Sudore e timidezza
Gentili dottori, da tempo soffro di un problema di carattere (credo) psicologico: in determinate situazioni (per esempio parlare con gente poco conosciuta fuori dall'ambito familiare, discutere in pubblico etc.) inizio a sudare dalla fronte. Questo, come potete immaginare, crea molto imbarazzo e limita i rapporti con gli altri. Che consiglio mi potete dare? Da cosa può derivare questo problema? Ne soffrono parecchie persone?
Grazie
P.S. non ho sempre sofferto di timidezza, è da qualche anno che il problema si presenta.
Grazie
P.S. non ho sempre sofferto di timidezza, è da qualche anno che il problema si presenta.
[#1]
Psicologo
Gentile utente, dalla sua richiesta sembra che più che ad essere la timidezza a farla sudare, sia la sudorazione improvvisa a farla sentire a disagio. Questo per dirle che potrebbe trattarsi anche di un problema fisiologico. Le consiglio di chiedere al suo medico di base eventuali esami da fare e solo dopo aver avuto risultati negativi, pensare di intraprendere un percorso psicologico.
[#2]
Gentile utente
Ciò che suggerisce la collega potrebbe esser vero, ma potrebbe esserci anche una terza spiegazione. Potrebbe essere che lei: 1) si sente a disagio a parlare con gente poco conosciuta; 2) quindi inizia a sudare; 3) ciò le crea imbarazzo; 4) si sente ancora peggio; 5) e il ciclo si chiude su se stesso e riparte daccapo.
In altre parole, non è detto che vi sia una spiegazione lineare al suo disturbo, potrebbe essere un processo di tipo circolare come spesso succede in chi soffre d'ansia.
D'accordo per la visita medica, ma se il disagio è scatenato da una situazione comportamentale - parlare con gente poco conosciuta - è probabile che la competenza sia dello psicologo.
Cordiali saluti
Ciò che suggerisce la collega potrebbe esser vero, ma potrebbe esserci anche una terza spiegazione. Potrebbe essere che lei: 1) si sente a disagio a parlare con gente poco conosciuta; 2) quindi inizia a sudare; 3) ciò le crea imbarazzo; 4) si sente ancora peggio; 5) e il ciclo si chiude su se stesso e riparte daccapo.
In altre parole, non è detto che vi sia una spiegazione lineare al suo disturbo, potrebbe essere un processo di tipo circolare come spesso succede in chi soffre d'ansia.
D'accordo per la visita medica, ma se il disagio è scatenato da una situazione comportamentale - parlare con gente poco conosciuta - è probabile che la competenza sia dello psicologo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
Gentile dott. Santonocito,
credo che abbia centrato il problema. Tenderei ad escluere cause di tipo non psicologico. Infatti, tale inconveniente mi capita quando parlo in pubblico di situazioni personali. Non mi capita, ad esempio, se mi trovo a parlare di lavoro con colleghi e sono concentrato su un determinato progetto. E' come se per certe situazioni (soprattutto lavorative) mi sentissi sicuro, mentre per altre (più personali) avessi paura del giudizio degli altri. Come spiegavo, è da un po di anni che soffro di questo problema, più o meno da quando è morto mio padre. Secondo voi, tale avvenimento, può aver inciso così tanto sul mio carattere?
credo che abbia centrato il problema. Tenderei ad escluere cause di tipo non psicologico. Infatti, tale inconveniente mi capita quando parlo in pubblico di situazioni personali. Non mi capita, ad esempio, se mi trovo a parlare di lavoro con colleghi e sono concentrato su un determinato progetto. E' come se per certe situazioni (soprattutto lavorative) mi sentissi sicuro, mentre per altre (più personali) avessi paura del giudizio degli altri. Come spiegavo, è da un po di anni che soffro di questo problema, più o meno da quando è morto mio padre. Secondo voi, tale avvenimento, può aver inciso così tanto sul mio carattere?
[#4]
Potrebbe. Ma bisogna vedere se riguardo al problema che ha ora sia più opportuna una lunga ricerca delle cause o una possibilmente rapida soluzione. Alcuni approcci terapeutici ritengono indispensabile ricercare le cause, altri si concentrano più sul da farsi, oggi, per eliminare il problema.
In altre parole, per cambiare qualcosa oggi non è sempre necessario sapere ciò che è successo ieri. Proprio perché non si tratta di sistemi lineari ma circolari, dove non c'è un inizio e una fine ma un processo continuo.
In entrambi i casi non è ovviamente escluso un'aiuto all'elaborazione del lutto che ha avuto, se questo è necessario.
Cordiali saluti
In altre parole, per cambiare qualcosa oggi non è sempre necessario sapere ciò che è successo ieri. Proprio perché non si tratta di sistemi lineari ma circolari, dove non c'è un inizio e una fine ma un processo continuo.
In entrambi i casi non è ovviamente escluso un'aiuto all'elaborazione del lutto che ha avuto, se questo è necessario.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente,
dalla sua descrizione potrebbe trattarsi di un disturbo d'ansia noto come Fobia Sociale. Non le elencherò tutti i sintomi perchè sono certo che, da ansioso, in questo momento avrà già aperto un'altra pagina sul web...
Le basti sapere che, se fosse questo disturbo, le persone che ne soffrono sono molto sensibili allo sguardo degli altri. La paura che ne deriva fa il resto: tachicardia, aumento della respirazione, aumento della temperatura corporea e...sudorazione
Ecco il circolo di cui parla il Collega Santonocito
Immagino che dalle mie parole non avrà capito molto, purtroppo questo è il limite del web. Ora lei può scegliere se andare avanti così, facendosene una ragione, oppure curarsi.
Io comunque una consulenza psicologica la farei, a questo punto, per avere maggiore chiarezza.
Può sempre leggersi questo articolo sull'ansia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
dalla sua descrizione potrebbe trattarsi di un disturbo d'ansia noto come Fobia Sociale. Non le elencherò tutti i sintomi perchè sono certo che, da ansioso, in questo momento avrà già aperto un'altra pagina sul web...
Le basti sapere che, se fosse questo disturbo, le persone che ne soffrono sono molto sensibili allo sguardo degli altri. La paura che ne deriva fa il resto: tachicardia, aumento della respirazione, aumento della temperatura corporea e...sudorazione
Ecco il circolo di cui parla il Collega Santonocito
Immagino che dalle mie parole non avrà capito molto, purtroppo questo è il limite del web. Ora lei può scegliere se andare avanti così, facendosene una ragione, oppure curarsi.
Io comunque una consulenza psicologica la farei, a questo punto, per avere maggiore chiarezza.
Può sempre leggersi questo articolo sull'ansia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
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