Mancanza di dialogo in coppia ed immaturità
Buongiorno
Sono una ragazza di 26 anni che ha avuto sempre brevi storie (6 mesi la più lunga) ed ho anche poche amicizie. Adesso mi trovo in una relazione con un uomo più grande di me di 6 anni, più spigliato di me, più estroverso di me, con tanti amici e molto colto.
Il problema é la mancanza di dialogo tra noi forse perché io non riesco ad essere sicura di ciò che dico ed ho il timore del suo continuo puntualizzare e per questo principalmente la storia non vuole decollare come invece dovrebbe. Ho sempre il timore che lui possa trovare una persona con la quale possa affrontare discorsi profondi e confronti, una persona che stima e non una ragazza insicura come me. Il punto é che sono una persona seria ma con poca autostima, introversa..tutti i miei pensieri rimangono intrappolati e non riesco ad esternare. Mi vede troppo tranquilla, con la testa in aria e troppo infantile. Dal canto suo, ha un atteggiamento aggressivo, puntiglioso, poco morbido.
Vorrei capire come migliorare l'aspetto comunicativo tra noi, come poter essere ai suoi occhi più matura e meno bambina.
Eppure non mi sento così scarsa come mi dipinge, specialmente per quanto riguarda la serietà e i valori che ho dentro
Sono una ragazza di 26 anni che ha avuto sempre brevi storie (6 mesi la più lunga) ed ho anche poche amicizie. Adesso mi trovo in una relazione con un uomo più grande di me di 6 anni, più spigliato di me, più estroverso di me, con tanti amici e molto colto.
Il problema é la mancanza di dialogo tra noi forse perché io non riesco ad essere sicura di ciò che dico ed ho il timore del suo continuo puntualizzare e per questo principalmente la storia non vuole decollare come invece dovrebbe. Ho sempre il timore che lui possa trovare una persona con la quale possa affrontare discorsi profondi e confronti, una persona che stima e non una ragazza insicura come me. Il punto é che sono una persona seria ma con poca autostima, introversa..tutti i miei pensieri rimangono intrappolati e non riesco ad esternare. Mi vede troppo tranquilla, con la testa in aria e troppo infantile. Dal canto suo, ha un atteggiamento aggressivo, puntiglioso, poco morbido.
Vorrei capire come migliorare l'aspetto comunicativo tra noi, come poter essere ai suoi occhi più matura e meno bambina.
Eppure non mi sento così scarsa come mi dipinge, specialmente per quanto riguarda la serietà e i valori che ho dentro
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Riesce a individuare una ragione, secondo lei, del perché finora aveva avuto solo storie poco importanti e di breve durata?
Se tale ragione si potesse riassumere, sbrigativamente, ma in qualche modo, nella parola "evitamento", tenga presente quanto segue.
Al presente sembrerebbe che lei abbia trovato una persona che le tiene testa, che mette in discussione proprio quegli aspetti di insicurezza che lei stessa riconosce di avere e questo la stimola e la preoccupa allo stesso tempo.
Tuttavia ogni relazione importante ha anche questa funzione, quella di fornirci stimoli che ci spingano a migliorarci e ad andare avanti.
Di fronte agli stimoli si può reagire in due modi: accettando la sfida, oppure evitandoli.
Se tale ragione si potesse riassumere, sbrigativamente, ma in qualche modo, nella parola "evitamento", tenga presente quanto segue.
Al presente sembrerebbe che lei abbia trovato una persona che le tiene testa, che mette in discussione proprio quegli aspetti di insicurezza che lei stessa riconosce di avere e questo la stimola e la preoccupa allo stesso tempo.
Tuttavia ogni relazione importante ha anche questa funzione, quella di fornirci stimoli che ci spingano a migliorarci e ad andare avanti.
Di fronte agli stimoli si può reagire in due modi: accettando la sfida, oppure evitandoli.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, il motivo delle storie di breve durata é per il mio mancato coinvolgimento emotivo profondo (eccetto due volte dove sono stata lasciata ed ero realmente coinvolta). Però devo ammettere di avere avuto voglia di scappare, di evitare di mettermi in gioco tante volte ed anche adesso ho trovato delle difficoltà in questo senso. Il punto é che vedo sempre distruttive le critiche e non ho ancora capito come rafforzare la mia autostima
[#3]
L'estrema sensibilità alle critiche si può superare in vari modi, ma il più veloce ed efficace è cercare volontariamente le critiche, a piccole dosi, abituandosi a reggerle senza scappare.
È ciò che può essere fatto in una terapia/consulenza psicologica di tipo comportamentale o strategico.
È ciò che può essere fatto in una terapia/consulenza psicologica di tipo comportamentale o strategico.
[#5]
L'estrema sensibilità alle critiche può in effetti essere considerata una forma di immaturità.
Quindi è *questo* problema generale che deve affrontare, non trovare un semplice tappo per turare il fatto che il suo ragazzo la accusa di immaturità.
La differenza di età non c'entra.
Ciò che il ragazzo le dice non è *il* problema, è solo la *manifestazione* del problema.
Quindi è *questo* problema generale che deve affrontare, non trovare un semplice tappo per turare il fatto che il suo ragazzo la accusa di immaturità.
La differenza di età non c'entra.
Ciò che il ragazzo le dice non è *il* problema, è solo la *manifestazione* del problema.
[#8]
Gentile ragazza, vorrei rassicurarla, questo Lui così fantastico per me è contento di avere una ragazza gentile insicura anche adorante, temo.. che gli accresce l'autostostima ogni giorno, quindi si' cerchi di migliorarsi, legga, si informi e stia in pista, ma senza prendersela troppo, cerchi di migliorarsi nel lavoro, di avere i suoi soldi e le sue sicurezze, che questo Lui, sarà' fantastico , colto brillante , ma che carattere!! quindi carina e più matura si', ma con le idee chiare, senza farsi calpestare suvvia! Ci tenga informati, io faccio il tifo per Lei!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#9]
Utente
Gentile dottoressa grazie per il supporto, lavorativamente non mi sento dipendente da lui e mi reputo colta nella media senza troppe lodi..poi però, quando mi trovo a dover esternare un pensiero ecco che mi blocco per timore di non saperne abbastanza o di sbagliare un concetto. Posso anche dirle che nella mia infanzia ho avuto una madre ipercritica, critiche che sono riuscita a placare con l'accondiscendenza e una certa passività. Forse ho interiorizzato questo schema e, pur facendo a volte tante cose nuove, non riesco a "promuovermi" e ad essere "vincente"
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.7k visite dal 14/01/2019.
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