Non voglio fare l’amore per la prima volta
Gentili dottori, ho 31 anni e non ho mai avuto rapporti completi.
Ho avuto due storie sentimentali lunghe: la prima è durata 5 anni ed è nata durante l’adolessenza, la seconda dura da 7 anni e mezzo e ho sempre evitato il sesso.
Sono innamorata del mio ragazzo, stiamo bene insieme e mi piace esteticamente.
Tuttavia, non abbiamo mai avuto rapporti completi perché non voglio.
È un sentimento difficile da definire: è una ritrosia al solo pensiero, mista a paura. Non è paura di restare incinta, né paura del dolore. È un patema per me solo pensare all’argomento. La vivo come una cosa che dovrò fare nella vita prima o poi, non come una cosa che voglio fare.
Col mio ragazzo facciamo petting e ci masturbiamo a vicenda, ma io provo orgasmi solo rarissimamente e giocando di fantasia, perché la situazione in sé non mi coinvolge. Spesso invento scuse per non stare in intimità.
La vedo come una cosa sporca , che quasi mi snaturerebbe.
È molto penosa per me questa situazione e provo enorme dispiacere anche verso il mio ragazzo.
Vorrei vivere una sessualità serena con lui, ma non ne sono capace.
Ho avuto due storie sentimentali lunghe: la prima è durata 5 anni ed è nata durante l’adolessenza, la seconda dura da 7 anni e mezzo e ho sempre evitato il sesso.
Sono innamorata del mio ragazzo, stiamo bene insieme e mi piace esteticamente.
Tuttavia, non abbiamo mai avuto rapporti completi perché non voglio.
È un sentimento difficile da definire: è una ritrosia al solo pensiero, mista a paura. Non è paura di restare incinta, né paura del dolore. È un patema per me solo pensare all’argomento. La vivo come una cosa che dovrò fare nella vita prima o poi, non come una cosa che voglio fare.
Col mio ragazzo facciamo petting e ci masturbiamo a vicenda, ma io provo orgasmi solo rarissimamente e giocando di fantasia, perché la situazione in sé non mi coinvolge. Spesso invento scuse per non stare in intimità.
La vedo come una cosa sporca , che quasi mi snaturerebbe.
È molto penosa per me questa situazione e provo enorme dispiacere anche verso il mio ragazzo.
Vorrei vivere una sessualità serena con lui, ma non ne sono capace.
[#1]
Gentile utente,
il rapporto con la sessualità è spesso legato al tipo di educazione che abbiamo ricevuto da piccoli, alle modalità di passaggio delle emozioni tra un membro e l'altro della famiglia, ai comandi impliciti che ci sono arrivati in modo inconsapevole sul significato dello scambio affettivo e del fidarsi e affidarsi l'un l'altro.
Sovente, è un problema di interpretazione della realtà che ci spinge a considerare qualcosa in un modo piuttosto che in un altro.
Se tale situazione influisce pesantemente sulla sua vita con un aiuto psicologico potrebbe sciogliere quei nodi e modificare la sua prospettiva del mondo.
Cari saluti
il rapporto con la sessualità è spesso legato al tipo di educazione che abbiamo ricevuto da piccoli, alle modalità di passaggio delle emozioni tra un membro e l'altro della famiglia, ai comandi impliciti che ci sono arrivati in modo inconsapevole sul significato dello scambio affettivo e del fidarsi e affidarsi l'un l'altro.
Sovente, è un problema di interpretazione della realtà che ci spinge a considerare qualcosa in un modo piuttosto che in un altro.
Se tale situazione influisce pesantemente sulla sua vita con un aiuto psicologico potrebbe sciogliere quei nodi e modificare la sua prospettiva del mondo.
Cari saluti
Dr.ssa Erika Salonia (Psicologa)
erikasalonia@medicitalia.it
[#2]
Ex utente
Dottoressa, grazie davvero per la sua risposta.
Ho pensato anch’io che questo mio atteggiamento possa essere il frutto dell’educazione che ho ricevuto, non severa ma neanche scioltissima (mettiamola così). Sono sempre stata una bambina molto responsabilizzata e raramente si è parlato di sesso a casa.
Tuttavia, mio fratello più piccolo vive la sessualità con la sua fidanzata in maniera serena, fin da adolescente ha chiarito che aveva avuto rapporti con lei.
Posso chiederle cosa intende quando scrive Sovente, è un problema di interpretazione della realtà che ci spinge a considerare qualcosa in un modo piuttosto che in un altro ?
Grazie mille!
Ho pensato anch’io che questo mio atteggiamento possa essere il frutto dell’educazione che ho ricevuto, non severa ma neanche scioltissima (mettiamola così). Sono sempre stata una bambina molto responsabilizzata e raramente si è parlato di sesso a casa.
Tuttavia, mio fratello più piccolo vive la sessualità con la sua fidanzata in maniera serena, fin da adolescente ha chiarito che aveva avuto rapporti con lei.
Posso chiederle cosa intende quando scrive Sovente, è un problema di interpretazione della realtà che ci spinge a considerare qualcosa in un modo piuttosto che in un altro ?
Grazie mille!
[#3]
Intendo dire che uno stesso evento, di qualsiasi tipo, viene vissuto in modi diversi da persone con storie diverse. Ne è la prova il fatto che suo fratello viva la sessualità in maniera naturale, pur essendo cresciuto nella stessa famiglia, anche se spesso i messaggi inviati, più o meno consapevolmente, ai figli maschi sono diversi da quelli riservati alle figlie femmine, per una questione di costumi e pregiudizi.
E’ come se ognuno di noi guardasse la realtà attraverso delle lenti che gli dessero una certa prospettiva sulla realtà, diversa per ciascuno, filtrata appunto dalla propria storia personale, che non è solo quella familiare, ma anche scolastica, lavorativa, sociale.
La psicoterapia aiuta a rileggere la realtà aprendosi a prospettive e punti di vista nuovi e differenti.
Cari saluti
E’ come se ognuno di noi guardasse la realtà attraverso delle lenti che gli dessero una certa prospettiva sulla realtà, diversa per ciascuno, filtrata appunto dalla propria storia personale, che non è solo quella familiare, ma anche scolastica, lavorativa, sociale.
La psicoterapia aiuta a rileggere la realtà aprendosi a prospettive e punti di vista nuovi e differenti.
Cari saluti
[#4]
Cara Ragazza,
La prima volta è investita di svariati significati simbolici, di ansie e di paure.
Un sessuologo clinico saprà aiutarla a capire cosa la frena, cosa la inibisce, quanto e come la sua famiglia d’origine, l’educazione ricevuta e tanto altro, possano avere influenzato le sue scelte e non scelte.
La prima volta è investita di svariati significati simbolici, di ansie e di paure.
Un sessuologo clinico saprà aiutarla a capire cosa la frena, cosa la inibisce, quanto e come la sua famiglia d’origine, l’educazione ricevuta e tanto altro, possano avere influenzato le sue scelte e non scelte.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Gentile utente,
non solo Lei "..Non voglio fare l’amore per la prima volta", come dice il titolo,
ma anche gesti sessuali più soft non Le risultano confacenti:
"..Col mio ragazzo facciamo petting e ci masturbiamo a vicenda, ma io provo orgasmi solo rarissimamente e giocando di fantasia, perché la situazione in sé non mi coinvolge. Spesso invento scuse per non stare in intimità."
Non si sente coinvolta.
Appoggio la proposta delle Colleghe di rivolgersi ad una Psicologa
che sia anche Psicoterapeuta
meglio se perfezionata in sessuologia clinica.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
non solo Lei "..Non voglio fare l’amore per la prima volta", come dice il titolo,
ma anche gesti sessuali più soft non Le risultano confacenti:
"..Col mio ragazzo facciamo petting e ci masturbiamo a vicenda, ma io provo orgasmi solo rarissimamente e giocando di fantasia, perché la situazione in sé non mi coinvolge. Spesso invento scuse per non stare in intimità."
Non si sente coinvolta.
Appoggio la proposta delle Colleghe di rivolgersi ad una Psicologa
che sia anche Psicoterapeuta
meglio se perfezionata in sessuologia clinica.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Ex utente
Gentili dottoresse, grazie per le vostre risposte.
Purtroppo per me sarebbe davvero difficile intraprendere un percorso con un professionista per svariate ragioni, quindi so che non è una possibilità, sicuramente per il momento.
Lo scorso fine settimana, dopo aver postato qui la richiesta di consulto, ho affrontato l’argomento con il mio ragazzo (già l’avevamo fatto qualche altra volta).
Lui ha voluto in primis capire se avevo dei problemi con lui (sentimentali, di attrazione, relazionali), ma gli ho assicurato che non è lui il problema, perché sento che si tratta di un mio blocco.
Lui non vuole che mi forzi a fare alcunché e saremo in intimità soltanto se io lo vorrò.
Gli ho raccontato come durante l’intimità io non riesca mai davvero a lasciarmi andare: anche durante le fasi immediatamente precedenti l’orgasmo clitorideo, devo rimanere concentrata, altrimenti passa l’attimo e non sento più nulla.
Secondo lui devo trovare il modo per lasciarmi davvero andare e non pensare a nulla ma solo vivere quello che sento in quei momenti, ma non ci riesco proprio perché non mi sento coinvolta...non so come fare.
Mi rendo conto che non potete aiutarmi in profondità su un portale virtuale, ma se poteste almeno indicarmi un qualche esercizio, atteggiamento, pensiero da approfondire ve ne sarei grata.
Purtroppo per me sarebbe davvero difficile intraprendere un percorso con un professionista per svariate ragioni, quindi so che non è una possibilità, sicuramente per il momento.
Lo scorso fine settimana, dopo aver postato qui la richiesta di consulto, ho affrontato l’argomento con il mio ragazzo (già l’avevamo fatto qualche altra volta).
Lui ha voluto in primis capire se avevo dei problemi con lui (sentimentali, di attrazione, relazionali), ma gli ho assicurato che non è lui il problema, perché sento che si tratta di un mio blocco.
Lui non vuole che mi forzi a fare alcunché e saremo in intimità soltanto se io lo vorrò.
Gli ho raccontato come durante l’intimità io non riesca mai davvero a lasciarmi andare: anche durante le fasi immediatamente precedenti l’orgasmo clitorideo, devo rimanere concentrata, altrimenti passa l’attimo e non sento più nulla.
Secondo lui devo trovare il modo per lasciarmi davvero andare e non pensare a nulla ma solo vivere quello che sento in quei momenti, ma non ci riesco proprio perché non mi sento coinvolta...non so come fare.
Mi rendo conto che non potete aiutarmi in profondità su un portale virtuale, ma se poteste almeno indicarmi un qualche esercizio, atteggiamento, pensiero da approfondire ve ne sarei grata.
[#7]
Gentile utente,
"..Secondo lui devo trovare il modo per lasciarmi davvero andare e non pensare a nulla ma solo vivere quello che sento in quei momenti, .."
è una "ricetta" di sicuro effetto,
ma come riuscire ad applicarla?
Giustamente Lei dice:
".. non ci riesco proprio perché non mi sento coinvolta...non so come fare."
E' proprio questo il senso e l'obiettivo della psicoterapie sessuali.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"..Secondo lui devo trovare il modo per lasciarmi davvero andare e non pensare a nulla ma solo vivere quello che sento in quei momenti, .."
è una "ricetta" di sicuro effetto,
ma come riuscire ad applicarla?
Giustamente Lei dice:
".. non ci riesco proprio perché non mi sento coinvolta...non so come fare."
E' proprio questo il senso e l'obiettivo della psicoterapie sessuali.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#9]
La lettura nutre la mente,
Lei ha bisogno di nutrire le emozioni;
nel frattempo può leggere questo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html .
Se ritiene,
ci tenga aggiornati.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei ha bisogno di nutrire le emozioni;
nel frattempo può leggere questo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html .
Se ritiene,
ci tenga aggiornati.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 11.2k visite dal 09/01/2019.
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