Un altro figlio o incide ancora la perdita della seconda gravidanza,non so che pensare
Gentili dottori,vorrei un vostro parere e consiglio su quanto sto per raccontarvi. Ho quasi 33 anni, mi sono sposata nel 2012, dopo 6 mesi sono rimasta incinta, nel 2013 è nata la mia prima figlia. Nel 2015 sono rimasta nuovamente incinta, ma a 10 settimane,ho avuto un aborto spontaneo, terminato con raschiamento. Risultato delle analisi sul materiale abortivo è stato 47,xy +16. Dopo 2 mesi dal raschiamento,con l'ok del ginecologo, abbiamo riprovato e nel 2016 è nata un'altra bambina.
Ad oggi,dopo poco più di due anni, nasce in me,un desiderio contrastante,nel senso che desidero avere un altro bambino,ne ho parlato con mio marito,però nel momento in cui mi dice "Si facciamolo",io dico di no perché mi prende la paura,inizio a dire che sto bene con due figlie,che non voglio rompere l'equilibrio, mi prende la paura del parto, questo anche perché la seconda volta,non è andata nei migliori dei modi, mi ha fatto male l'anestesia,dopo il parto ho avuto un blocco urinario dovuto ad un calcolo al rene,quindi assolutamente non ho un bel ricordo,inoltre,c'è il fatto che lavora solo mio marito,con uno stipendio normale,le spese sono tante ed ho paura che con un terzo figlio non riusciremmo a far più niente e questo pensiero mi fa venire un senso di colpa nei confronti delle altre mie due figlie; nel momento in cui decidiamo di lasciar perdere,ma nel frattempo so di qualche mia conoscente che ha avuto un bambino,mi prende di nuovo il desiderio, la nostalgia del pancione ecc. Questa situazione va avanti già da un po' di tempo. Vorrei sapere come fare chiarezza in me, perché non capisco cosa mi succede,se il mio è un reale desiderio di un altro figlio o incide ancora la perdita della seconda gravidanza,non so che pensare.
Infine, c'è da dire che questa indecisione mi fa vivere male perché la mia paura è che se in futuro,quando avrò poi superato l'età per un'altra gravidanza, mi pentiró di non aver avuto un altro figlio, come la vivrò questa scelta.
Ditemi la vostra, aiutatemi a fare un po' di chiarezza.
Scusate il lungo papiro.
Grazie.
Ad oggi,dopo poco più di due anni, nasce in me,un desiderio contrastante,nel senso che desidero avere un altro bambino,ne ho parlato con mio marito,però nel momento in cui mi dice "Si facciamolo",io dico di no perché mi prende la paura,inizio a dire che sto bene con due figlie,che non voglio rompere l'equilibrio, mi prende la paura del parto, questo anche perché la seconda volta,non è andata nei migliori dei modi, mi ha fatto male l'anestesia,dopo il parto ho avuto un blocco urinario dovuto ad un calcolo al rene,quindi assolutamente non ho un bel ricordo,inoltre,c'è il fatto che lavora solo mio marito,con uno stipendio normale,le spese sono tante ed ho paura che con un terzo figlio non riusciremmo a far più niente e questo pensiero mi fa venire un senso di colpa nei confronti delle altre mie due figlie; nel momento in cui decidiamo di lasciar perdere,ma nel frattempo so di qualche mia conoscente che ha avuto un bambino,mi prende di nuovo il desiderio, la nostalgia del pancione ecc. Questa situazione va avanti già da un po' di tempo. Vorrei sapere come fare chiarezza in me, perché non capisco cosa mi succede,se il mio è un reale desiderio di un altro figlio o incide ancora la perdita della seconda gravidanza,non so che pensare.
Infine, c'è da dire che questa indecisione mi fa vivere male perché la mia paura è che se in futuro,quando avrò poi superato l'età per un'altra gravidanza, mi pentiró di non aver avuto un altro figlio, come la vivrò questa scelta.
Ditemi la vostra, aiutatemi a fare un po' di chiarezza.
Scusate il lungo papiro.
Grazie.
[#1]
Gentile Signora,
i desideri relativi ad una possibile futura gravidanza e alla maternità sono spesso confusi e ambivalenti ed è normale che lei cambi più volte idea.
E' possibile che l'aborto che ha purtroppo avuto la stia ancora condizionando, considerando che è poi rimasta incinta molto in fretta e che potrebbe non aver elaborato a fondo il lutto per quella perdita, ma può anche darsi che le sue obiezioni sugli aspetti pratici dell'avere un terzo figlio siano più che giustificate e che rappresentino effettivamente il suo reale modo di sentire.
Le suggerisco di parlarne di persona con uno psicologo, magari presso il Consultorio familiare, in modo tale da poter approfondire il discorso e chiarirsi meglio le idee.
Un caro saluto,
i desideri relativi ad una possibile futura gravidanza e alla maternità sono spesso confusi e ambivalenti ed è normale che lei cambi più volte idea.
E' possibile che l'aborto che ha purtroppo avuto la stia ancora condizionando, considerando che è poi rimasta incinta molto in fretta e che potrebbe non aver elaborato a fondo il lutto per quella perdita, ma può anche darsi che le sue obiezioni sugli aspetti pratici dell'avere un terzo figlio siano più che giustificate e che rappresentino effettivamente il suo reale modo di sentire.
Le suggerisco di parlarne di persona con uno psicologo, magari presso il Consultorio familiare, in modo tale da poter approfondire il discorso e chiarirsi meglio le idee.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 02/01/2019.
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