Necessità di capire
Se scrivo ancora qui è perchè non riesco a prendere pace.
Come si evince da altri consulti ho "disturbi" da un numero elevato di anni. Sono certa che questi disturbi abbiano una cosiddetta "causa", fattori scatenanti che hanno in qualche modo causato o perlomeno amplificato il mio comportamento psicopatologico.
E va bene, questo mi è chiaro, più o meno riesco a capire come mai mi sono "ammalata" e in qualche modo questo mi fa sentire meno aliena.
Se conosco quello che succede provo meno paura. é sempre stato così, ho bisogno di sapere.
In passato ho seguito una lunga terapia psicodinamica che in qualche modo mi ha aiutato a riflettere su queste tematiche e ne sono ancora grata.
Successivamente a quella terapia nella mia vita ci sono stati dei cambiamenti, ed oltre al "semplice" disturbo alimentare ho subito dei peggioramenti notevoli nella mia condizione.
Questo accadeva 10 anni fa, e da allora ho la sensazione che la mia vita sia bloccata. Diagnosi, medici, psicoterapeuti, qualche tentativo di dare una direzione alla mia esistenza, ma nulla di concreto.
Oltre alla malattia, al disturbo (chiamiamolo come volete) si aggiunge il fallimento che forse proprio questo disturbo ha causato.
Ed io non riesco a perdonarmi. La mia vita poteva spiccare il volo, ma io non sono riuscita a decidere in quale direzione. è così umiliante, così svilente.
Non so perchè 10 anni fa ho iniziato a bloccarmi, non so perchè tutti i miei tentativi di riprendermi e di dare un senso alla mi vita siano falliti. Ho bisogno di saperlo, di dare un senso ai miei comportamenti distorti altrimenti l'odio che provo nei miei confronti non si affievolirà mai.
Voi pensate che sia sbagliato questo desiderio? questa vitale necessità?
Seguo la mia attuale terapia da circa due anni e mezzo senza risultati soddisfacenti. Essenzialmente non è cambiato nulla.
E certo, forse sono io, forse non sono una buona paziente, forse non mi fido, sicuramente non faccio gli esercizi che mi vengono asseganti, ma non c'è una lontana ( e dico lontana) possibilità che l'orientamento del mio terapeuta non mi sia confacente?
Credo si di formazione relazionale e cognitivista, sicuramente esperto in disturbi alimentari.
Ma quando vado indietro e dico che ho bisogno di capire perchè mi sia comportata in un certo modo mi viene risposto che "è la malattia" ed in qualche modo devo accettarlo.
beh, a me non basta e non basterà mai.
Guai a parlare del passato che sembra un mostro a cui non doversi avvicinare per non stare peggio. Ma io non ho paura del passato, quello di cui ho terrore è il futuro perchè proprio le mie esperienze passate mi hanno fatto capire che non sono in grado di vivere degnamente.
So che qui nessuno giudicherà mai il lavoro di un altro terapeuta, ma la mia domanda è questa:
è cosi sbagliato aver necessità di capire per riuscire finalmente a perdonarsi?
Come si evince da altri consulti ho "disturbi" da un numero elevato di anni. Sono certa che questi disturbi abbiano una cosiddetta "causa", fattori scatenanti che hanno in qualche modo causato o perlomeno amplificato il mio comportamento psicopatologico.
E va bene, questo mi è chiaro, più o meno riesco a capire come mai mi sono "ammalata" e in qualche modo questo mi fa sentire meno aliena.
Se conosco quello che succede provo meno paura. é sempre stato così, ho bisogno di sapere.
In passato ho seguito una lunga terapia psicodinamica che in qualche modo mi ha aiutato a riflettere su queste tematiche e ne sono ancora grata.
Successivamente a quella terapia nella mia vita ci sono stati dei cambiamenti, ed oltre al "semplice" disturbo alimentare ho subito dei peggioramenti notevoli nella mia condizione.
Questo accadeva 10 anni fa, e da allora ho la sensazione che la mia vita sia bloccata. Diagnosi, medici, psicoterapeuti, qualche tentativo di dare una direzione alla mia esistenza, ma nulla di concreto.
Oltre alla malattia, al disturbo (chiamiamolo come volete) si aggiunge il fallimento che forse proprio questo disturbo ha causato.
Ed io non riesco a perdonarmi. La mia vita poteva spiccare il volo, ma io non sono riuscita a decidere in quale direzione. è così umiliante, così svilente.
Non so perchè 10 anni fa ho iniziato a bloccarmi, non so perchè tutti i miei tentativi di riprendermi e di dare un senso alla mi vita siano falliti. Ho bisogno di saperlo, di dare un senso ai miei comportamenti distorti altrimenti l'odio che provo nei miei confronti non si affievolirà mai.
Voi pensate che sia sbagliato questo desiderio? questa vitale necessità?
Seguo la mia attuale terapia da circa due anni e mezzo senza risultati soddisfacenti. Essenzialmente non è cambiato nulla.
E certo, forse sono io, forse non sono una buona paziente, forse non mi fido, sicuramente non faccio gli esercizi che mi vengono asseganti, ma non c'è una lontana ( e dico lontana) possibilità che l'orientamento del mio terapeuta non mi sia confacente?
Credo si di formazione relazionale e cognitivista, sicuramente esperto in disturbi alimentari.
Ma quando vado indietro e dico che ho bisogno di capire perchè mi sia comportata in un certo modo mi viene risposto che "è la malattia" ed in qualche modo devo accettarlo.
beh, a me non basta e non basterà mai.
Guai a parlare del passato che sembra un mostro a cui non doversi avvicinare per non stare peggio. Ma io non ho paura del passato, quello di cui ho terrore è il futuro perchè proprio le mie esperienze passate mi hanno fatto capire che non sono in grado di vivere degnamente.
So che qui nessuno giudicherà mai il lavoro di un altro terapeuta, ma la mia domanda è questa:
è cosi sbagliato aver necessità di capire per riuscire finalmente a perdonarsi?
[#1]
Gentile utente,
alcuni indirizzi ritengono che "capire" non significhi affatto "cambiare".
Anch'io lo ritengo.
E dunque alla Sua domanda
"è cosi sbagliato aver necessità di capire per riuscire finalmente a perdonarsi?"
rispondo:
forse non è questo il problema,
forse questa è una strada inutile perchè non Le serve,
forse non c'è un perchè da capire, oppure milioni ma indimostrabili...
Sicuramente lo Psicoterapeuta,
che La conosce di persona,
sarà più preciso.
Considerato che la psicoterapia è una "esperienza"
è importante che Lei lavori con maggiore convinzione
("..non sono una buona paziente, forse non mi fido, sicuramente non faccio gli esercizi che mi vengono asseganti,.."),
affidandosi.
Solo così entrerà "dentro" una esperienza correttiva.
In altro caso la psicoterapia è inutile (o quasi).
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
alcuni indirizzi ritengono che "capire" non significhi affatto "cambiare".
Anch'io lo ritengo.
E dunque alla Sua domanda
"è cosi sbagliato aver necessità di capire per riuscire finalmente a perdonarsi?"
rispondo:
forse non è questo il problema,
forse questa è una strada inutile perchè non Le serve,
forse non c'è un perchè da capire, oppure milioni ma indimostrabili...
Sicuramente lo Psicoterapeuta,
che La conosce di persona,
sarà più preciso.
Considerato che la psicoterapia è una "esperienza"
è importante che Lei lavori con maggiore convinzione
("..non sono una buona paziente, forse non mi fido, sicuramente non faccio gli esercizi che mi vengono asseganti,.."),
affidandosi.
Solo così entrerà "dentro" una esperienza correttiva.
In altro caso la psicoterapia è inutile (o quasi).
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Buonasera Dottoressa,
La ringrazio per la sua risposta e sono d’accordo con Lei della necessità di entrare nella terapia affinché quest’ultima abbia effetto.
Ma la devo contraddire su un punto. Se è vero che cercare di capire e di comprendere non serve a nulla, anche il tipo di approccio che non tiene in considerazione il passato si sta rivelando inconcludente.
Se ho difficoltà ad accettare e perdonare quello che ho fatto, la soluzione è voltarsi dall’altra parte?
Comunque non ho affermato di essere una cattiva paziente. Era uno spunto di riflessione. Di fatto non ho mai saltato una seduta. L’unica Cosa che non faccio è il diario alimentare.
La ringrazio per la sua risposta e sono d’accordo con Lei della necessità di entrare nella terapia affinché quest’ultima abbia effetto.
Ma la devo contraddire su un punto. Se è vero che cercare di capire e di comprendere non serve a nulla, anche il tipo di approccio che non tiene in considerazione il passato si sta rivelando inconcludente.
Se ho difficoltà ad accettare e perdonare quello che ho fatto, la soluzione è voltarsi dall’altra parte?
Comunque non ho affermato di essere una cattiva paziente. Era uno spunto di riflessione. Di fatto non ho mai saltato una seduta. L’unica Cosa che non faccio è il diario alimentare.
[#3]
Gentile utente,
quanto potevamo suggerirLe sulla tematica in oggetto,
in questo e nel precedente consulto
( https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/660294-cambio-terapeuta.html )
è stato fatto.
Evidentemente il resto ha bisogno del vis-à-vis;
online i fraintendimento possono essere dietro l'angolo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
quanto potevamo suggerirLe sulla tematica in oggetto,
in questo e nel precedente consulto
( https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/660294-cambio-terapeuta.html )
è stato fatto.
Evidentemente il resto ha bisogno del vis-à-vis;
online i fraintendimento possono essere dietro l'angolo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
Ex utente
Davvero,
Forse non è questo il posto per trovare aiuto.
Ma se davvero qualcuno fosse disperato voi non fate altro che aumentare la sua disperazione.
Ho letto vari quesiti e varie risposte. Alla fine tutto si riduce al si faccia vedere dal vivo (e da uno bravo!) . Allora a che serve questo servizio online? Se qualsiasi domanda viene castrata e non sviluppata?
Non tutti sono stupidi da quest’altra parte del monitor.
Prima di iscrivervi ad un servizio così chiedetevi se volete davvero aiutare qualcuno o solo farvi pubblicità.
Forse non è questo il posto per trovare aiuto.
Ma se davvero qualcuno fosse disperato voi non fate altro che aumentare la sua disperazione.
Ho letto vari quesiti e varie risposte. Alla fine tutto si riduce al si faccia vedere dal vivo (e da uno bravo!) . Allora a che serve questo servizio online? Se qualsiasi domanda viene castrata e non sviluppata?
Non tutti sono stupidi da quest’altra parte del monitor.
Prima di iscrivervi ad un servizio così chiedetevi se volete davvero aiutare qualcuno o solo farvi pubblicità.
[#5]
Gentile utente,
SE una persona soffre di disturbi di una certa rilevanza clinica
-come Lei ci ha descritto solo cinque giorni fa in consulti/psichiatria/662232-abilify.html-
non può certo pensare di risolverli online.
Per ognuno dei consulti che giungono qui
la nostra professionalità ci porta a fornire l'orientamento che più riteniamo produttivo per "quella" singola persona,
come testimoniano le centinaia di risposte che ogni giorni offriamo;
ognuna differente dall'altra e al meglio di quanto si può fare online;
evitando di dare illusioni vane
o inutili rassicurazioni che distraggono la persona dalla ricerca di una reale e concreta soluzione ai propri problemi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
SE una persona soffre di disturbi di una certa rilevanza clinica
-come Lei ci ha descritto solo cinque giorni fa in consulti/psichiatria/662232-abilify.html-
non può certo pensare di risolverli online.
Per ognuno dei consulti che giungono qui
la nostra professionalità ci porta a fornire l'orientamento che più riteniamo produttivo per "quella" singola persona,
come testimoniano le centinaia di risposte che ogni giorni offriamo;
ognuna differente dall'altra e al meglio di quanto si può fare online;
evitando di dare illusioni vane
o inutili rassicurazioni che distraggono la persona dalla ricerca di una reale e concreta soluzione ai propri problemi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#6]
Gentile Utente
le sue pretese sono fuori luogo e poco rispettose nei confronti di una professionista che in modo del tutto spontaneo e gratuito si è messa a sua completa disposizione.
Il suo account sarà eliminato per violazione delle linee guida
Grazie
Cordiali saluti
staff@medicitalia.it
le sue pretese sono fuori luogo e poco rispettose nei confronti di una professionista che in modo del tutto spontaneo e gratuito si è messa a sua completa disposizione.
Il suo account sarà eliminato per violazione delle linee guida
Grazie
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 971 visite dal 19/01/2019.
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