Mia moglie ha bisogno di me e dell'amante
Buongiorno,
ho 50 anni e sono sposato da 20 con la donna della mia vita. Adoro mia moglie e non potrei mai stare senza di lei. Circa sei mesi fa ho scoperto che mi tradisce con un uomo più giovane e molto bello, molto romantico e molto intraprendente con le donne. Da allora io e lei parliamo molto di quanto accaduto. Io dopo il tradimento l'ho perdonata pensando che la cosa sarebbe finita lì. Abbiamo due figli adolescenti che adoriamo ovviamente, abbiamo una casa bellissima che abbiamo costruito insieme, insomma abbiamo un vissuto meraviglioso. Il fatto è che lei, pur amandomi, non riesce a evitare di pensare anche a lui. Ha bisogno di entrambi. Con me è molto dolce, sono un bravo marito, dolce e sensibile nei suoi confronti, le porto la colazione a letto tutti giorni da quando ci siamo sposati. Mia moglie ha 44 anni, i figli sono abbastanza indipendenti ormai, non hanno più bisogno della loro mamma come quando erano piccoli. Dice che l'amante rappresenta un'evasione, quella giovinezza che non c'è più, il sentirsi corteggiata da un uomo giovane e bello... Lei ha bisogno di entrambi ma io non riesco a darmi pace, anche perchè lei non intende assolutamente rinunciare a lui e lo vuole nella sua vita, nonostante sia consapevole del dolore che mi causa. Non riesco ad essere lucido, quando mi accarezza mi rassereno ma la cosa dura poco dato che lei pensa anche a lui. Aggiungo un dettaglio: il sesso con me va alla grandissima, con l'amante è stato un disastro totale ma lui purtroppo non demorde e le chiede continuamente di rivedersi.... prima o poi finiranno a letto insieme nuovamente. Mia moglie dice che è sicurissima che io sia l'uomo della sua vita, so che non mi lascerà mai, di questo sono sicuro. Mi chiedo come poter fare uscire questa persona dalla sua testa. Non vuole rivolgersi ad uno specialista come le ho suggerito, sa di essere egoista dato che vuole: 1) un marito allegro quando torna a casa dal lavoro, 2) la liberta di vivere questa storia, 3) una famiglia unita dato che se ci lasciassimo i figli soffrirebbero.
Ripeto, lei non mi lascerà mai, abbiamo progetti a lungo periodo su viaggi, spese, ecc. Mi dice che non potrebbe mai stare con lui come con me, non funzionerebbe, è solo un bisogno di passare del tempo con lui per stare bene. Quando non penso a questa cosa stiamo benissimo e c'è un'intesa meravigliosa tra noi. Non intendo perderla, a me andrebbe bene anche accettare il fatto che siamo in tre ma è dura. Ripeto, ha bisogno di me e di lui. E' inutile imporle di scacciare questa cosa dalla sua testa, piuttosto devo io lavorare su di me e accettare questa situazione?
Ringrazio cordialmente
ho 50 anni e sono sposato da 20 con la donna della mia vita. Adoro mia moglie e non potrei mai stare senza di lei. Circa sei mesi fa ho scoperto che mi tradisce con un uomo più giovane e molto bello, molto romantico e molto intraprendente con le donne. Da allora io e lei parliamo molto di quanto accaduto. Io dopo il tradimento l'ho perdonata pensando che la cosa sarebbe finita lì. Abbiamo due figli adolescenti che adoriamo ovviamente, abbiamo una casa bellissima che abbiamo costruito insieme, insomma abbiamo un vissuto meraviglioso. Il fatto è che lei, pur amandomi, non riesce a evitare di pensare anche a lui. Ha bisogno di entrambi. Con me è molto dolce, sono un bravo marito, dolce e sensibile nei suoi confronti, le porto la colazione a letto tutti giorni da quando ci siamo sposati. Mia moglie ha 44 anni, i figli sono abbastanza indipendenti ormai, non hanno più bisogno della loro mamma come quando erano piccoli. Dice che l'amante rappresenta un'evasione, quella giovinezza che non c'è più, il sentirsi corteggiata da un uomo giovane e bello... Lei ha bisogno di entrambi ma io non riesco a darmi pace, anche perchè lei non intende assolutamente rinunciare a lui e lo vuole nella sua vita, nonostante sia consapevole del dolore che mi causa. Non riesco ad essere lucido, quando mi accarezza mi rassereno ma la cosa dura poco dato che lei pensa anche a lui. Aggiungo un dettaglio: il sesso con me va alla grandissima, con l'amante è stato un disastro totale ma lui purtroppo non demorde e le chiede continuamente di rivedersi.... prima o poi finiranno a letto insieme nuovamente. Mia moglie dice che è sicurissima che io sia l'uomo della sua vita, so che non mi lascerà mai, di questo sono sicuro. Mi chiedo come poter fare uscire questa persona dalla sua testa. Non vuole rivolgersi ad uno specialista come le ho suggerito, sa di essere egoista dato che vuole: 1) un marito allegro quando torna a casa dal lavoro, 2) la liberta di vivere questa storia, 3) una famiglia unita dato che se ci lasciassimo i figli soffrirebbero.
Ripeto, lei non mi lascerà mai, abbiamo progetti a lungo periodo su viaggi, spese, ecc. Mi dice che non potrebbe mai stare con lui come con me, non funzionerebbe, è solo un bisogno di passare del tempo con lui per stare bene. Quando non penso a questa cosa stiamo benissimo e c'è un'intesa meravigliosa tra noi. Non intendo perderla, a me andrebbe bene anche accettare il fatto che siamo in tre ma è dura. Ripeto, ha bisogno di me e di lui. E' inutile imporle di scacciare questa cosa dalla sua testa, piuttosto devo io lavorare su di me e accettare questa situazione?
Ringrazio cordialmente
[#1]
Alcune persone non chiedono consiglio allo psicologo per guarire, lo chiedono perché vorrebbero farsi insegnare come convivere con il proprio problema.
Lei ha di fatto già accettato la situazione attuale, vorrebbe però fare a meno della sofferenza che ne consegue.
Ma è difficile, perché la sua parte orgogliosa di marito tradito non riesce ad accettare che proprio sua moglie, la "donna della sua vita", se la stia facendo con un altro.
>>> Mi chiedo come poter fare uscire questa persona dalla sua testa
>>>
Sua moglie sta continuando a fare quel che le pare perché lei (che ci scrive) glielo sta permettendo.
L'unica possibilità sarebbe una posizione di maggior fermezza, al limite intransigenza da parte sua. Che però non mi pare disposto ad adottare, dato che ha così paura di perderla.
Lei ha di fatto già accettato la situazione attuale, vorrebbe però fare a meno della sofferenza che ne consegue.
Ma è difficile, perché la sua parte orgogliosa di marito tradito non riesce ad accettare che proprio sua moglie, la "donna della sua vita", se la stia facendo con un altro.
>>> Mi chiedo come poter fare uscire questa persona dalla sua testa
>>>
Sua moglie sta continuando a fare quel che le pare perché lei (che ci scrive) glielo sta permettendo.
L'unica possibilità sarebbe una posizione di maggior fermezza, al limite intransigenza da parte sua. Che però non mi pare disposto ad adottare, dato che ha così paura di perderla.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie per la veloce risposta, dottore. Lei ha centrato il punto, mia moglie fa quel che vuole perchè io glielo concedo, lo so bene. D'altro canto se io, per dire, andassi via di casa o le chiedessi di scegliere tra me e lui, sarebbe un muro contro muro delle cui conseguenze avrei paura: proteggere i figli dal dramma, perdere mia moglie se dovesse sceglie l'altro - non è affatto scontato che scelga me, purtroppo. Devo lavorare, credo, sull'orgoglio e sull'accettazione da parte mia della situazione, sapendo che comunque mia moglie non mi lascerà mai.
Grazie ancora
Grazie ancora
[#3]
Gentile utente,
forse Sua moglie non è che stia facendo "quel che le pare"
ma quello di cui sente il bisogno:
essere corteggiata, giovinezza, ecc.
Nonostante la sessualità non vada bene
questa relazione le dà - evidentemente - quella vitalità che da tempo magari non provava.
Al di là dei concetti di sacrificio, rinuncia,..
poco adatti alla psicologia,
una psicoterapia in questi casi risulterebbe di grande utilità a Sua moglie;
per capire le molle che hanno spinto,
per assumere un dato di realtà con modalità adulte,
per fare fronte ad un proprio eventuale "narcisismo della 50enne"
e per molti altri fattori risalenti all'individualità della persona che tradisce.
Se poi ci fossero spazi di miglioramento nella coppia,
si apre un altro capitolo;
anche se dalle Sue parole non sembrano emergere carenze in tale senso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
forse Sua moglie non è che stia facendo "quel che le pare"
ma quello di cui sente il bisogno:
essere corteggiata, giovinezza, ecc.
Nonostante la sessualità non vada bene
questa relazione le dà - evidentemente - quella vitalità che da tempo magari non provava.
Al di là dei concetti di sacrificio, rinuncia,..
poco adatti alla psicologia,
una psicoterapia in questi casi risulterebbe di grande utilità a Sua moglie;
per capire le molle che hanno spinto,
per assumere un dato di realtà con modalità adulte,
per fare fronte ad un proprio eventuale "narcisismo della 50enne"
e per molti altri fattori risalenti all'individualità della persona che tradisce.
Se poi ci fossero spazi di miglioramento nella coppia,
si apre un altro capitolo;
anche se dalle Sue parole non sembrano emergere carenze in tale senso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
>>> D'altro canto se io, per dire, andassi via di casa o le chiedessi di scegliere tra me e lui, sarebbe un muro contro muro delle cui conseguenze avrei paura
>>>
Sì, esatto, si tratta di paura.
>>> Devo lavorare, credo, sull'orgoglio e sull'accettazione da parte mia della situazione, sapendo che comunque mia moglie non mi lascerà mai
>>>
Solo lei può dare la risposta a tale domanda: vincere la paura oppure abbozzare e accettare?
Dei consulti psicologici, se ne sentisse il bisogno, potrebbero aiutarla a prendere la decisione più adatta a lei.
In questo momento è lei che sta soffrendo (lei che ci scrive), non certo sua moglie.
>>>
Sì, esatto, si tratta di paura.
>>> Devo lavorare, credo, sull'orgoglio e sull'accettazione da parte mia della situazione, sapendo che comunque mia moglie non mi lascerà mai
>>>
Solo lei può dare la risposta a tale domanda: vincere la paura oppure abbozzare e accettare?
Dei consulti psicologici, se ne sentisse il bisogno, potrebbero aiutarla a prendere la decisione più adatta a lei.
In questo momento è lei che sta soffrendo (lei che ci scrive), non certo sua moglie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 69.9k visite dal 21/01/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.