Relazione finita

Buongiorno! Mesi fa ho voluto interrompere la mia relazione dopo 6 anni e mezzo. In sostanza non provavo più nulla già da tempo e di fatto era diventata una scelta rimandata. Non ero soddisfatta e notavo altri ragazzi. Tutto bene fino a che, dopo mesi di totale atarassia, dal nulla il mio ex è tornato a mancarmi fortemente. Ho trascorso due mesi in preda all ansia, senza dormire, con inappetenza, palpitazioni e il pensiero ossessivo rivolto a lui. Lui non ha preso una posizione chiara in un primo momento, quindi per mesi mi sono sentita, per così dire, in balia sua. Da premettere che lui ha sofferto veramente tanto e io sono tornata quando lui ha raggiunto un suo equilibrio. Ho deciso pertanto di chiudere ogni contatto da due settimane, anche se non c è giorno che non passi senza piangere. Il problema è che non riesco a capire se mi manca lui come persona, o l abitudine con lui. Abbiamo vissuto questi anni intensamente, lui di fatto riempiva le mie giornate. L ansia, in particolare, che fortunatamente non sento più, derivava dalla paura di rimanere sola nel futuro. Mi spiego, avendomi amata veramente molto lui, ho sviluppato molti sensi di colpa e la paura di non trovare una persona che mi amasse allo stesso modo. Gran parte della tristezza deriva dal pensiero di aver allontanato quello che poteva essere il vero amore (se esiste), perché l ho dato per scontato. Ma quando l ho lasciato l ho fatto con le migliori intenzioni, non volendo ingannare nessuno dei due. Lui è il primo ragazzo che ho avuto, quindi non ho altre esperienze. Ho paura anche del fatto di non riuscire a riprendermi subito, è come se volessi sapere a priori per quanto tempo devo ancora soffrire prima di riuscire a voltare pagina. Ho troppi ricordi che mi legano al passato e non riesco a vedere un futuro positivo. Siamo cresciuti insieme ed è come se fosse venuto a mancare una parte importante della mia vita. Forse ho problemi di autostima? O non riesco a stare da sola? L abitudine può fare così male?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> il problema è che non riesco a capire se mi manca lui come persona, o l abitudine con lui
>>>

di solito sono vere entrambe le cose. le relazioni sono fatte di affetto e anche di abitudine e non c'è niente di male in questo.

sembra come se la sua decisione di rompere si sia trasformata involontariamente in una pausa di riflessione, che le sta facendo capire quanto tenesse a questa persona.

il suggerimento è di tenere conto di ciò che vuole lui e di non rimanere concentrata solo su se stessa. se entrambi lo volete, continuare a frequentarvi, con delicatezza, e vedete se entrambi mancate l'uno all'altra al punto da farvi decidere di riprovarci.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
la ringrazio per avermi risposto. sì , col senno del poi mi sono resa conto che forse avevo bisogno di una pausa; ma chi poteva dirmelo? stavo per laurearmi, non mi sentivo presa nei suoi confronti come prima da un bel po', pensavo di meritare di più, di fare nuove esperienze e, quindi, ho chiuso in modo molto netto. la conferma sono stati i mesi successivi in cui non provavo letteralmente nulla, come se non fosse mai esistita la nostra storia a dire il vero. fino a che è scattato il tutto in un momento ben preciso e dal nulla: quando era troppo tardi. come se dovessi perderlo, mettendo io un muro così che lui voltasse pagina, per realizzare l'importanza che avesse per me. quando, ritornando, gli ho detto tutto, a cuore aperto, anche se le sue parole dicevano il contrario, sentivo perfettamente che fosse cambiato qualcosa in lui. ho letto che la fine di una relazione viene assimilata ad un lutto. ecco, a me sembra veramente così, perché non c'è più la persona con cui sono cresciuta e con cui ho affrontato i primi cambiamenti della mia vita. non eravamo solo una coppia, eravamo amici e complici. lui, fra l'altro, a breve riparte per proseguire l'università, mentre io ho cambiato città dopo la laurea. ha proposto una cosa solo fisica, ma ho rifiutato. lui quando mi guarda non vede più me, ed io non posso più fidarmi della persona che, come lui stesso mi ha detto,
fino a poco tempo fa dava l'anima per me. da premettere che i problemi di ansia sì, li ho risolti, ma ricorrendo ad un antidepressivo. adesso non voglio prendere più nulla. non forzer nulla e lascerò andare le cose come devono, ma ciò non toglie il fatto che io viva un periodo veramente buio e conviva con la sensazione che la vita si fosse presa gioco di me. purtroppo, avendo deciso io, non provo rabbia che possa riscattarmi, anche se lui non si è comportato bene negli ultimi tempi. sento di essere responsabile della situazione e non riesco a trovare la chiave per ripartire. se fino a poco tempo fa mi sembrava di viaggiare su un treno a tutta velocità, adesso mi sono fermata.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
ho troppi ricordi che mi legano al passato e non riesco a vedere un futuro positivo .

cara ragazza,
il passato non va demonizzato ma adoperato.
lei, oggi, è quella che è grazie al suo passato.
alla sua sofferenza.
al suo amore.
alle sue scelte e ai suoi dubbi.

il primo amore è controverso, obbliga a crescere a maturare ad effettuare delle scelte.

fermarsi, come scrive lei, non è così male, l aiuta a mettere a fuoco se stessa, le sue emozioni, le sue paure e la sua relazione.

quando si rimetterà in cammino avrà le idee più chiare.

nel mio sito personale, blog e canale youtube può trovare davvero tanto materiale sulla fine di un amore.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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