Ipocondria e terrore dei tumori
Gentili dottori, Vi scrivo oggi per chiedervi indicazioni su come comportarmi data la mia situazione ormai fuori controllo. Da quando è morto mio padre di tumore a 54 anni circa due anni fa vivo una fase di estrema paranoia e paura di contrarre tumore. La situazione mi sta sfuggendo di mano in quanto sono arrivato al punto di credere fermamente di essere malato, mi basta un piccolo dolore generico per cadere in ansia e fare pensieri che mi portano a vivere un profondo senso di disagio e tristezza. La mia convinzione, anche se so che è tutto nella mia testa, deriva dal fatto che ho ereditato da mio padre oltre alla fortissima somiglianza fisica anche difetti ereditabili come l'ipoacusia neurosensoriale e la calvizia precoce. a quali enti posso rivolgermi abitando a Milano e non avendo ampie disponibilità economiche? Soprattutto credete che il mio malessere necessiti di uno specialista o mi basterebbe lasciare che il tempo guarisca questa follia? Grazie mille per il tempo dedicatomi
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Gentile utente,
da quello che ci descrive penso che la sua situazione potrebbe fare riferimento ad un quadro di "ansia da malattia", ovvero una costante preoccupazione per la propria salute, dettata dal fatto che si interpretano in modo errato anche minimi segnali del corpo e li si imputano a malattie letali. Solitamente, in questi casi si spende molto tempo alla ricerca di informazioni che confermino queste ipotesi, si consultano diversi specialisti medici ma non si riesce mai a trovare la pace.
Ritengo che la situazione necessiti di una presa in carico, poichè difficilmente si supera da soli. Questo non tanto perchè non si è sufficientemente "forti", ma perchè si instaura un circolo vizioso che rende "ciechi" e fa diventare molto difficile analizzare in modo consapevole il flusso di pensieri che porta a questo disagio.
Solitamente, per ottenere prestazioni a prezzi calmierati, ci si rivolge alle strutture del Sistema Sanitario Nazionale. Provi a consultare anche il suo medico di base per avere informazioni in questo senso.
Ci faccia sapere, se vuole.
da quello che ci descrive penso che la sua situazione potrebbe fare riferimento ad un quadro di "ansia da malattia", ovvero una costante preoccupazione per la propria salute, dettata dal fatto che si interpretano in modo errato anche minimi segnali del corpo e li si imputano a malattie letali. Solitamente, in questi casi si spende molto tempo alla ricerca di informazioni che confermino queste ipotesi, si consultano diversi specialisti medici ma non si riesce mai a trovare la pace.
Ritengo che la situazione necessiti di una presa in carico, poichè difficilmente si supera da soli. Questo non tanto perchè non si è sufficientemente "forti", ma perchè si instaura un circolo vizioso che rende "ciechi" e fa diventare molto difficile analizzare in modo consapevole il flusso di pensieri che porta a questo disagio.
Solitamente, per ottenere prestazioni a prezzi calmierati, ci si rivolge alle strutture del Sistema Sanitario Nazionale. Provi a consultare anche il suo medico di base per avere informazioni in questo senso.
Ci faccia sapere, se vuole.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 09/01/2019.
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