E' possibile autoconvincersi di non amare più una persona?
Io e il mio ragazzo stavamo insieme da 2 anni, era sempre andato tutto bene finchè all'improvviso un mese fa mi ha lasciata dicendo di voler stare solo e di non amarmi più. All'inizio ho pensato avesse un'altra ma ho avuto modo di scoprire che non è così.
Durante le vacanze di natale non ci siamo cercati molto: io perchè sentirlo mi faceva stare male e lui perchè non voleva ferirmi (così dice), viviamo nella stessa casa perchè siamo entrambi fuorisede e studiamo, e in casa mi è difficile evitarlo.
Quando ci siamo rivisti è stato come se non ci fossimo mai lasciati, abbiamo parlato tanto, riso e scherzato come abbiamo sempre fatto. Più volte ha cercato contatto fisico facendomi il solletico o semplicemente per giocare con me (niente baci o altro) e infatti pensavo volesse tornare insieme, ma lui continua a dire di no. Ci guardiamo tanto negli occhi e vedo che mi guarda come ha sempre fatto.
Più volte mi ha detto che io non lo merito perchè non mi ha dato abbastanza attenzioni, ma io non gli ho mai fatto nessun problema per queste cose perchè il suo modo di amare mi è sempre andato bene e non ho mai sentito carenze da parte sua. A giugno aveva avuto una crisi in cui diceva di non amarmi più perchè non sentiva di amarmi come lo amo io, lui ha sofferto molto nella sua vita e so che non ha mai avuto una persona che provasse un amore così forte per lui, quindi non vorrei avesse iniziato a pensare di non essere abbastanza ed essendosi tenuto tutto dentro è scoppiato.
Quando mi ha lasciata ha detto di star facendo uno sbaglio e anche questa frase mi manda in crisi. Io sono disposta a ricominciare perchè lo amo come non ho mai amato nessuno.
Quindi, è possibile autoconvincersi di non amare una persona? Cosa posso fare per recuperarlo?
Grazie in anticipo per la risposta.
Durante le vacanze di natale non ci siamo cercati molto: io perchè sentirlo mi faceva stare male e lui perchè non voleva ferirmi (così dice), viviamo nella stessa casa perchè siamo entrambi fuorisede e studiamo, e in casa mi è difficile evitarlo.
Quando ci siamo rivisti è stato come se non ci fossimo mai lasciati, abbiamo parlato tanto, riso e scherzato come abbiamo sempre fatto. Più volte ha cercato contatto fisico facendomi il solletico o semplicemente per giocare con me (niente baci o altro) e infatti pensavo volesse tornare insieme, ma lui continua a dire di no. Ci guardiamo tanto negli occhi e vedo che mi guarda come ha sempre fatto.
Più volte mi ha detto che io non lo merito perchè non mi ha dato abbastanza attenzioni, ma io non gli ho mai fatto nessun problema per queste cose perchè il suo modo di amare mi è sempre andato bene e non ho mai sentito carenze da parte sua. A giugno aveva avuto una crisi in cui diceva di non amarmi più perchè non sentiva di amarmi come lo amo io, lui ha sofferto molto nella sua vita e so che non ha mai avuto una persona che provasse un amore così forte per lui, quindi non vorrei avesse iniziato a pensare di non essere abbastanza ed essendosi tenuto tutto dentro è scoppiato.
Quando mi ha lasciata ha detto di star facendo uno sbaglio e anche questa frase mi manda in crisi. Io sono disposta a ricominciare perchè lo amo come non ho mai amato nessuno.
Quindi, è possibile autoconvincersi di non amare una persona? Cosa posso fare per recuperarlo?
Grazie in anticipo per la risposta.
[#1]
>>> è possibile autoconvincersi di non amare una persona?
>>>
Ammesso che fosse possibile, per quale motivo uno dovrebbe volontariamente privarsi del piacere ricavato dall'amare un'altra persona?
Fatti questa domanda e sentirai subito che qualcosa non quadra.
Piuttosto, quello che succede di solito è:
1) Si smette di amare, gradualmente, ma si continua a stare insieme all'altro. Per inerzia, per pigrizia o per abitudine. O per paura della solitudine.
2) Si decide di lasciare l'altro e l'altro interpreta tale decisione come "improvvisa". Ma non è improvvisa, è solo che si è resa palese all'improvviso.
3) Dopo aver lasciato, la persona può sentirsi in colpa, addirittura deprimersi.
4) Si dice: "ti amo anche se ti ho lasciato", idea chiaramente paradossale. A meno che non ci siano cause di forza maggiore che abbiano obbligato in tal senso.
E infatti di solito le cause di forza maggiore sono: cattivo carattere, aver sofferto molto, non mi meriti, sono depresso ecc.
Sono tutti modi per indorare la pillola, a se stessi prima che a colui che si è lasciato.
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Ammesso che fosse possibile, per quale motivo uno dovrebbe volontariamente privarsi del piacere ricavato dall'amare un'altra persona?
Fatti questa domanda e sentirai subito che qualcosa non quadra.
Piuttosto, quello che succede di solito è:
1) Si smette di amare, gradualmente, ma si continua a stare insieme all'altro. Per inerzia, per pigrizia o per abitudine. O per paura della solitudine.
2) Si decide di lasciare l'altro e l'altro interpreta tale decisione come "improvvisa". Ma non è improvvisa, è solo che si è resa palese all'improvviso.
3) Dopo aver lasciato, la persona può sentirsi in colpa, addirittura deprimersi.
4) Si dice: "ti amo anche se ti ho lasciato", idea chiaramente paradossale. A meno che non ci siano cause di forza maggiore che abbiano obbligato in tal senso.
E infatti di solito le cause di forza maggiore sono: cattivo carattere, aver sofferto molto, non mi meriti, sono depresso ecc.
Sono tutti modi per indorare la pillola, a se stessi prima che a colui che si è lasciato.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 19.9k visite dal 13/01/2019.
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