Odio la vita da adulta

Buonasera Dottore/ssa,
avevo già richiesto diversi consulti in questo sito lo scorso anno per via delle paranoie" sulla mia vita infelice. Voglio riferirle che i problemi descritti in precedenza si sono risolti in modo spontaneo (si presumeva una possibile depressione) e ho appreso che le paranoie erano legate al passaggio dall'età infantile all'età adulta.
In estate mi sono data da fare: ho trovato un lavoro, ho preso la patente e vivo in una nuova città solo che il lavoro che svolgo mi ruba tutto il tempo libero perché oltre a lavorare tutto il giorno mi devo occupare della casa.
Negli ultimi tempi sono diventata più allegra, i rapporti con i miei sono migliorati, tutto mi fila liscio, se non per il fatto che non riesco a trovare tempo per me stessa: mi piacerebbe frequentare un corso di ballo, fare volontariato, viaggiare e magari trovare un fidanzato... ma le circostanze non me lo permettono e mi ritrovo a sacrificare la mia vita sociale. Che fare in casi come questi?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Per prima cosa complimenti per essere riuscita a superare con successo la prima fase, quella dell'adolescenza.

Secondariamente posso dirti che, così come eri in compagnia prima, dato che l'adolescenza è una fase critica per molti, lo sei anche adesso.

Una delle preoccupazioni della vita da adulto è proprio quella che stai riferendo adesso, cioè il trovarsi a dover sacrificare il proprio tempo libero e le proprie aspirazioni per un lavoro.

Non esiste una risposta univoca e che vale per tutti.

Ognuno dovrebbe cercare di ritagliarsi uno spazio nel mondo stando attento il più possibile a farlo corrispondere alle proprie aspirazioni.

Ad esempio, già fare un lavoro che ci piace è un buon inizio.

Se il lavoro che fai adesso non è il top di ciò che vorresti per te, puoi sempre continuare a guardarti d'attorno.

Il primo lavoro non deve essere per forza l'ultimo, oggi più che mai.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Buonasera dottore, un mese fa mi sono dovuta licenziare per via di una discussione molto accesa con il datore di lavoro. Ogni giorno che passava mi metteva dinanzi a responsabilità sempre più pesanti ed io che già non reggevo la situazione dello stress prima, mi sono sentita messa in una gabbia con un lavoro sottopagato e senza tempo libero, perché non avevo tempo per riposare. Mi faceva fare orari extra tutti i giorni senza essere pagata e quando mi vedeva stanca mi sgridava perché non rendevo come volevo. Poi un mese fa ho dato le mie dimissioni e sono tornata nella mia città natale.
Ho ricominciato a cercare lavoro sin da subito ma tutti mi hanno chiuso la porta in faccia!
E mi ritrovo nuovamente senza lavoro con tutti i problemi che pensavo di essermi lasciata alle spalle.
Mi sento una fallita, non ho più un'amica, passo le giornate a deprimermi e anche il pensiero di non aver nessuno con cui confidarmi mi fa stare male. Di nuovo da sola, abbandonata da tutti...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Per le faccende pratiche, soprattutto quelle lavorative, occorre farsi influenzare meno dalle emozioni e dai sentimenti, e pensare e agire in modo strategico:

Che cosa devo fare per trovare un altro lavoro?

Come faccio a sapere fin dall'inizio se sarà un lavoro in cui mi potrò trovare bene o meno?

Quanto tempo libero mi lascerà?

Quali saranno le responsabilità che mi saranno assegnate?

Se ti concentri sul senso di sconfitta e depressione, non farai passi avanti. Devi focalizzarti invece sugli obiettivi che vuoi raggiungere e utilizzare tutte le opzioni a tua disposizione per raggiungerli.

Se da sola senti di non riuscirci, puoi farti aiutare da un professionista con dei consulti.
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Utente
Utente
Buongiorno dottor Santonocito, sto provando a mettere dei soldi da parte con la speranza di trovare lavoro in un'altra città. Il disagio che mi affligge in questo momento è che non trovo una sola persona disposta ad ascoltarmi in questo periodo complicato, non ho alcun incoraggiamento, non mi sento amata e le insicurezze stanno aumentando giorno dopo giorno perché mi tocca pensare/agire da sola. E se facessi delle scelte sbagliate? E se mi ritrovassi a subire mobbing? Chi mi aiuterebbe?
Questi sono i pensieri che assalgono il mio cervello e che causano ansia, tachicardia, irritabilità e tristezza.
I ragazzi della mia età affrontano la crisi economica perché hanno delle distrazioni come il fidanzato, le amiche, le uscite in comitiva mentre per me sembra tutto amplificato.
Avevo pensato d'iscrivermi a qualche corso per fare nuove conoscenze però sinceramente vorrei cercare di risparmiare denaro.
Mi sa che non troverò mai una soluzione...