Ansia paura delle relazioni
Salve a tutti sono una ragazza di 21 Anni e scrivo perché sono in un periodo per me nero dal punto di vista relazionale. Parto dal presupposto che non ho mai avuto una relazione e se fino adesso la cosa non mi interessava più di tanto da circa mezzo anno ne è diventata un ossessione. Tutto nasce quando un ragazzo amico di amici mi contatta tramite social network e mostra il suo palese interesse non so perché vado nel panico e mentre inizialmente parliamo poi il giorno dopo con una scusa lo blocco ovunque tutto nel giro di 2 giorni. Da lì inizi a interrogarmi Capisco che cioè è avvenuto sia perché non mi piacciono le cose tramite social ma principalmente perché mi si era creata questa ansia e disagio e non so perché una sorta di paura del nuovo che mi bloccava. Nella mia adolescenza mi sono piaciuti principalmente due ragazzi entrambi miei amici da anni e con loro ciò non era mai avvenuto per entrambi il sentimento non era ricambiato, non chiedendi però mai ciò chiaramente ma venendolo a sapere da terzi. In tutta la mia vita ho solo baciato un ragazzo ma perché me l ero imposto e infatti dopo quel primo appuntamento lui si rivelò una persona orribile (persona conosciuta sempre tramite social)e ovviamente troncai i rapporti. Sono arrivata a 21 anni vergine e avendo baciato un solo ragazzo Voglio fidanzarmi e innamorarmi ma appena ho la possibilità di conoscere qualcuno mi blocco una settimana fa ho scaricato Tinder e fra i migliaia di casi umani oggi ho conosciuto questo ragazzo di 27 anni, sembra un ragazzo con la testa sulle spalle molto dolce con i miei stessi valori , però esteticamente non mi prende per niente, nonostante ciò continuo a parlarci e non so se perché mi sono stancata di essere sola, o solo perché lui è interessato a me, o peggio usarlo per superare questo mio blocco da nuove conoscenze avevo pensato già di interrompere questa conoscenza di appena un giorno e non so se per questo senso di ansia e disagio che mi si crea (mi sento pressata solo a parlarci su Whatsapp dato che ha voluto il numero di telefono ) o perché realmente esteticamente non mi attira per niente, ho parlato un Po con le mie amiche che conoscono tutta la situazione mi hanno consigliato di proseguire questa conoscenza e se lui mi chiede di uscire di andare a prendere un caffè tranquillamente e se poi dal vivo non mi attira per niente di interrompere in quel caso il tutto, sono d accordo con questo pensiero il problema è che non me la sto vivendo bene e tutta la conoscenza che dovrebbe essere la parte piu bella mi mette ansia, disagio e pressione. Ce da chiarire anche che dopo quel primo ragazzo amico di amici ho capito i miei limiti e sto facendo di tutto per superarli quindi realmente sono nel pallone
Voglio continuare la conoscenza per superare questo mio limite e magari provare qualcosa per qualcuno ma allo stesso tempo voglio interrompere e il motivo non so se è il fattore estetico o il disagio che però voglio superare
Voglio continuare la conoscenza per superare questo mio limite e magari provare qualcosa per qualcuno ma allo stesso tempo voglio interrompere e il motivo non so se è il fattore estetico o il disagio che però voglio superare
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Gentile utente,
da quanto ci scrive mi sembra di intuire che al momento attuale lei si trovi a dover gestire sentimenti e motivazioni contrastanti: da un lato il suo rinnovato interesse per l'altro sesso, accompagnandosi ad un più o meno intenso desiderio di relazione, la starebbe motivando alla ricerca di un compagno con cui condividere emozioni, pensieri, valori; dall'altro, un timore non meglio definito che percepisce all'idea di conoscere una nuova persona la starebbe orientando, piuttosto, a mantenere il suo stato di single.
Ci troviamo così di fronte a bisogni differenti (intimità e affetto vs sicurezza e protezione) che motivano ad azioni contrapposte (avvicinamento al partner vs allontanamento dal partner). Se ora lei assecondasse questa spinta alla relazione, si troverebbe così a dover affrontare una paura non meglio nota, presumibilmente associata a qualche esperienza affettiva pregressa negativa; se invece assecondasse la spinta a proteggersi da possibili partner poco rispettosi e comprensivi, si troverebbe a vivere la condizione di solitudine indesiderata.
Le sue amiche, da come ci scrive, ben riconoscono in lei la presenza del primo bisogno, esortandola ad andare oltre le sue paure in vista del raggiungimento del suo obiettivo: trovare un ragazzo. Lei sarebbe anche concorde, se non fosse che la mancata comprensione del timore che vive nel proseguire la conoscenza di questo ragazzo la starebbe al momento frenando nel proseguimento di questo rapporto.
Sembra anche che abbia già trovato una possibile soluzione per risolvere questo conflitto intenrno tra il proseguire o meno questa relazione: il grado di piacere provato verso questo ragazzo. Così, si è convita che se il suo interesse fisico e sessuale fosse intenso, potrebbe farsi forza e andare avanti nella conoscenza; viceversa, in assenza di un tale interesse, si sentirebbe meno motivata ad affrontare i timori sopra accennati.
Ora, se questa lettura fosse corretta, più che darle un consiglio, forse poco utile dato la mancata conoscenza del suo caso specifico, della sua persona e degli obiettivi che vorrebbe raggiungere, mi sentirei di farle notare come spesso l'interesse fisico o sessuale può nascere in un momento successivo alla prima conoscenza; se il suo interesse fosse quindi quello di conoscere un ragazzo, ma la persona con cui si stesse vedendo non la convincerebbe in termini emotivo-affettivi, potrebbe comunque proseguire la frequentazione tenendo a mente che un simile interesse potrebbe comunque presentarsi proprio migliorando la conoscenza.
Infatti, mentre nei primi amori l'aspetto fisico o seduttivo riveste un ruolo principale nella relazione, nel corso del tempo altri fattori sembrano avere un ruolo nell'attrazione, tra cui la condivisione di idee e valori. Passiamo quindi da forme di amore o passione guidate primariamente dà segnali neurochimici e tratti somatici, a forme di amore guidate primariamente da fattori psicologici e ideologici, in linea con lo sviluppo delle nostre capacità mentali e di ragionamento.
Non so dirle se proseguire o meno la conoscenza sia per lei la strada più utile, ma spero che una simile restituzione, pur con i suoi numerosi limiti di validità, possa essere di aiuto nel prendere una decisione e gestire al meglio la propria vita emotiva. Le auguro un buon proseguimento di giornata
da quanto ci scrive mi sembra di intuire che al momento attuale lei si trovi a dover gestire sentimenti e motivazioni contrastanti: da un lato il suo rinnovato interesse per l'altro sesso, accompagnandosi ad un più o meno intenso desiderio di relazione, la starebbe motivando alla ricerca di un compagno con cui condividere emozioni, pensieri, valori; dall'altro, un timore non meglio definito che percepisce all'idea di conoscere una nuova persona la starebbe orientando, piuttosto, a mantenere il suo stato di single.
Ci troviamo così di fronte a bisogni differenti (intimità e affetto vs sicurezza e protezione) che motivano ad azioni contrapposte (avvicinamento al partner vs allontanamento dal partner). Se ora lei assecondasse questa spinta alla relazione, si troverebbe così a dover affrontare una paura non meglio nota, presumibilmente associata a qualche esperienza affettiva pregressa negativa; se invece assecondasse la spinta a proteggersi da possibili partner poco rispettosi e comprensivi, si troverebbe a vivere la condizione di solitudine indesiderata.
Le sue amiche, da come ci scrive, ben riconoscono in lei la presenza del primo bisogno, esortandola ad andare oltre le sue paure in vista del raggiungimento del suo obiettivo: trovare un ragazzo. Lei sarebbe anche concorde, se non fosse che la mancata comprensione del timore che vive nel proseguire la conoscenza di questo ragazzo la starebbe al momento frenando nel proseguimento di questo rapporto.
Sembra anche che abbia già trovato una possibile soluzione per risolvere questo conflitto intenrno tra il proseguire o meno questa relazione: il grado di piacere provato verso questo ragazzo. Così, si è convita che se il suo interesse fisico e sessuale fosse intenso, potrebbe farsi forza e andare avanti nella conoscenza; viceversa, in assenza di un tale interesse, si sentirebbe meno motivata ad affrontare i timori sopra accennati.
Ora, se questa lettura fosse corretta, più che darle un consiglio, forse poco utile dato la mancata conoscenza del suo caso specifico, della sua persona e degli obiettivi che vorrebbe raggiungere, mi sentirei di farle notare come spesso l'interesse fisico o sessuale può nascere in un momento successivo alla prima conoscenza; se il suo interesse fosse quindi quello di conoscere un ragazzo, ma la persona con cui si stesse vedendo non la convincerebbe in termini emotivo-affettivi, potrebbe comunque proseguire la frequentazione tenendo a mente che un simile interesse potrebbe comunque presentarsi proprio migliorando la conoscenza.
Infatti, mentre nei primi amori l'aspetto fisico o seduttivo riveste un ruolo principale nella relazione, nel corso del tempo altri fattori sembrano avere un ruolo nell'attrazione, tra cui la condivisione di idee e valori. Passiamo quindi da forme di amore o passione guidate primariamente dà segnali neurochimici e tratti somatici, a forme di amore guidate primariamente da fattori psicologici e ideologici, in linea con lo sviluppo delle nostre capacità mentali e di ragionamento.
Non so dirle se proseguire o meno la conoscenza sia per lei la strada più utile, ma spero che una simile restituzione, pur con i suoi numerosi limiti di validità, possa essere di aiuto nel prendere una decisione e gestire al meglio la propria vita emotiva. Le auguro un buon proseguimento di giornata
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 21/01/2019.
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