in precedenza. L'altra sera è tornato a casa alle 19, era molto tranquillo, ha salutato me e il bambino con un bacio e poi è andato a sistemarsi. Dopo 3 ore circa, quando io ero sul divano ad allattare mio figlio, lui è arrivato e ha cominciato a fare una scenata, dicendo che io ai 6 mesi del bambino avrei dovuto mandarlo all'asilo nido e io avrei dovuto andare a lavorare, gli ho fatto presente quanto era stato detto fino a quel momento e precisando che mentre allattavo non era il caso di parlarne per il bene del bambino, ma lui ha insistito per continuare il discorso, mi ha detto che gli dà fastidio che io stia a casa tutto il giorno con il bambino a non fare nulla quando lui è a lavorare tutto il giorno e io gli ho ribattuto che stare a casa con un neonato non è proprio non fare nulla, maggior ragione se si sommano pure la pulizia della casa e le varie commissioni che lui mi manda a fare. Premetto che mio marito ha una sua attività però so che non è sempre là perché spesso va dalla sorella a fare quattro chiacchiere e va a farsi i giri con gli amici magari in montagna o va a casa di qualche amico per salutarlo, quindi non lavora tutto il giorno come dice lui. Vorrei precisare inoltre che è stato adottato e questo mi da motivo di pensare anche da come si comporta con il bimbo, che sia geloso del fatto che nostro figlio abbia la mamma che lo ha messo al mondo che si prende cura di lui, mentre lui questo non lo abbia mai potuto sperimentare. Io voglio il meglio per mio figlio e vorrei che mio marito stesse bene con noi. Secondo lei la mia supposizione può essere valida o potrebbe esserci dell'altro? Come potrei comportarmi nei confronti di mio marito in questo caso?
Sperando prenda in considerazione il mio problema la ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile utente,
sono moltisimi i consulti postati qui,
aventi come fulcro sempre i rapporti con i Suoi familiari: marito, suoceri, figlio, se stessa, ecc. .
Più volte nel passato La abbiamo consigliata di farsi seguire di persona
per avere un appoggio.
Anche perchè,
pur avendo già postato 7 consulti in questi pochi giorni del 2019,
essi non sembrano essere stati risolutivi per i Suoi problemi di fondo.
Non ci rimane che rinnovare l'invito.
Dott. Brunialti
sono moltisimi i consulti postati qui,
aventi come fulcro sempre i rapporti con i Suoi familiari: marito, suoceri, figlio, se stessa, ecc. .
Più volte nel passato La abbiamo consigliata di farsi seguire di persona
per avere un appoggio.
Anche perchè,
pur avendo già postato 7 consulti in questi pochi giorni del 2019,
essi non sembrano essere stati risolutivi per i Suoi problemi di fondo.
Non ci rimane che rinnovare l'invito.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 22/01/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.