Tic verso forme falliche

Negli ultimi tempi sono molto confuso,in vari aspetti della mia vita,ma ultimamene la sessualità ha preso un posto preponderante.
In un consulto precedente,ne ho parlato già,dove,in poche parole,ho spiegato che non riesca a capirla dopo vari vicissitudini e ciò mi turba molto,rendendomi non tranquillo e spensierato come vorrei.Ma nonostante ciò negli ultimi tempi riguardo a questo problema mi sente meglio,ma ho ancora delle ferite non rimarginate,e una di queste è che verso forme falliche si scatena un tic nella bocca,dove sento la lingua muoversi un pochettino e la salivazione aumenta,sembra quasi preimpostato dalla sensazione.Infatti capita di testarmi davanti ad un magnete che ho a casa,lo fisso e cerco di analizzarmi,ma sembra farmi più del male che del bene.Questa cosa mi turba e non riesco a capire perché succeda,anche se penso sia una specie di abitudine nato dal mio testarmi sempre riguardo al problema della sessualità.
P.s l'uso di sostanze alteranti (alcol e cannabis) quanto può cambiare,influire e modificarti in modo negativo rispetto alla sfera sessuale?
Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

sta cercando risposte importanti dentro di sé. In questa sede non è possibile dirle quale sia il suo orientamento sessuale né darle specifiche indicazioni ed esercizi per farla stare meglio e riuscire a mitigare la sofferenza di cui parla. È necessario capire quale sia il suo malessere con i necessari approfondimenti, che online non è possibile fare.

Parla di tanti vissuti che meritano la massima attenzione, ad esempio aspetti depressivi, ossessivi, ansiosi; inoltre anche la percezione di sé di essere "perverso" rispetto all'omosessualità è significativa, nonostante l'apertura dichiarata all'inizio del consulto precedente, nonostante sappia senz'altro che l'omosessualità non è una malattia, ma un orientamento sessuale.

Mostra interesse a raccontare la sua storia e sento in lei il desiderio di affrontare il suo malessere interiore. Questo è molto favorevole. La strada da percorrere resta allora quella di effettuare un approfondimento dal vivo; cerchi il modo per farlo, senza scoraggiarsi e dire subito no. Può costare fatica, ma è giusto che lei possa prendersi cura di sé.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Siccome lei ha letto il precedente consulto,saprà che ho una ragazza da un po' di mesi e,fortunatamente con lei riesco a parlare dei miei problemi,come questi,anche se,parer mio,non dovrei,perché gli posso causare solo del malessere e non del bene,essendo il fidanzato,dovrei farla stare bene e non farla preoccupare riguarda a una cosa come la sessualità che sta alla base di una relazione amorosa,ma è l'unica persona con cui riesco a confidarmi su questo mio malessere.Quello che non riesco a capire e che nonostante io faccia l'amore con lei,questo dubbio non se ne va.Mi chiedo,ma un ragazzo omosessuale ha mai provato eccitazione per una donna?o il desiderio di fare sesso con lei?sono domande stupide,ma sono cose che mi chiedo.Inoltre,da cosa si capisce se è un persona può essere un gay represso?inoltre una persona si può illudere di poter provare dei sentimenti e percepirli come veri,anche se non lo sono?per esempio come provare eccitazione per una ragazza?ultimamente se mi trovo a parlare con un ragazzo che possa essere bisessuale o omosessuale,ho paura che mi percepisca come tale o che possa avvertire delle pulsioni sessuali nei mio confronti o io in lui.Ma un altra cosa che mi spaventa e che prima prima io non avevo paura di queste cose come adesso,sono sempre stato persona dalla mentalità più aperta possibile,non avevo paura o non mi volevo far intimidire dalla vita,da cose di cui la gente di norma fa,ma oggi non posso dire che è cosi ancora.ho paura di cose che prima avrei voluto affrontare,faccia a faccia,con tono di sfida.
Ma questo problema,non mi fa stare tranquillo,tanto che non riesco mai veramente a rilassarmi,ho dei piccoli periodi o momenti,dove mi sento confidente di me stesso e riesco a lasciarmi andare.Ma da quando,ho questo problema,non riesco nemmeno a fumarmi una canna con gli amici,per scopo ricreativo,perché in casi in cui sono sono stato alterato,mi sono sentito veramente male con me stesso,partendo dal essere ansioso,ossessivo e paranoico,interrogandomi sempre su questo problema.E mi capita di collegare questo stato d'animo a qualsiasi cosa che mi possa alterare a livello mentale.
Vi ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buonasera,

le sue non sono domande stupide, come non lo è il suo sentire e il disagio che sta vivendo. I suoi dubbi e le sue preoccupazioni meritano la massima attenzione e possono avere una risposta. Tenga ben presente questo.

Qui possiamo dare una suggestione, ma le risposte a domande come quelle che lei pone non possono essere generiche, devono basarsi sulla sua esperienza, che è unica. E in questa sede non la conosciamo né riusciremmo a conoscerla.

Quello che posso dirle è che il suo consulto riguarda tanti aspetti, di cui ci parla: l'orientamento sessuale, alcune paure e insicurezze personali, vissuti "ansiosi e paranoici"; inoltre sono fondamentali anche le sue relazioni familiari nonché la sua storia sentimentale attuale, che è necessario conoscere. Non possiamo circoscrivere il problema, senza conoscere il suo mondo interiore. Affinché questo sia possibile, è necessaria una consultazione dal vivo.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#4]
Utente
Utente
Grazie mile per la risposta.
Le volevo chiedere se conosce un modo per avere un consulto dal vivo gratis.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buonasera,

può rivolgersi al suo medico di base oppure alla ASL.
Se preferisce scegliere il professionista con il quale fare una consultazione può contattarlo privatamente e chiedergli se può riceverla; può consultare la lista degli psicologi di Medicitalia della sua zona.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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