Il lutto mi ha cambiato. perché?

Gentili dottori,
Sono una ragazza che la scorsa primavera ha perso il padre a causa di un tumore dopo due anni che combatteva per sconfiggere il microcitoma polmonare. Sono stati due anni difficili. Inizialmente alla diagnosi ho sofferto parecchio, successivamente speravo sempre in un cambiamento delle cose anche se la realtà sotto sotto la sapevo sempre. Durante il periodo di malattia ho cercato di portare avanti gli studi universitari e ho dato gli esami perché essendo una ragazza ansiosa mi mettevo in riga e studiavo. Tuttavia questa caratteristica ansiogena in me è scomparsa man mano che mio padre peggiorata con la malattia 3 la triste realtà si è venuta a verificare. Da quel momento in poi, non me ne frega niente né dello studio né di altre cose che prima mi spaventano. Caratterialmente sono totalmente cambiata.. Un tempo non uscivo spesso di casa, ora invece non vedo l'ora di uscire, andare a feste e penso continuamente a cavolate superficiali. Le persone intorno non mi riconoscono nemmeno più. Tuttavia sto conducendo una vita serena ma il mio problema è che non riesco a stare più nemmeno sotto ai doveri come lo studio, scadenze ecc. Come posso fare? Da un lato non vorrei buttare via anni di fatiche e deludere mia madre. Dall'altro lato non ho nessuna spinta o paura che mi spinga a fare. Sono diventata molto superficiale e frivola cosa che non sono mai stata. Perché?
Inoltre continuo a ricercare il cambiamento cosa che in passato evitavo assolutamente. Ho cambiato amicizie, modi di fare e tutto. A livello di studio sono completamente bloccata.. Mi mancano solo due esami e non riesco a memorizzare i concetti ne tanto meno a mettere in piedi due ragionamenti decenti.
Ah, inoltre passo ore e ore al cellulare cosa che in passato proprio non calcolavo minimamente. Insomma in altre parole, esco in continuo le sere o sto al cellulare per tantissime ore e non studio nulla. Non so come uscirne.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

è inevitabile che il contatto ravvicinato
prima con la "morte annunciata"
poi con l' "evento morte"
metta in moto emozioni potenti e precedentemente mai sperimentate
alla Sua giovane età.

Un elemento imprevisto
- molto prevedibile del resto, ma mai messo a tema -
come la morte
spariglia le carte dell'esistenza e del suo significato,
mettendo a fuoco che la vita ha un termine.

La consapevolezza della finitezza dell'esistenza porta a guardarla e viverla con occhi nuovi,
a assaporare con nuova intensità risvolti prima considerati secondari o di nessun conto.

Sono trascorsi solo alcuni mesi
ed occorre una distanza maggiore per comprendere in profondità
quanto si è cambiati,
quanto tale esperienza vada ad integrarsi con il proprio essere precedente,
quanto vi ha aggiunto di essenziale e mai "visto" prima.

Viva con serenità e con curiosità.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa per la celere risposta, tuttavia volevo chiederle come posso affrontare lo studio? Non riesco proprio a memorizzare i concetti e devo assolutamente laurearmi. Mi mancano solo due esami e non posso dare questa delusione a mia madre. Lei ci tiene molto. A me non cambia poi così tanto... Ma almeno per lei.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Considerato che la Sua psiche è andata incontro a dei cambiamenti rilevanti,
occorre individuare un nuovo modo per agganciare i contenuti dell'apprendimento,
per organizzare i Suoi magazzini di memoria.

Ma soprattutto delle auto-regole per sedersi al tavolo di studio lasciando il cellulare in custodia ad altri...

Stiamo parlando di "motivazioni estrinseche",
che non provengono cioè da un Suo interesse personale
bensì dal desiderio di accontentare Sua madre,
e dunque la loro "forza" non è molto rilevante.

Eventualmente chieda aiuto allo Sportello Psicologico dell'Università (gratuito).

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottoressa la ringrazio per la risposta.
L'altro giorno ho dato un esame ed è andato bene. Me ne manca soltanto una alla laurea. In questi giorni ho attacchi di panico, vomito, ansia, sudorazione. Ho paura di non riuscire a passare l'esame e non mi sento preparata. Se non passo l'esame ho conseguenza troppo ampie. Non voglio andare fuori corso. Il punto è che se non passo non mi riprenderò mai più. Sarebbe una sconfitta troppo forte e l'ultima che posso accettare nella vita. Non so come fare e non sono adeguatamente preparata. Sono più le probabilità di non passarlo che di passarlo. Non ho ancora il tempo materiale di andare a fare un visita da uno psicologo. Stanotte ho pregato di non risvegliarmi mai più. Piango ad ogni due pagine. Ho un terrore. È l'unico esame che mi blocca. Sono andata tre volte di già all esame e tre volte mi sono ritirata. Penso che farò una figuraccia se vado di nuovo e mi ritiro. Ma è l ultimo e non so che fare
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Cara utente,

il penultimo esame prima della tesi è andato bene,
ma Lei continua a sottolineare il bicchiere mezzo vuoto
- paura, ansia, ecc,. -
anzichè gioire del successo
e prefigurare altri successi.

Chi La può aiutare se Lei non si aiuta?
Vada all'esame,
non si ritiri
qualsiasi sia il voto.
Tanto si sa che l'ultimo esame è quello con il voto piu
basso..

Ci faccia sapere!

Cari saluti.
Dott.Brunialti
[#6]
Utente
Utente
La ringrazio dottore! Andrò qualsiasi sia il risultato ma mi maledico per non aver studiato mano a mano e ritrovarmi in pasticci simili ad un solo esame dalla laurea...
Studierò duro per farcela... Le farò sapere. Tra l'altro studio psicologia..
Cordialmente
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Ce la può fare!
Anche se concludere è durissimo.
L'ultimo esame è sempre il più odiato,
ma è pur sempre l'ultimo.

Attendo dunque Sue news,
qualsiasi siano.

Dott. Brunialti
[#8]
Utente
Utente
Dottoressa alla fine non ho più retto lo stress.. Avevo nausea, tachicardia, incubi e sudorazione.. Una cosa eccessiva.. Un mix tra mancanza di papà e ansia per l esame.. Sono andata dal medico e mi ha prescritto 4 gocce di Xanax da assumere 3 volte al giorno più un altro farmaco da prendere la sera che si chiama mirtazapina.
Il punto è che dottore non ce la faccio più. Ci sono notti in cui vado a dormire e spero di non risvegliarmi mai più. Questo esame mi mette un ansia logorante.. In più la sera sogno mio papà in condizioni di malattia.. Ma non capisco perché sta uscendo tutto ora.
[#9]
Utente
Utente
Aggiungo anche che sogno proprio cose brutte.. Per esempio mio padre che striscia per terra, che è arrabbiato, che non ne può più della malattia e che cerca di suicidarsi e io che lo chiamo e cerco di dirgli delle cose ma lui non vuole ascoltarmi. Non so cosa fare in questo momento vorrei solo dormire e non sentire niente.. Tuttavia mi manca sto benedetto esame e non riesco a comprendere bene le nozioni.. È l ultimo.. Non avevo studiato in passato e lo sto preparando all ultimo.. Mi sta rovinando la vita e questi pensieri che riaffiorano mi mettono una tristezza infinita..
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Lo stress indebolisce la capacità di fronteggiamento.

Assuma con regolarità i farmaci che Le sono stati prescritti
Le gioveranno,
non si ponga domande senza risposta,
non drammatizzi una situazione .. non drammatica
sia pure fonte di grande sofferenza e tristezza;
faccia il possibile per raggiungere l'obiettivo dell'esame,

e, DOPO,
prenderà in mano tutto il resto.

Attendo Sue buone News.

Saluti cari.
Dott. Brunialti
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Utente
Utente
Salve dottore, ho superato l esame. Sono usciti gli esiti e con un bel voto.. Sono felicissima. Grazie di tutto
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Ne sono felicissima! Grazie del riscontro!

Saluti cari.

Dott. Brunialti