Ansia, psicoterapia e viaggi

Salve a tutti, vorrei sottoporre il mio problema.
Ho 28 anni e godo complessivamente di ottima salute, per da ormai da 5/6 anni soffro d'ansia. Inizialmente era ansia " normale" farfalle nello stomaco e piccoli pensieri, ma come d'altronde un po' tutti. Un sabato sera, invece, mi venne un vero e proprio attacco di panico senza alcun motivo e nel locale dove sedevo chiamato un'ambulanza.
Da lì è iniziato l'oblio per me, sia per la vergogna di tutto quello che è successo, sia per la paura costante di sentirmi di nuovo male, cosa che puntualmente poi capita.
Situazione che mi ha privato in questi anni di tanti divertimenti con amici, parenti e la mia compagna. Dopo tutti questo dico basta e decido di intraprendere la la strada della psicoterapia cognitiva completamente, associata all'occorrenza, a detto del mio medico di alcuni ansiolitici da prendere solo al bisogno.
Tutto andava a gonfie vele, l'ansia era solo un ricordo e nei momenti più brutti avevo imparato a controllarla e gestirla in maniera semplice ed efficace. Però, c'è sempre un però, io amo viaggiare e ne faccio una ragione di vita. Ogni qual volta che bisogna fare un viaggio, che sia in Italia o fuori, mi sento crollare il mondo. Ho paura che mi sento male, che nessuno può aiutarmi e che soprattutto la vacanza si rovina per colpa mia.
Tutto questo inizia un paio di settimane prima della partenza in particolar modo la sera, fino a cercare qualsiasi scusa per non andarci più, anche raccontando bugie. L'importante per me in quel momento è non andare!
Nonostante ciò vado, mi diverto non sto male e se succede riesco a controllare tutto in maniera normale.
Secondo voi la terapia di tipo cognitivo comportamentale non ha funzionato? Perché mi vengono in mente anche ricordi quella che mi fanno pensare che succedera di nuovo e nessuno porterà aiutarmi? Devo riprendere la terapia? O ho sbagliato approccio?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

no, non ha sbagliato approccio psicoterapeutico,
forse ha smesso troppo presto.

Oppure i disturbi che lamenta rappresentano una ripresa temporanea.

Le consiglio di riprendere al più presto con alcune sedute di psicoterapia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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