Amore, paura, speranza

Ho 21 anni, la mia vita sentimentale è stata alquanto scarsa.. Ho messaggiato con qualche ragazzo inizialmente, ma li ho sempre rifiutati dato che non mi sentivo pronta per una relazione.. poi sono entrata in uno stato confusionale dove non sapevo con certezza quello che volevo, ossia impegnarmi sul serio o no. Sono uscita con due ragazzi, tra cui l'ultimo che mi è iniziato a piacere sul serio dopo che ha deciso di non voler continuare più la frequentazione perché colpito da dubbi personali, in quanto nemmeno lui sapeva cosa volesse. Anche se sono quasi convinta che sono stati i miei comportamenti a spingerlo verso questa decisione dato che lui era tutto entusiasta di questa conoscenza.. il punto è che io ho quasi paura a non sapermi relazionare con le persone.. nonostante io voglia qualcuno su cui riversare il mio amore e che ovviamente ricambi. Ora mi sento in un tunnel dal quale non riesco ad uscire... penso continuamente a questo ragazzo, perché la cosa è fresca, e mi dispiaccio di alcune mie azioni, il pensare a lui mi comporta a conseguenze come il non riuscire a studiare, alla continua distrazione, alla voglia di non fare nulla... Non so come superare questa cosa perché mi sento delusa... Non nego che qualche volta vado sui social e vedo che inizia a seguire delle belle ragazze a cui mette i like, e questa cosa mi frusta, perché lui è riuscito ad andare avanti mentre io no!
La mia paura è rimanere da sola e non trovare nessuno che mi ami per quella che sono, o peggio ancora accontentarmi. Cerco di essere ottimista, anche se con le lacrime agli occhi
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> il punto è che io ho quasi paura a non sapermi relazionare con le persone
>>>

"Quasi", in che senso?

Quali sarebbero stati, secondo lei, i comportamenti che avrebbero causato l'allontanamento del ragazzo in questione?

Ha avuto modo di parlare con lui al riguardo, per verificare se si trattasse solo di sue idee o se invece è stato proprio così?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Salve, innanzitutto grazie per la risposta gentile dott. Santonocito. Intendevo dire che ho paura di non essere in grado di reggere una relazione, di non saperla affrontare! Per quanto invece riguarda i comportamenti assunti da me, credo di non essere stata in grado di mostrare il mio affetto, o di non essere stata chissà quanto partecipe durante la conoscenza (diciamo che per messaggio non mi esprimevo più di tanto come magari lo facevo dal vivo) e forse avrò mostrato disinteresse, cosa assolutamente non vera!
Ho chiesto al ragazzo in questione di vederci e abbiamo parlato, ma lui non si è spinto più di tanto a chiarire le cose.. diceva che i dubbi erano suoi e che non se la sentiva di iniziare una relazione, quando invece nemmeno due giorni prima non vedeva l'ora di vedermi! Quindi è stata una cosa automatica assumermi la colpa, dato che le cose stavano andando bene e poi per una piccolezza insignificante lui abbia preso questa decisione! Da lì non l' ho più visto! Solo ecco la cosa che mi da fastidio è che a distanza di quasi due mesi io ci pensi ancora, quando lui probabilmente starà già pensando ad altro!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Quindi è stata una cosa automatica assumermi la colpa
>>>

Eh, infatti sono i "quindi" a fregare spesso le persone.

Accade qualcosa e "quindi" l'associamo automaticamente a una nostra tendenza personale che magari non ha a che vedere con ciò che è successo.

Non tutte le conoscenze si trasformano in relazioni. È un fatto normale, ma quando si ha scarsa esperienza sentimentale si può essere portati a prendere su di sé colpe che potrebbero non competerci.

Però le suggerirei di rivolgersi a uno psicologo, per farsi eventualmente insegnare le abilità sociali che ancora le mancano.

Perché se comunque ha difficoltà a esprimere ciò che sente e a farlo capire all'altro, ciò potrebbe senz'altro costituire un ostacolo.