Il mio ragazzo è in crisi
Gentili dottori,
Sono una ragazza di ventidue anni e sto attraversando un periodo molto difficile col mio ragazzo che ne ha ventiquattro. Siamo insieme da quattro anni e mezzo. All'inizio della nostra storia lui è partito per l'estero in cerca di un futuro migliore, è tornato dopo qualche mese però per via della nostra lontananza e per altri motivi legati alla salute della sua famiglia. Tornato in italia ha deciso di cambiare regione( vivevamo nella stessa città), dove ha trovato un lavoro. Questa volta nemmeno abbiamo retto la distanza cosi ho fatto un passo enorme ed ho deciso di raggiungerlo. Abbiamo vissuto un anno e mezzo a casa dei suoi genitori: io ho trovato lavoro e mi sono iscritta all'università(molte cose per me erano difficili: la convivenza con i suocreri, lavoro stressante, quattro ore di treno al giorno, amici che non riuscivo ad avere) ma ogni volta che provavo a parlargli di prendere una casa da soli non era mai convito del tutto, gli spaventano le spese. Ad agosto inizia la nostra vera crisi: mi dice che ha ancora il pensiero di ritornare all'estero. Cosi, dopo tanti sacrifici e tanto sconforto decido di tornare a casa mia e di lasciare nuovamente la vita che mi ero costruita stando con lui. Decidiamo di continuare una storia a distanza e decidiamo inoltre che alla fine dei miei studi, l'avrei raggiunto. L'altro giorno però, all'improvviso mi dice che sta attraversando un periodo di confusione, non sa più che senso ha la sua vita, prova apatia verso tutto, compresa me e soprattutto non vuole più farmi soffrire per i suo continui cambiamenti. Non accetta il fatto che io possa raggiungerlo lì un giorno e "adattarmi" di nuovo in una città che non ho scelto io ma che ha scelto lui. Molti mi dicono di seguirlo, il che sarebbe l'unica soluzione, ma ho paura che si possa ripetere tutto e che stia facendo tutto di nuovo solo per lui e non per me stessa. Ha deciso quindi di lasciarmi e capire da solo cosa sta attraversando. Come devo comportarmi?
Sono una ragazza di ventidue anni e sto attraversando un periodo molto difficile col mio ragazzo che ne ha ventiquattro. Siamo insieme da quattro anni e mezzo. All'inizio della nostra storia lui è partito per l'estero in cerca di un futuro migliore, è tornato dopo qualche mese però per via della nostra lontananza e per altri motivi legati alla salute della sua famiglia. Tornato in italia ha deciso di cambiare regione( vivevamo nella stessa città), dove ha trovato un lavoro. Questa volta nemmeno abbiamo retto la distanza cosi ho fatto un passo enorme ed ho deciso di raggiungerlo. Abbiamo vissuto un anno e mezzo a casa dei suoi genitori: io ho trovato lavoro e mi sono iscritta all'università(molte cose per me erano difficili: la convivenza con i suocreri, lavoro stressante, quattro ore di treno al giorno, amici che non riuscivo ad avere) ma ogni volta che provavo a parlargli di prendere una casa da soli non era mai convito del tutto, gli spaventano le spese. Ad agosto inizia la nostra vera crisi: mi dice che ha ancora il pensiero di ritornare all'estero. Cosi, dopo tanti sacrifici e tanto sconforto decido di tornare a casa mia e di lasciare nuovamente la vita che mi ero costruita stando con lui. Decidiamo di continuare una storia a distanza e decidiamo inoltre che alla fine dei miei studi, l'avrei raggiunto. L'altro giorno però, all'improvviso mi dice che sta attraversando un periodo di confusione, non sa più che senso ha la sua vita, prova apatia verso tutto, compresa me e soprattutto non vuole più farmi soffrire per i suo continui cambiamenti. Non accetta il fatto che io possa raggiungerlo lì un giorno e "adattarmi" di nuovo in una città che non ho scelto io ma che ha scelto lui. Molti mi dicono di seguirlo, il che sarebbe l'unica soluzione, ma ho paura che si possa ripetere tutto e che stia facendo tutto di nuovo solo per lui e non per me stessa. Ha deciso quindi di lasciarmi e capire da solo cosa sta attraversando. Come devo comportarmi?
[#1]
Gentile utente,
ci chiede: "Come devo comportarmi?"
Ma l'interrogativo primario è "Cosa voglio IO?"
In questo consulto ci ha parlati di lui,
dei consigli che Le danno gli altri (chi sono?),
ma quali sono attualmente i suoi stati d'animo?
Dubbio?
Delusione?
Accettazione della decisione di lui?
Altro?
Nel titolo stesso "Il mio ragazzo è in crisi" Lei non c'è...
Quindi prima di chiedersi "cosa devo fare"
è opportuno ri-centrarsi su di sè e chiedersi "cosa voglio?".
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci chiede: "Come devo comportarmi?"
Ma l'interrogativo primario è "Cosa voglio IO?"
In questo consulto ci ha parlati di lui,
dei consigli che Le danno gli altri (chi sono?),
ma quali sono attualmente i suoi stati d'animo?
Dubbio?
Delusione?
Accettazione della decisione di lui?
Altro?
Nel titolo stesso "Il mio ragazzo è in crisi" Lei non c'è...
Quindi prima di chiedersi "cosa devo fare"
è opportuno ri-centrarsi su di sè e chiedersi "cosa voglio?".
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa,
l'unica cosa su cui ero convinta era di voler condividere seriamente la mia vita con lui. Per il resto, in questo momento, non sono più convinta di niente, persino l'università che ho scelto, perfino l'essere tornata a casa dai miei. Ci sono tornata convinta che davvero mi mancasse vivere in casa mia, che davvero mi mancasse la mia città ma così non è. Dopo un periodo a casa, mi sento di nuovo "stretta". Mi manca vivere con lui, mi manca il fatto che quando ero fuori casa mi sentivo una persona diversa, più libera e più motivata a tal punto che riuscivo a lavorare e studiare ed ottenere ottimi voti.( Forse lo stare con lui mi faceva bene.)Non so dirle con precisione se si tratta solo di un periodo negativo o se davvero le cose stanno così. Ho pensato di partire per un erasmus per staccare da tutto.
Lei cosa mi consiglia di fare ?
l'unica cosa su cui ero convinta era di voler condividere seriamente la mia vita con lui. Per il resto, in questo momento, non sono più convinta di niente, persino l'università che ho scelto, perfino l'essere tornata a casa dai miei. Ci sono tornata convinta che davvero mi mancasse vivere in casa mia, che davvero mi mancasse la mia città ma così non è. Dopo un periodo a casa, mi sento di nuovo "stretta". Mi manca vivere con lui, mi manca il fatto che quando ero fuori casa mi sentivo una persona diversa, più libera e più motivata a tal punto che riuscivo a lavorare e studiare ed ottenere ottimi voti.( Forse lo stare con lui mi faceva bene.)Non so dirle con precisione se si tratta solo di un periodo negativo o se davvero le cose stanno così. Ho pensato di partire per un erasmus per staccare da tutto.
Lei cosa mi consiglia di fare ?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 811 visite dal 05/01/2019.
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