Chiedo consiglio

Salve,sono un ragazzo di 27 anni in un momento delicato essendo molto confuso. La mia storia parla di un abuso psicologico domestico che ho subito fino ai 22 anni da parte di mio fratello (anche lui disturbato con atteggiamenti sadici e autolesionisti) fino a quando non ho deciso di distaccarmi e vivere con mio padre (i miei genitori sono separati). Per tutti questi anni ho fatto sempre fatica a lavorare,impegnarmi sentimentalmente e molto anche nelle relazioni sociali poichè la rabbia,la frustrazione e l'ansia mi hanno sempre accompagnato quotidianamente. In certi periodi sogno scenari catastrofici e in generale un cambiamento fa scattare nel mio cervello pensieri catastrofici e di abuso,come se ci fosse qualcuno pronto a farmi del male.Ogni offesa alla mia persona e alcuni eventi di vita oggettivamente non gravi mi hanno creato blocchi e ossessioni di rabbia vendicativa. Ho seguito una dispendiosa terapia psicologica di tre anni e mezzo ma che mi ha messo in una situazione regressiva senza prendermi le responsabilità e che mi ha portato a capire molte cose razionalmente ma cambiando di poco la situazione interiore. Il problema è che ho attribuito le precedenti mancanze sociali alle mie debolezze,sensi di colpa messi in testa proprio da mio fratello e la famiglia,ma adesso a 27 anni mi stò rendendo conto che un annuncio di lavoro in un'altra città non può far scattare pensieri come se dovessi essere abusato. La mia famiglia non capisce tutto ciò e tanto meno mio fratello che fa passare me per quello problematico e rancoroso. Non posso più seguire una terapia psicologica per mancanza di soldi ,quella che ho seguito l'ho affrontata pensando a rimuovere certe debolezze come se la colpa fosse la mia piuttosto che realizzare che sono una conseguenza di quello che ho vissuto. Sono qui quindi per chiedere un consiglio in un momento di confusione. Grazie mille