Lo strazio di una separazione voluta (da me)
Gentilissimi,
dopo 8 anni tra convivenza e matrimonio, 2 anni fa ho perso la testa per un'altra donna. Il giorno in cui è avvenuto il primo bacio, sono tornato a casa in crisi e con mia moglie ho subito lanciato l'allarme: "qualcosa tra noi non va". Ma non sono stato abbastanza coraggioso da ammettere di aver appena iniziato una relazione parallela. La quale è andata avanti mesi e mesi, sempre di nascosto. E tra i pianti struggenti di mia moglie (alla quale confidavo solo un malessere e la mancante attrazione sessuale verso lei) e mio enorme senso di colpa costante (dolorissimo anche per me), sebbene non abbia ricevuto nessun aut/aut, mi sono imposto di dover scegliere se tornare con mia moglie oppure se avviare la separazione e iniziare una nuova vita con l'altra donna. Perche non ce la facevo piu' ad andare avanti cosi. Ho scelto la seconda strada ormai 9 mesi fa e ci siamo separati di fatto. Mia moglie non ha mai saputo il reale motivo che ha scatenato il tutto e io ora frequento regolarmente la mia nuova donna.... Mia moglie ora sa che ho una frequentazione ma non sa assolutamente che la cosa avveniva già da prima.
Tuttavia con mia moglie si è innescato un controllo continuo delle emozioni (io cerco di capire se sta bene o male, e lei vice versa). Ci cerchiamo, ci telefoniamo a giorni alterni, a volte ci vediamo anche per una pizza o un caffe'. Spesso la cosa parte da me perche mi sento in colpa e a volte sento il vuoto che ha lasciato nella mia vita. Perche sono stati anni belli ed è stata sempre fedele e dedita a me. Perche' è come se non riuscissi ad accettarne la fine, anche se l'ho voluto io. E mi sento una schifezza totale per quello che ho fatto. Anche se con la nuova donna sto molto bene, non riesco a chiudere il cerchio, la penso sempre e sto male se lei un giorno mi dice che è triste. E lei fa lo stesso con me. Per qualunque cosa ci siamo vicendevolmente e siamo sempre pronti ad aiutarci. Tuttavia, almeno da parte mia, non c'è attrazione fisica/sessuale o altro. Solo una sorta di grande e forte amore platonico. Che tuttavia non mi permette di vivere in pienezza la mia nuova relazione.
Come si esce da un'impasse di questo tipo? Secondo voi sono ancora innamorato di mia moglie?
dopo 8 anni tra convivenza e matrimonio, 2 anni fa ho perso la testa per un'altra donna. Il giorno in cui è avvenuto il primo bacio, sono tornato a casa in crisi e con mia moglie ho subito lanciato l'allarme: "qualcosa tra noi non va". Ma non sono stato abbastanza coraggioso da ammettere di aver appena iniziato una relazione parallela. La quale è andata avanti mesi e mesi, sempre di nascosto. E tra i pianti struggenti di mia moglie (alla quale confidavo solo un malessere e la mancante attrazione sessuale verso lei) e mio enorme senso di colpa costante (dolorissimo anche per me), sebbene non abbia ricevuto nessun aut/aut, mi sono imposto di dover scegliere se tornare con mia moglie oppure se avviare la separazione e iniziare una nuova vita con l'altra donna. Perche non ce la facevo piu' ad andare avanti cosi. Ho scelto la seconda strada ormai 9 mesi fa e ci siamo separati di fatto. Mia moglie non ha mai saputo il reale motivo che ha scatenato il tutto e io ora frequento regolarmente la mia nuova donna.... Mia moglie ora sa che ho una frequentazione ma non sa assolutamente che la cosa avveniva già da prima.
Tuttavia con mia moglie si è innescato un controllo continuo delle emozioni (io cerco di capire se sta bene o male, e lei vice versa). Ci cerchiamo, ci telefoniamo a giorni alterni, a volte ci vediamo anche per una pizza o un caffe'. Spesso la cosa parte da me perche mi sento in colpa e a volte sento il vuoto che ha lasciato nella mia vita. Perche sono stati anni belli ed è stata sempre fedele e dedita a me. Perche' è come se non riuscissi ad accettarne la fine, anche se l'ho voluto io. E mi sento una schifezza totale per quello che ho fatto. Anche se con la nuova donna sto molto bene, non riesco a chiudere il cerchio, la penso sempre e sto male se lei un giorno mi dice che è triste. E lei fa lo stesso con me. Per qualunque cosa ci siamo vicendevolmente e siamo sempre pronti ad aiutarci. Tuttavia, almeno da parte mia, non c'è attrazione fisica/sessuale o altro. Solo una sorta di grande e forte amore platonico. Che tuttavia non mi permette di vivere in pienezza la mia nuova relazione.
Come si esce da un'impasse di questo tipo? Secondo voi sono ancora innamorato di mia moglie?
[#1]
"Innamorato" è difficile da definire in modo che vada bene per tutti.
Diciamo che di solito - in generale - quando una donna lascia, è perché non sente più niente. Quando invece un uomo lascia, spesso lo fa a malincuore.
Forse lei è innamorato di entrambe ma in modo diverso.
Probabilmente sente per la sua nuova compagna attrazione fisica, mentre verso sua moglie ancora pesano gli anni passati insieme, l'affetto, il sentimento di conoscenza da lunga data, di vicinanza.
Tutto questo è abbastanza normale e non dovrebbe essere fonte di preoccupazione, anche se mi rendo conto che il senso di colpa e il dispiacere di aver lasciato possano non essere facili da superare.
Non esiste una risposta semplice e non contraddittoria alla sua domanda, probabilmente se con sua moglie entrambi siete disponibile a continuare a vedervi, da amici, è bene che continuiate a farlo, e vedere dove vi porta il tempo.
Diciamo che di solito - in generale - quando una donna lascia, è perché non sente più niente. Quando invece un uomo lascia, spesso lo fa a malincuore.
Forse lei è innamorato di entrambe ma in modo diverso.
Probabilmente sente per la sua nuova compagna attrazione fisica, mentre verso sua moglie ancora pesano gli anni passati insieme, l'affetto, il sentimento di conoscenza da lunga data, di vicinanza.
Tutto questo è abbastanza normale e non dovrebbe essere fonte di preoccupazione, anche se mi rendo conto che il senso di colpa e il dispiacere di aver lasciato possano non essere facili da superare.
Non esiste una risposta semplice e non contraddittoria alla sua domanda, probabilmente se con sua moglie entrambi siete disponibile a continuare a vedervi, da amici, è bene che continuiate a farlo, e vedere dove vi porta il tempo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile utente, come lei stesso scriveva nel precedente consulto, ha già avuto la risposta dalla sua terapeuta: con la sua ex moglie aveva una relazione di tipo simbiotico, probabilmente innescata da tratti infantili presenti in tutti e due. Continuarla nel modo che lei scrive mi sembra inutile e crudele: lei toglie a sé stesso e all'ex moglie la spinta verso una realtà adulta, differendo il taglio di un indebito cordone ombelicale, e toglie alla nuova partner la pienezza di un amore senza scheletri nell'armadio.
Nel precedente consulto la mia collega le ha offerto un parere professionale preciso: queste domande vanno rivolte alla sua terapeuta. Se ciò non le è possibile, occorre pensare che l'alleanza terapeutica si è inceppata... e questo rimanda alla sua difficoltà a gestire relazioni adulte, non invischianti. Praticamente, lei nasconde a sua moglie il punto fondamentale che ama un'altra donna già da due anni, e con la stessa modalità nasconde alla sua psicologa le sue incertezze. Ci rifletta. Auguri.
Nel precedente consulto la mia collega le ha offerto un parere professionale preciso: queste domande vanno rivolte alla sua terapeuta. Se ciò non le è possibile, occorre pensare che l'alleanza terapeutica si è inceppata... e questo rimanda alla sua difficoltà a gestire relazioni adulte, non invischianti. Praticamente, lei nasconde a sua moglie il punto fondamentale che ama un'altra donna già da due anni, e con la stessa modalità nasconde alla sua psicologa le sue incertezze. Ci rifletta. Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Utente
grazie dottori.
In effetti la dottoressa Potenza ha ragione. Sono qui per cercare un secondo parere...
La mia terapeuta sostiene che il rapporto simbiotico si è creato perche' quando ho conosciuto la mia ex moglie ero in stato del bisogno e lei anche. Poi, al passare degli anni, con il mio percorso di terapia e la mia evoluzione, sono cambiate le mie necessità e ho guardato altrove, rispetto a una compagna di vita che garantiva accudimento/serenita'/stabilità ma non più attrazione e passione. E pertanto è andata cosi'...
Ma mi resta ancora il dubbio di aver fatto la cosa giusta e la difficoltà ad accettare che le cose siano andate diversamente da come ce le immaginavamo. Benche' io sia felice con la mia nuova donna, ho spesso una nostalgia tremenda della vecchia relazione e faccio fatica a scrollarmi da dosso il senso di colpa.
In effetti la dottoressa Potenza ha ragione. Sono qui per cercare un secondo parere...
La mia terapeuta sostiene che il rapporto simbiotico si è creato perche' quando ho conosciuto la mia ex moglie ero in stato del bisogno e lei anche. Poi, al passare degli anni, con il mio percorso di terapia e la mia evoluzione, sono cambiate le mie necessità e ho guardato altrove, rispetto a una compagna di vita che garantiva accudimento/serenita'/stabilità ma non più attrazione e passione. E pertanto è andata cosi'...
Ma mi resta ancora il dubbio di aver fatto la cosa giusta e la difficoltà ad accettare che le cose siano andate diversamente da come ce le immaginavamo. Benche' io sia felice con la mia nuova donna, ho spesso una nostalgia tremenda della vecchia relazione e faccio fatica a scrollarmi da dosso il senso di colpa.
[#4]
Gentile utente,
Le avevo risposto al precedente consulto:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/620152-tradimento-disamore-separazione.html .
Nessun abbandono,
nessun re-inizio è immune da
sofferenze,
rimpianti,
dubbi,
falimento di un progetto,
nostalgia..
Eppure
se vuole riprendere a vivere
non può stare contemporaneamente in ambedue le situazioni.
Deve scegliere con maggiore decisione.
Permetterà così anche alla sua ex moglie di sentirsi libera nel rifarsi una vita con qualcun altro.
Non cerchi altri "secondi pareri"
col rischio di fare confusione,
si affidi alla Sua Psicoterapeuta e si confronti con lei colla massima sincerità.
Dott. Brunialti
Le avevo risposto al precedente consulto:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/620152-tradimento-disamore-separazione.html .
Nessun abbandono,
nessun re-inizio è immune da
sofferenze,
rimpianti,
dubbi,
falimento di un progetto,
nostalgia..
Eppure
se vuole riprendere a vivere
non può stare contemporaneamente in ambedue le situazioni.
Deve scegliere con maggiore decisione.
Permetterà così anche alla sua ex moglie di sentirsi libera nel rifarsi una vita con qualcun altro.
Non cerchi altri "secondi pareri"
col rischio di fare confusione,
si affidi alla Sua Psicoterapeuta e si confronti con lei colla massima sincerità.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 14/01/2019.
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