Sessualità

Buongiorno,
ho 40 anni e da 4 mesi frequento un uomo di 48.
SIn dall'inizio ci siamo presi tantissimo di testa. Nonostante due caratteri opposti, abbiamo subito imparato a prenderci. Tra noi c'è grande rispetto e tanta comunicazione. Il sesso non è partito in maniera fortemente passionale, nel senso che facevamo spesso l'amore ma lui impiegava molto a raggiungere l'orgasmo. Ora la situazione continua e lui ha erezioni brevi, tempi molto lunghi, si innervosisce e interrompe. A Natale ha iniziato a dirmi che si sentiva apatico, ci siamo presi qualche giorno e poi è tornato. Con me sta bene, ma gli manca qualcosa, che neanche lui sa spiegare. Si descrive bulimico. Vorrebbe quella passione forti, da non staccare le mani di dosso all'altro (cosa che ho io) ma non ce l'ha e ne soffre. Io al secondo episodio in 4 settimane ho perso la pazienza e l'ho lasciato. Piangeva e ripeteva di averci provato ma che non riesce ad avere quella spinta passionale per me. Ora non so se dovrei essere più comprensiva e dargli tempo, ascolto e vedere se questa cosa si può risolvere o se restare lontana, giacchè se da me non è attratto mi farei solo del male. grazie dei vostri consigli. Federica
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

di fronte ad un problema sessuale,
sì, spesso si va alla ricerca di svariate cause: affettive, relazionale, ecc.

Ma perchè non iniziare semplicemente dal corpo
e da quella "eiaculazione ritardata" di cui Lei ci parla?

Una visita uro/andrologica è il primo step,
anche per tutti quelli che nella masturbazione dichiarano di funzionare regolarmente.

Se poi è tutto OK dal punto di vista organico,
allora si passa alla Psy.
Talvolta gli uomini nascondono dietro cause generiche
-chimica assente, mancata spinta passionale, altre definizioni esoterico/filosofiche-
delle disfunzioni che hanno già sperimentato in precedenti rapporti e mai approfondito.
Un consulto di persona presso un/a Psicoterapeuta meglio se perfezionata in sessuologia clinica
potrà far luce su cause e terapia.

Tenga conto però che il Suo comportamento riveste grande importanza.
Come mai "Io al secondo episodio in 4 settimane ho perso la pazienza e l'ho lasciato"? In fondo è una disfunzione, non un dispetto fatto a Lei...

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Mi sono sentita rifiutata. La sessualità è importante nella coppia e se lui non è attratto da me, io cosa posso fare? Mi sono innervosita perchè sembra che lui si sforzi di desiderarmi e mi sembra illogico. O mi desideri o non mi desideri e non essere desiderata quando si desidera è frustrante..
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
"Mi sono sentita rifiutata."

Tenga conto che questa è una sua personale interpretazione di un elemento (di origine organica? psichica?) evidenziato dal Suo partner.

Ribadirei l'importanza di una buona diagnosi specialistica
anche a Suo vantaggio,
se Lei tiene a questa relazione/partner.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti